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La rete del commercio guarda anche oltreconfine

La Società commercianti del Mendrisiotto (Scm) si è riunita in assemblea. Davide Rampoldi: ‘Non potremo uscire da soli da questo periodo difficile’

Davide Rampoldi e il comitato della Scm studiano collaborazioni anche con GastroMendrisiotto
(archivio Ti-Press)
2 ottobre 2024
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Intensificare il concetto di rete, creare collaborazioni e progetti con istituzioni e partner attivi sul territorio per il rilancio del commercio nel centro cittadino. Sono questi i principali impegni portati avanti dalla Società commercianti del Mendrisiotto (Scm) nel corso dell'ultimo anno. Impegni che sono stati riassunti dal presidente Davide Rampoldi in occasione dell'assemblea annuale tenutasi ieri sera alla Fondazione Sant'Angelo di Loverciano. «Il 2023 è stato un anno contraddistinto dal concretizzarsi degli strascichi dei difficili anni appena conclusi – sono state le parole del presidente –. Se il 2022 sembrava aver dato segni di una timida ripresa, purtroppo l'onda è rimasta più corta del previsto». Nel corso dell'ultimo anno i soci della Scm sono rimasti stabili a circa 120 unità. L'assemblea ha di fatto segnato l'avvio dell'anno del 50esimo della Scm. Anno che sarà caratterizzato da diverse manifestazioni, a partire dal tradizionale appuntamento con i mercatini di Natale in programma sabato 7 dicembre a Mendrisio e domenica 8 dicembre a Chiasso.

I risultati ottenuti

Prima di entrare nel merito dei progetti in corso, con Davide Rampoldi ripercorriamo i risultati ottenuti di recente dalla Scm. «Abbiamo partecipato attivamente al successo della votazione popolare ‘Modifica alla legge, votazione del 18 giugno 2023’ che ha permesso una modifica delle leggi cantonali sull'apertura dei negozi in Ticino, aumentando la flessibilità e le opportunità nel settore commerciale». Si è conclusa anche la contrattazione per il nuovo Contratto collettivo di lavoro della vendita «che si prefigge di garantire, anche in un momento storico complicato, di salvaguardare gli interessi delle aziende e allo stesso tempo la valorizzazione dei collaboratori». Con Federcommercio e le altre società commercianti del Cantone, la Scm si è attivata con il Consiglio di Stato dopo la decisione italiana di ridurre la franchigia d'importazione. Dopo una prima risposta del Governo, il CdS è stato nuovamente sollecitato chiedendo «una chiara presa di posizione in quanto non ci siamo sentiti tutelati – ha ricordato Rampoldi –. Purtroppo a oggi nessuna effettiva presa di posizione si è palesata».

Aumentano i partner con cui lavorare

Da qualche anno la Scm ha avviato un lavoro di rete con i partner del territorio. «Vogliamo intensificare il concetto di rete – ha spiegato ancora il presidente –. Per questo stiamo aprendo una porta anche verso l'Italia». Qualche settimana fa Davide Rampoldi è stato ospite di una trasmissione televisiva oltreconfine che gli ha permesso di conoscere una rappresentante della Camera di commercio di Como. «Probabilmente qualcuno mi dirà che è un'eresia. Difficilmente potremo uscire da soli da questo periodo difficile, ma magari possiamo trovare una sinergia, sfruttando soprattutto l'overtourism che ha colpito Como». Il come è ancora tutto da costruire. «I turisti ci sono: tocca a noi essere capaci a richiamare queste persone negli esercizi pubblici e nei negozi e coccolarle. Dobbiamo anche fare autocritica: in questo ambito non siamo proprio bravissimi e dobbiamo lavorare molto». Da soli, ha aggiunto ancora Rampoldi, «non andiamo da nessuna parte: vedremo se l'apertura verso l'Italia e la creazione di possibili sinergie o collaborazioni ci darà un primo punto d'incontro». Un discorso di collaborazione è stato avviato anche con GastroMendrisiotto e il suo presidente Flavio Mamo Quadranti. «Non siamo ai livelli della ‘Gastrocommercianti’ nata ad Ascona, ma l'apertura c'è e ci piacerebbe organizzare degli eventi che coinvolgano le nostre due associazioni». Il periodo, del resto, è difficile per tutti. «I dati sono preoccupanti e non si può negare – è stata l'analisi del presidente della Scm –. Il tasso di cambio e l'erosione del potere d'acquisto rischiano di profilarsi sempre di più, come un cocktail letale per la nostra economica di confine. La bacchetta magica non ce l'ha nessuno, ma continueremo a lavorare per promuovere i nostri centri cittadini e i loro commerci».

‘Le sfide da affrontare sono diverse’

Nel 1974 la Scm è nata «dal confronto con il Serfontana. Oggi le sfide che siamo chiamati ad affrontare sono diverse». Il presidente non si è nascosto. «Avremmo voluto fare di più. Il nostro impegno, e lo dico con molta serenità e convinzione, arde sotto la cenere. Sono il primo che ha dovuto rivedere la sua road map, comprendendo che le idee sono meravigliose ma vanno supportate delle risorse». Davide Rampoldi non ha dubbi. «Il lavoro sotto traccia che stiamo facendo, grazie al supporto delle istituzioni e la miglior rete di interazioni che stiamo costruendo sono buoni auspici per il futuro. Sta a noi, collaborando e unendo le forze, associarci per poter realmente essere un'entità ancora più riconosciuta e credibile».

E l'8 dicembre?

In vista delle festività natalizie, il Dipartimento delle finanze e dell'economia (Dfe) ha concesso le aperture straordinarie di domenica 15 e 22 dicembre. Domenica 8, giornata del mercatino natalizio di Chiasso, è quindi stata esclusa. Una decisione che nella cittadina di confine ha fatto storcere qualche naso. La Scm si è subito attivata e ha chiesto al Cantone «una deroga speciale – ha aggiunto Rampoldi –. Essendo l'8 dicembre una festa normalmente non parificata, quest'anno diventa una domenica di lavoro a tutti gli effetti e per questo dobbiamo chiedere il permesso all'Ufficio del lavoro». Ufficio che ha richiesto «una mappatura di tutti i negozi» che la Scm sta effettuando in collaborazione con l'Ufficio marketing del Comune di Chiasso. «È bene ricordare che sotto i 400 metri quadri di superficie, le attività possono restare aperte senza nessuna deroga – conclude Davide Rampoldi –. L'importante è che siano il proprietario o la famiglia a lavorare». Entro il 20 ottobre la Scm dovrà inoltre presentare le richieste di deroga per il 2025.

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