Mendrisiotto

Furti nel basso Mendrisiotto, scatta l’interrogazione

Ladri di biciclette e assalitori di distributori di benzina sono al centro di alcune domande di Matteo Quadranti rivolte al Consiglio di Stato

Al centro la chiusura dei valichi minori
(TI-Press / Archivio)
15 novembre 2024
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“Il numero di furti nel Mendrisiotto è in costante aumento”. Con questa affermazione il granconsigliere Matteo Quadranti vuole riportare al centro del dibattito i valichi doganali non presidiati. Insieme ad altri due liberali della regione, Gabriele Ponti e Andrea Rigamonti, in un’interrogazione rivolta al Consiglio di Stato sostiene che, “malgrado le promesse e studi per il futuro assetto della nostra polizia, si constata che il Dipartimento delle istituzioni non abbia colto pienamente quanto sta accadendo nel Mendrisiotto”. In particolare vengono segnalati due episodi di cronaca: “Ieri (14 novembre) è avvenuto un furto di bicicletta in pieno giorno nel centro di Chiasso da parte di un richiedente d’asilo”, il secondo è la rapina a un distributore di benzina avvenuta a Novazzano il primo novembre. In entrambi gli episodi, i ladri sono fuggiti in direzione sud.

I tre firmatari sostengono che “la popolazione è preoccupata anche riguardo alla nefasta decisione di aumentare il numero dei richiedenti d’asilo a Chiasso, senza controlli e con totale libertà di movimento. Ancora una volta segno di totale mancanza di solidarietà da parte di altre regioni e Cantoni nella gestione del tema”. Una delle soluzioni per diminuire questi crimini, per il terzetto momò in Gran Consiglio, sarebbe quella di introdurre “un meccanismo di sorveglianza h24 dei valichi minori, anche per il semplice fatto di poter allestire un posto di blocco o una chiusura temporanea tempestivamente non appena scattato un allarme rapina”.

Pertanto i tre chiedono al CdS se i “numerosi effettivi della Polizia cantonale su tutto il territorio possono essere distribuiti temporaneamente nella zona più a rischio, come il Mendrisiotto”, se “è stato sollecitato il Corpo delle guardie di confine per un potenziamento degli effettivi”; se non si “reputa che la sorveglianza h24 dei valichi sia un importante deterrente per la criminalità importata” e se “è ipotizzabile la chiusura notturna dei valichi minori, soprattutto nella zona con maggiori rischi di furti e rapine”.

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