Nel Mendrisiotto nove posti di formazione per educatrici ed educatori del futuro. Saranno impiegati in 9 tra asili nido e centri extrascolastici
Da settembre a lavorare nelle strutture gestite all'Associazione Famiglie diurne del Mendrisiotto (Afdm) ci saranno anche nove nuovi apprendisti. Una scelta che il comitato presieduto da Claudio Currenti ha preso dopo essersi trovato «confrontato con una crescente difficoltà nel trovare personale residente che possa essere assunto nelle nostre strutture». Il comitato, aggiunge la coordinatrice pedagogica Giorgia Realini, «tenendo conto della carenza di personale, un dato di fatto che c’è in tutta la Svizzera e anche in Ticino, ha deciso di lavorare per l'intero settore visto che gli apprendisti che formeremo saranno futuri educatrici ed educatori. Lo facciamo per noi, perché magari qualcuno rimarrà tra il nostro organico, ma in generale anche per il settore dei nidi d’infanzia e dei centri extrascolastici». Per l'Afdm non si tratta di una novità: negli ultimi anni sono già state formate almeno 6 persone. La novità è rappresentata dal numero di posti messi a disposizione per questa formazione della durata di tre anni. «Non sappiamo se, al termine del percorso formativo, saremo in grado di confermarli nel nostro organico – sottolinea Currenti –. Il nostro obiettivo è dare al settore più persone formate e quindi ridurre quella situazione di difficoltà nel reperire manodopera qualificata in questo settore, dato che anche a livello svizzero le associazioni si stanno chinando sul tema».
Al bando di concorso, pubblicato sui siti specializzati, hanno risposto un centinaio di candidati. «Per accedere all'apprendistato di operatrice/tore socio assistenziale (Osa), che viene svolto a Mendrisio, bisogna essere maggiorenni – continua Giorgia Realini –. Si tratta di un apprendistato tra i più pagati e per la struttura comporta dei costi, solo in parte sussidiati dal Cantone». La procedura di selezione ha impegnato l'Afdm nelle ultime settimane. «Abbiamo sostenuto molteplici colloqui e scelto le persone che ci sono sembrate più motivate – aggiunge la coordinatrice pedagogica –. Una problematica di questo apprendistato è che viene considerato da molte persone e anche da chi magari in passato ha già tentato altri percorsi. Come detto, l'unico prerequisito necessario è avere 18 anni, non c’è per esempio la necessità di avere una determinata media scolastica». Da qui «l'importanza di svolgere dei colloqui approfonditi per la scelta dei candidati e delle candidate. Perché purtroppo vi è ancora l'idea, e so di essere polemica, che tutti possono lavorare con i bambini, ma spesso ci si dimentica che lavorare con i bambini comporta una responsabilità sociale molto grande, infatti saranno i futuri adulti nella nostra società. L’aspetto educativo che ricoprono i nidi d’infanzia e i centri extrascolastici deve essere messo in valore e per questo motivo, formare persone motivate e competenti è di primaria importanza». L'Afdm gestisce sei nidi d’infanzia e nove centri extrascolastici. «Avremo un apprendista in 9 delle 15 strutture». Per quest'anno sono state selezionate solo ragazze. Oltre ai nuovi apprendisti, a settembre altri due giovani inizieranno la formazione di Educatore dell'infanzia. «La maggior parte delle nostre strutture sarà quindi impegnata e in prima linea per la formazione dei futuri educatrici ed educatori del settore».
Come ogni estate, i centri extrascolastici Lo Scoiattolo dell’Afdm stanno proponendo delle attività per i bambini. «I ragazzi che frequentano le nove strutture stanno svolgendo un'estate all'insegna della scoperta dei pianeti – spiega ancora Giorgia Realini –. Con ‘R…Estate allo Scoiattolo per scoprire i segreti dell’universo’, lo slogan scelto per quest'anno, vogliamo appunto addentrarci nell’infinito mondo del cielo. Visto che i pianeti del sistema solare sono nove, abbiamo attribuito un nome a ognuno dei 9 centri: ai bambini abbiamo però spiegato che esiste anche un decimo pianeta, ovvero il pianeta che non c’è». Toccherà ai partecipanti delle attività «scoprirlo, per poi ideare, secondo la loro visione, com’è questo pianeta speciale, chi ci abita, che lingua viene parlata, quali sono le regole in vigore, ecc.». In parallelo vengono svolte tutte le attività ludiche estive come le uscite in piscina, le gite e la scoperta del territorio. «Abbiamo visitato il Servizio autoambulanza del Mendrisiotto e abbiamo una collaborazione intensa con il Museo dei fossili di Meride che ci ha permesso, tra gli altri, di visitare il museo e scoprire le bellezze nei suoi dintorni».
Sempre parlando di centro extrascolastici, «il trend degli ultimi anni dimostra che il bisogno della società di oggi sia la necessità di conciliare il lavoro con la famiglia: è un bisogno costante ed è addirittura in crescita, soprattutto per la fascia oraria del mezzogiorno». L'Associazione ha constatato che «ci sono comuni dove non c’è abbastanza spazio per accogliere eventuali nuove richieste e bisogna essere creativi per trovare delle soluzioni offrendo sostegno alle famiglie». Questo, almeno nell'immediato, non si tradurrà con degli ampliamenti. «Fare cambiamenti vuol dire chiedere degli spazi – sottolinea in conclusione Giorgia Realini –. Non sempre è possibile chiedere ai comuni o al Cantone di avere spazi e personale in più. L'Afdm cerca di sostenere tutti, e laddove il centro extrascolastico non può rispondere, c’è magari una mamma diurna disponibile. Per il futuro credo però che la società in generale dovrà chinarsi su questo tema perché le richieste aumenteranno ancora». La Federazione Ticinese delle Famiglie Diurne sarà presente a Berna il prossimo 4 settembre in occasione della presentazione di una lettera aperta, che le organizzazioni nazionali del settore indirizzeranno alle autorità, per indicare gli obiettivi da affrontare con urgenza e le relative misure specifiche richieste per l'accoglienza dell'infanzia nei nidi e nei centri extrascolastici.