L'Ente assumerà la gestione dei dipendenti della struttura di Rancate. ‘Un altro passo importante nel rafforzamento della rete’
La rete dell'Ente case anziani Mendrisiotto (Ecam) si rinsalda, ancora di più. Anche il personale della Cabrini a Rancate d'ora in poi farà capo, infatti, a Ecam, così come già avviene per le strutture Torriani a Mendrisio, Santa Lucia ad Arzo e Santa Filomena a Stabio. Lunedì l'assemblea dei dipendenti dell'Istituto ha sottoscritto all'unanimità il passaggio dall'Associazione missionaria del Sacro Cuore di Gesù all'Ente, il quale ha salutato la decisione come "un altro passo importante" e un suo rafforzamento nella gestione delle risorse umane. La scelta, del resto, ha ricevuto il sostegno anche della presidente dell’Associazione, suor Joaquina Carnicero, presente al plenum come il presidente di Ecam Daniele Caverzasio e il direttore Fabio Maestrini.
L'ufficializzazione giunge dopo un anno di preparativi ed è frutto di una proficua intesa con i vertici dell'Associazione e dà modo, si sottolinea in una nota, di inserirsi "con ancora maggior peso nel solco della Pianificazione integrata voluta dal Cantone per garantire alle persone anziane una ottimale presa a carico a 360 gradi". Per i residenti, così come per i loro familiari, si assicura, non cambierà nulla: per i primi la presa a carico "continuerà a essere garantita in modo professionale come finora"; per i secondi i punti di riferimento resteranno i consueti. Anche lo spirito, si ribadisce, rimarrà fedele a quello cabriniano. Ne darà testimonianza la mostra ‘L’Arte bussa alla porta’, inaugurata giusto lunedì e aperta fino al 15 settembre: "Un evento realizzato dai e dalle residenti in collaborazione con i familiari e un gruppo di volontari".
«Il passaggio del personale della Cabrini – sottolinea il presidente di Ecam Daniele Caverzasio, municipale della Città di Mendrisio – ha un doppio valore. Da un lato è il punto di arrivo di un processo di avvicinamento avviato nel 2023 da chi mi ha preceduto alla guida dell’Ente – Françoise Gehring, ndr –. D’altro lato, è un punto di partenza importante perché permette di conferire ulteriore slancio alla rete e di valorizzare al meglio le risorse. Perché è chiaro che il capitale più importante della rete è il personale, a cui noi teniamo molto». In effetti, l'Ente, come ci fa notare Caverzasio, ha progetti importanti per il futuro. Gli fa eco il direttore Fabio Maestrini: «Questo passaggio permette di rafforzare le sinergie già in atto e di mettere su uno stesso piano di uguaglianza il personale». A regolare condizioni di lavoro e salariali in tutte le sei strutture che fanno capo all'Ente vi è il Contratto collettivo di lavoro Roca, che si applica a tutti coloro che sono occupati in case per anziani e altri enti del Canton Ticino.
Al momento, quindi, solo alla Quiete a Mendrisio e alla Girotondo a Novazzano i datori di lavoro continueranno a essere le rispettive Fondazioni. E a proposito di Novazzano e al dibattito che si è aperto nel Comune sull'eventualità di lasciare Ecam, il presidente ci conferma che «stiamo lavorando per costruire una rete solida per il futuro. Eravamo e restiamo sempre ottimisti».