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Calano i consumi idrici ed elettrici. Ma anche gli introiti

I Consuntivi 2023 delle Aim di Mendrisio chiudono in rosso di oltre 1 milione. Gestione: ‘Occorre trovare soluzioni per coprire i costi di manutenzione’

Rientrata la siccità del 2022, la parsimonia è rimasta
(Ti-Press/Archivio)
17 giugno 2024
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Nel 2023 i consumi di acqua ed elettricità sono diminuiti in modo evidente. E il fotovoltaico ha conosciuto un vero e proprio boom. I cittadini, insomma, si sono dimostrati virtuosi, si dirà. Il punto è che a calare sono state anche le entrate delle Aim, le Aziende industriali. E questo è un problema, come richiama anche la Commissione della gestione nel suo rapporto fresco di firma – di cui sarà relatore Luca Pestelacci –, preoccupata per il futuro andamento economico. Morale: occorre interrogarsi e trovare una "soluzione adeguata" per garantire "il finanziamento dei costi di manutenzione delle reti elettriche e idriche, che non potrebbero essere più finanziati dal solo consumo, e quindi comporterebbero degli importanti disavanzi di esercizio per le aziende comunali". Pronti a sottoscrivere all'unanimità i Consuntivi, i commissari hanno inviato un messaggio chiaro al Consiglio comunale che il 24 giugno dovrà pronunciarsi sui bilanci delle Aim. Conti che l'anno scorso hanno chiuso in rosso di oltre 1,2 milioni. Ovvero ben oltre i circa 760mila franchi preventivati.

Acqua, vicini alla media svizzera

A registrare un disavanzo di circa 590mila franchi, a fronte dei 181mila prospettati, è innanzitutto la Sezione acqua. La Gestione individua due cause: da un lato il mancato incremento delle tariffe di 10 centesimi al metro cubo deciso dal Municipio, dall'altro il netto calo, appunto, dei consumi, "addirittura inferiori al 2022 – anno siccitoso – di circa 100'000 metri cubi". Un dato, si annota, "riconducibile a una maggiore responsabilità dei cittadini riguardo al consumo dell’acqua". A limitarsi, però, in modo importante è stata anche una decina di grandi consumatori. Tant'è che "con questo risultato Mendrisio è scesa sotto la media di 300 litri al giorno per cittadino, avvicinandosi alla media svizzera". Ed è qui che si innesta il tema dei costi di manutenzione delle reti idriche della città che, richiama la Gestione, resteranno "invariati, se non addirittura andranno ad aumentare nel corso degli anni" e sul piano nazionale. Infatti, "si attendono risposte anche a livello federale".

Effetto fotovoltaico

La Confederazione, del resto, si sta occupando anche di individuare delle vie d'uscita per la copertura delle spese di manutenzione delle reti elettriche. Anche in questo ambito la contrazione dei consumi – di circa il 7 per cento – e il passaggio al fotovoltaico, che rimane da "incoraggiare", fa mancare introiti nelle casse delle Aim. E ciò, si ribadisce, "sarà problematico nei prossimi anni, considerato che le reti devono essere comunque mantenute e in certi casi ampliate, per quando la produzione in autoconsumo (fotovoltaico) non è sufficiente". In ogni caso, soffermandosi sul 2023, il settore elettrico è il solo a restituire delle cifre nere e un avanzo di 122mila franchi, superiore al previsto.

La Gestione tiene, comunque, a ricordare che "l’esecutivo comunale, a fronte delle note problematiche degli scorsi anni in relazione alle tariffe energetiche (aumento generalizzato delle tariffe, strategia di acquisto elettricità ecc.), aveva deciso di rinunciare a due terzi delle differenze di copertura di rete generate nel 2023, per circa 1 milione e 250mila franchi (e in questo caso l’utile ammonterebbe a 1 milione e 289mila franchi, riduzione non lineare per effetto degli accantonamenti d’imposta), e tale differenza dovrà essere recuperata nel corso del periodo 2025-2027".

Gas, questione di scelte

Ci si ritrova davanti a un deficit, invece, scorrendo le cifre del Settore gas. Il risultato negativo è di 788mila franchi e dovuto, rimarcano i commissari, "alla decisione dell’esecutivo di rinunciare, in sede di allestimento delle tariffe 2023, a ogni margine lordo di vendita sul gas, ciò sempre per mitigare gli effetti di aumento delle tariffe dovute agli anni 2020-2021-2022". In caso contrario i conti si sarebbero chiusi in pareggio, se non addirittura con un avanzo, grazie a un incasso di 1,3 milioni.