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Dopo i lavori il Palapenz si concede anche arte e musica

Il palazzetto dello sport di Chiasso ha ripreso l'attività dopo gli interventi di riqualifica. Taglio del nastro sabato 19 ottobre

Un unicum nel Mendrisiotto
(Ti-Press/Elia Bianchi)
1 ottobre 2024
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Sono passati 40 anni, ma il Palapenz continua a essere «un unicum». Terminati i lavori di riqualifica, il palazzetto dello sport di Chiasso – che si trova in territorio di Balerna – è pronto ad affrontare la sua nuova vita in una veste completamente rinnovata e da ormai qualche mese ha ricominciato a ospitare eventi sportivi. Progettata dall’architetto Elio Ostinelli, quella inaugurata nel 1983 «è stata una struttura unica per il Mendrisiotto – ha commentato Davide Lurati, capodicastero Sport e Tempo libero di Chiasso –. Un palazzetto dello sport che poteva ospitare manifestazioni sportive, fiere, esposizioni, assemblee e concerti, come successo con Vasco Rossi e i Rockets». La struttura ha inoltre sempre avuto «un importante ruolo sociale – ha aggiunto Lurati – perché le nostre società sportive l'hanno sempre usata per allenarsi». Nalla sua vita il Palapenz non ha subito interventi significativi. «Dopo 40 anni vissuti alla grande e come punto di riferimento interdisciplinare, erano ormai evidenti i segni dei tempi». Ecco quindi che il Municipio ha dovuto pianificare un'importante ristrutturazione. La giornata inaugurale è in programma sabato 19 ottobre.

Rispettati tempi e costi

I lavori sono iniziati nell'autunno del 2021 e terminati alla fine dell'anno scorso. La ristrutturazione è costata 5,5 milioni di franchi: i Comuni di Balerna, Morbio Inferiore, Novazzano e Vacallo hanno sottoscritto una convenzione e partecipato alla spesa con 200mila franchi ciascuno. Dal fondo Swisslos è invece arrivato mezzo milione di franchi. «Al Comune di Chiasso i lavori sono costati circa 4 milioni», ha aggiunto Lurati. «Nel messaggio municipale la durata dei lavori era stata stimata in due anni e mezzo – ha ricordato Rudy Cereghetti, capotecnico di Chiasso –. Tempi e costi sono stati rispettati e il ringraziamento non può che andare alle maestranze impegnate». I principali lavori effettuati possono essere riassunti con consolidamento strutturale; risanamento delle facciate in calcestruzzo; interventi relativi alle infiltrazioni da acqua di sottosuolo; risanamento/sostituzione dei serramenti di facciata; rifacimento dell’impianto elettrico dello stabile in base all’Ordinanza federale sugli impianti elettrici a bassa tensione, adeguamento dell’impianto raccomandato; messa a norma della struttura rispetto alle normative di polizia del fuoco e in base alle direttive dell’Ufficio Prevenzione Infortuni; sistemazione dell’accessibilità allo stabile per persone disabili; rinforzo delle travi del tetto, risanamento parziale dell’impermeabilizzazione del tetto e dei serramenti orizzontali; manutenzione straordinaria agli impianti di riscaldamento, ventilazione e sanitario; sostituzione della parete divisoria tra le 2 sale, della pavimentazione in legno delle sale, di quella in materia sintetica al 1° piano e di quella in piastrelle degli spogliatoi, servizi igienici e parzialmente degli spazi di circolazione; interventi di finitura vari (controsoffitti, pittura, segnaletica ecc.), di manutenzione straordinaria e di adattamento dell’arredamento (attrezzi ginnici, banconi di ricezione nel foyer d’entrata), manutenzione straordinaria viali bocce; ristrutturazione esercizio pubblico e interventi esterni relativi alla pavimentazione. «La fortuna di questa struttura è l'essere simmetrica – ha concluso Cereghetti –. Questo ci ha permesso di non chiudere le attività durante i lavori perché quando una sala era chiusa abbiamo potuto utilizzare l'altra».

Un'opera nell'atrio

Al Palapenz ci sarà spazio anche per l'arte. Oltre all'opera sulla facciata realizzata da Petra Weiss negli anni 1992-1993 in memoria di Remo Camponovo (opera che è stata temporaneamente smontata, pulita e nuovamente posata), nell'atrio verrà collocata l'opera ‘Esodo’ di Gianni Realini, un acrilico su tela di 200 x 720 cm realizzato nel 2023 che l'artista ha donato al Comune in occasione della mostra personale organizzata la scorsa primavera allo Spazio Officina. Come spiegato dalla direttrice degli spazi espositivi Nicoletta Ossanna Cavadini, «avere questa opera al Palapenz fa parte di un progetto che vedrà sempre la collocazione in luoghi pubblici di un'opera importante». Per Gianni Realini ‘Esodo’ va visto come «la possibilità di cambiamento e la ricerca di nuove condizioni di vita: vorrei lanciare la bellezza dell'arte in aiuto a quello che sta avvenendo a livello di cambiamento ambientale e di vita». In collaborazione con il direttore del Cinema Teatro Armando Calvia, il Municipio sta anche «lavorando a un modello di concerti da organizzare con un format ben preciso – ha concluso Davide Lurati –. I 3'000-3'500 posti di capienza permetteranno di organizzare e ospitare, dalla prossima primavera, concerti interessanti».

Taglio del nastro il 19 ottobre

In attesa delle prossime sfide, il Palapenz si prepara a essere festeggiato. Sabato 19 ottobre la parte ufficiale inizierà alle 18.30 nella sala A e prevede il saluto delle autorità con presentazione della struttura e taglio del nastro. Alle 19.30, nel capannone esterno, ci sarà un aperitivo in musica con una risottata con gli Urani offerta dal Comune di Chiasso alla popolazione. Alle 21.30 (e fino alle 3) inizierà invece il ‘Palamania back to the future’. «Il format è quello delle famose feste del Pala organizzate negli anni 80», ha commentato Athos Cereghetti a nome degli organizzatori. Con Ricky dj, in collaborazione con radio Ellipticum Dab, non mancheranno i successi da cantare e ballare con un contenitore musicale che va dagli anni 80/90 fino ai giorni nostri. I biglietti possono essere acquistati in prevendita.

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