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Morbio Inferiore, verrà chiesta una perizia psichiatrica

Da omicidio intenzionale ad assassinio: si aggrava l'ipotesi di reato nei confronti del 68enne arrestato per la morte della cognata

Ancora molti punti da chiarire
(Ti-Press)
29 novembre 2024
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Non più omicidio intenzionale, che diventa l'ipotesi di reato subordinata, ma assassinio. Si aggrava la posizione del 68enne arrestato martedì 26 novembre per la morte della cognata. Il corpo senza vita della donna, una 65enne cittadina italiana residente in Italia, è stato trovato all'interno dell'abitazione di via Campo Sportivo, a Morbio Inferiore, dove era ospite della sorella e del cognato per un periodo di convalescenza dopo problemi di salute. Il Giudice dei provvedimenti coercitivi (Gpc) ha nel frattempo convalidato la misura restrittiva della libertà nei confronti del 68enne, difeso dall'avvocata Maria Galliani, che resterà in carcere almeno tre mesi. La legale presenterà richiesta per una perizia psichiatrica, un atto istruttorio ritenuto necessario per arrivare a determinare quanto accaduto martedì mattina, mentre i due protagonisti si trovavano da soli nell'abitazione. L'inchiesta coordinata dalla procuratrice pubblica Petra Canonica Alexakis continua e attende risposte anche dai rilievi tecnico-scientifici e dalle tracce forensi raccolte all'interno dell'abitazione, così come dalle testimonianze. Al momento, considerati gli atti istruttori in corso, Polizia cantonale e Ministero pubblico non rilasceranno ulteriori informazioni.

Ci sarebbe un tentativo di soffocamento

Stando a informazioni raccolte da laRegione, l'accusa è stata estesa al reato di assassinio in quanto il pensionato avrebbe cercato in tutti i modi di uccidere la sorella della moglie. Avrebbe cercato dapprima di soffocarla dopodiché l'avrebbe fatta cadere dalle scale, forse spingendola, e successivamente le avrebbe spaccato la testa su uno scalino. L'enorme quantità di sangue rinvenuta nell'abitazione ha fatto subito capire agli enti di primo soccorso che non si trovavano davanti a un incidente domestico. I soccorritori sono stati allertati per un allarme rianimazione – diversi First responder ci hanno confermato di aver ricevuto l'allerta sul loro cellulare intorno alle 10.30 di martedì – in quanto il 68enne ha indicato che la sua parente era caduta dalle scale e aveva smesso di respirare. Poco dopo sarebbero arrivate le prime ammissioni del presunto autore, che sarebbe quindi reo confesso. Inizialmente posto in stato di fermo, il suo arresto e il trasferimento alla Farera sono stati ordinati dopo l'interrogatorio a cui è stato sottoposto a poche ore dai fatti.

Tante domande ancora aperte

Uno dei punti che l'inchiesta dovrà chiarire sarà come detto stabilire i motivi che hanno portato al dramma familiare. Le testimonianze che laRegione ha raccolto sul posto e nei giorni successivi restituiscono il 68enne come una persona incapace di compiere il gesto per il quale si trova in prigione da qualche giorno. Vicini di casa e conoscenti ci hanno raccontato che era proprio l'uomo, funzionario della dogana in pensione, a occuparsi della cognata e ad accompagnarla negli spostamenti per le visite mediche. La vittima viveva in Lombardia e un paio di mesi fa era stata accolta a Morbio Inferiore. Restando nel campo delle ipotesi – non è al momento dato a sapere se il 68enne abbia già fornito delle spiegazioni in merito all'accaduto –, non è da escludere che l'arrivo di nuove visite mediche, e le conseguenze burocratiche dei continui spostamenti tra Svizzera e Italia, abbiano fatto nascere una discussione, poi culminata con i fatti ormai tristemente noti e che hanno lasciato nell'incredulità totale amici e conoscenti del presunto autore e della sua famiglia. Il presunto autore del fatto di sangue era molto attivo in ambito sportivo locale. In questa sua attività ci è stato descritto come una persona pacata che non ha mai alzato la voce, nemmeno nelle occasioni in cui una decisione arbitrale avrebbe potuto danneggiare una delle squadre.

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