Analizziamo i Preventivi 2025 dei Comuni che stanno studiando l'aggregazione con Chiasso. I disavanzi previsti non destano particolari preoccupazioni
È il rosso, più o meno tenue, a caratterizzare le previsioni finanziarie dei Comuni del Basso Mendrisiotto. I Preventivi 2025 sono arrivati sui banchi del vari Consigli comunali e le discussioni in merito si terranno verosimilmente prima delle festività natalizie. Il 2025 sarà l’anno dell’entrata in vigore di alcune riforme. La decisione del Gran Consiglio di rimettere parzialmente nel cassetto il moltiplicatore differenziato tra persone fisiche e giuridiche potrebbe portare dei miglioramenti anche se, è bene sottolinearlo, nessuno dei Comuni della parte sud del Distretto ha utilizzato la misura per elaborare le sue previsioni, preferendo la stabilità – con la proposta di confermare i rispettivi moltiplicatori – in attesa di avere tendenze finanziarie maggiormente consolidate. Il discorso finanziario sarà in ogni caso uno dei temi cardine del dibattito che si svilupperà in ottica aggregativa. A Chiasso, lo ricordiamo, il disavanzo preventivato è di 5,8 milioni di franchi. Cosa succede nei Comuni che stanno studiando la nascita di un Comune unico nel Basso Mendrisiotto?
Il disavanzo preventivato a Balerna ammonta a 1,5 milioni di franchi. Un deficit che per il Municipio “appare sopportabile – si legge nel messaggio che accompagna i conti – alla luce del capitale proprio (13,6 milioni) e del probabile miglioramento (leggasi contenimento) del risultato d’esercizio 2024 rispetto al preventivo, anche se non ancora quantificabile”. Le riforme che entreranno in vigore nel 2025 porteranno “delle incognite”, ma grazie ad alcune misure già inserite a preventivo e alla “consueta prudenza” nella gestione dei conti, la situazione non preoccupa l’esecutivo, pronto ad “affrontare con una certa fiducia il prossimo anno”. Prima di intervenire sul moltiplicatore, “il Municipio ha deciso di analizzare le diverse voci che compongono le spese del Comune. Un processo – si spiega – volto a ottimizzare le voci in uscita senza penalizzare la qualità dei servizi offerti alla cittadinanza”. La decisione è stata quella di “ridurre linearmente del 25% le spese di manutenzione degli stabili, delle strade e dei giardini pubblici. Una misura che, accompagnata da un’attenta definizione delle priorità di intervento, non avrà un impatto rilevante sulla qualità dei manufatti e che, laddove necessario, potrà essere compensata da puntuali crediti d’investimento”. Nel 2025 Balerna intende realizzare investimenti lordi pari a 2,8 milioni di franchi.
Dopo i 2 milioni di utile registrati a Consuntivo 2023, Vacallo prevede di chiudere il 2025 con un disavanzo d’esercizio di 1,2 milioni di franchi. Dal prossimo anno il Comune inizierà “una fase di cambiamenti importanti” che porteranno alla sostituzione del segretario comunale (che andrà in pensione dopo 36 anni di servizio), alla futura aggregazione nel Basso Mendrisiotto e alla ristrutturazione del comparto scolastico. La sostenibilità finanziaria per quest’ultimo intervento “è data”, ma “per procedere con gli altri grossi investimenti – il Comune ha messo a preventivo interventi netti per 6,8 milioni – si imporranno delle scelte politiche”. Il Municipio intende “monitorare attentamente l’andamento dei dati finanziari. A priori non possiamo escludere di tornare sul tema di un ritocco verso l’alto del moltiplicatore”. Nel messaggio si evidenzia infine che “nel 2023 il miglior contribuente del Comune è stata una persona giuridica, dato non affatto scontato per una realtà prevalentemente residenziale come la nostra”, che si basa su un gettito fiscale composto per il 96% da persone fisiche.
Un “importante e puntuale lavoro di verifica delle singole voci volto a ridurre per quanto possibile il carattere prudenziale delle valutazioni esposte a preventivo” è stato svolto anche dal Municipio di Morbio Inferiore, dove il disavanzo a preventivo è di 883’270 franchi, 200mila franchi in più rispetto alle previsioni per l’anno in corso, comunque “ampiamente sopportabili” considerato anche che “le proiezioni relative alla chiusura d’esercizio 2024 indicano un miglioramento della situazione rispetto al preventivo”. Si tratta comunque di un dato che “non può non destare una certa preoccupazione – analizza l’esecutivo – e costituisce un chiaro segnale del fatto che, dopo diversi anni in cui le finanze comunali hanno registrato un costante miglioramento, si prospetta un periodo maggiormente complicato”. Per il Municipio il dato “più preoccupante” è rappresentato dall’importante e incessante aumento dei contributi per case anziani, servizi e cura a domicilio e servizi di appoggio (+350mila franchi complessivi). “Questa costante crescita delle spese di trasferimento, che già rappresentano oltre il 43% dei costi totali e sulle quali il Municipio non ha alcuna possibilità di influire direttamente, riduce sempre più il margine di autonomia dei Comuni”. Per il prossimo anno sono previsti investimenti per 5,3 milioni. Tra questi ci sono l’inizio degli importanti lavori di risanamento della scuola elementare e la riqualifica del riale Müfeta.
Anche il Comune di Breggia, alla luce di un disavanzo di 568’610 franchi, ha voluto mettere nero su bianco il fatto che “esecutivo e legislativo dovranno chinarsi costantemente sulla questione finanziaria, fare le proprie riflessioni e pianificare le finanze dei prossimi anni per poter garantire ai cittadini e alle aziende un’alta qualità dei servizi”. E questo anche se “gli sforzi significativi messi in atto dal Municipio per ridurre i costi vengono annullati dall’incremento di costi imposti dal Cantone ed enti terzi” (152’900 franchi per il 2025). Di conseguenza “le opportunità di intervento nella gestione delle risorse da parte del Comune appaiono fortemente limitate”. Il dato relativo agli investimenti netti è invece negativo, visto che le previsioni delle entrate superano quelle delle uscite.