Un 32 e un 39enne sono sospettati di aver colpito in diverse abitazioni in Ticino. Erano in possesso di refurtiva e arnesi da scasso
Un 32enne cittadino francese e un 39enne cittadino romeno entrambi residenti in Francia sono finiti in manette lo scorso 15 agosto in quanto sospettati di avere messo a segno, negli scorsi giorni in Ticino e in particolare nel Bellinzonese, numerosi furti in abitazioni.
A loro si è giunti anche grazie a una segnalazione della Polizia cantonale grigionese di movimenti sospetti sul luogo di un furto con scasso in Mesolcina avvenuto nei giorni precedenti. Ne è nato un dispositivo coordinato dalla Polizia cantonale con la collaborazione delle Polizie comunali della regione e dell'Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini (Udsc).
I due sono stati intercettati e fermati dai collaboratori dell'Udsc presso il valico di Chiasso strada mentre si trovavano a bordo di un'auto con targhe italiane in uscita dal territorio elvetico. La perquisizione personale e del veicolo ha permesso di rinvenire strumenti da scasso e diversa refurtiva tra cui dei gioielli provenienti da uno scasso effettuato poco prima nel Luganese.
Le ipotesi di reato nei loro confronti sono di ripetuto furto aggravato per mestiere, ripetuto danneggiamento e ripetuta violazione di domicilio. La misura restrittiva della libertà nei confronti del 32enne e del 39enne è già stata confermata dal giudice dei provvedimenti coercitivi. Sono in corso ulteriori accertamenti per stabilire l'eventuale responsabilità degli arrestati in ulteriori furti registrati nelle ultime settimane nella nostra regione. L'inchiesta è coordinata dalla procuratrice pubblica Veronica Lipari.