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Il plastico ferroviario da record ‘fischia’ per la prima volta

Alla Galleria Baumgartner di Mendrisio è stata inaugurata la riproduzione della stazione di Rothenburg (Lu) con oltre due chilometri di binari

La riproduzione in scala 1:87
(Ti-Press / Elia Bianchi)
4 ottobre 2024
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La Città di Mendrisio da oggi potrà vantare di avere sul suo territorio una struttura da record di rilevanza mondiale. È stata infatti inaugurata alla Galleria Baumgartner di Mendrisio la riproduzione in esatta scala 1:87 della stazione ferroviaria di Rothenburg, situata sulla linea ferroviaria Lucerna - Olten. Questo plastico, da tutti gli esperti presenti alla presentazione ufficiale, è stato considerato il più lungo del mondo per quanto riguarda la riproduzione di stazioni.

La scelta del luogo

La decisione di esporre il manufatto nel piano inferiore della collezione – in totale attualmente comprende oltre 4’000 pezzi –, è nata un po’ per caso, ma anche per solidarietà nei confronti di amici modellisti di oltre Gottardo. A spiegarlo è stato Riccardo Veri, uno dei rappresentanti di spicco del modellismo sottocenerino, nonché presidente del Club Amici Fermodellisti di Chiasso: «In questo spazio era previsto un plastico in scala uno (quello con un rapporto di grandezza 1/32, ndr), ma alla fine questa idea non è andata in porto». E proprio quando si stavano cercando delle idee nuove, si è trovato un intento in comune con i membri dell’associazione ferromodellistica ‘Historischer Modellbahnhof Rothenburg’ (Hmbr), che per circa dieci anni hanno lavorato alla realizzazione di questo mastodontico progetto: «I ferromodellisti di Rothenburg – continua Veri –, non sapevano più dove installare il loro manufatto, anche per mancanza di spazi. Ci siamo dunque sentiti e abbiamo deciso di portarlo qui».

A quel punto sono iniziati i lavori di circa due anni per installarlo alla Galleria momò, tempo necessario per allargare la struttura che «non avrebbe garantito sufficiente spazio ai visitatori, per costruire tutto il supporto sul quale poggia e per adattare la tecnica di funzionamento al consueto visitatore della Galleria. Il plastico era stato concepito da chi lo ha creato, per riprodurre il paesaggio e il movimento dei treni esattamente come nel 1996, dunque un treno ogni 10 minuti, secondo l’orario Ffs di allora. Noi però dobbiamo rispettare altre tempistiche, dato che il visitatore vuole vedere il treno in movimento, e abbiamo dunque deciso di intensificare il traffico».

Treni fino a 110 chilometri orari

Oltre alla riproduzione della linea passante per la stazione di Rothenburg – riprodotta con fedele precisione, persino con i graffiti presenti nel 1996 sui muri degli stabili presenti nell’area o sui vagoni –, sono stati utilizzati 2’365 metri di binari, 90 scambi e sono state realizzate due grandi stazioni per il ricovero dei treni, ognuna con una ventina di binari. Per gli appassionati, ma anche per i curiosi di questo mondo fatto di piccole opere ingegneristiche, sono stati utilizzati scambi e binari Roco, mentre i modelli delle oltre 60 locomotive e gli oltre 150 vagoni, sono di realizzati da diversi produttori tra i quali Märklin/Trix, Roco, Hag, Piko, Lilliput, Ls Model e Fleischmann.

Tutto questo potrà essere ammirato nei circa 12 minuti di percorrenza di un giro completo, sui 170 metri di distanza reale, pari a 1’954 metri in scala H0 (rapporto 1/87) e percorsi dal modellino che sfreccerà a una velocità massima in scala di 110 km/h in tratta e di 40-50 km/h nelle stazioni.

‘Onorato il sogno del fondatore’

A sottolineare la rilevanza di questa struttura per il territorio del Mendrisiotto, all’inaugurazione erano presenti diverse autorità momò. Come ha sottolineato Giorgio Fonio, membro del Consiglio nazionale, «in quest’occasione onoriamo il sogno e la visione di Bruno Baumgartner, il fondatore nel 2001 della Galleria. La sua passione ha gettato le basi per quella che oggi è una delle più grandi collezioni di modellismo ferroviario in Europa». Da appassionato di treni, Fonio ha sottolineato anche che quanto esposto «è un vero tesoro per il Mendrisiotto e aggiunge un qualcosa in più all’intera regione». Un concetto ribadito anche dal sindaco Samuele Cavadini: «A Mendrisio abbiamo una concentrazione di musei, luoghi d’arte ed eventi culturali che difficilmente si trova in Svizzera. Tutto questo lo si deve soprattutto a quelle persone che, con una certa vivacità, cercano di presentare nuove iniziative. Questo è il caso della Galleria, che ora mette in mostra qualcosa di unico in Svizzera, se non addirittura nel mondo».

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