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Asilo, Berna non rinuncia allo stabile di via Motta a Chiasso

Il Consiglio federale risponde al deputato Giorgio Fonio e conferma l'esigenza di mantenere una struttura d'emergenza

Lo stabile di via Motta a Chiasso resta aperto
(Ti-Press)
3 giugno 2024
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Il nuovo Centro federale d'asilo a Pasture accoglierà 350 persone, non una di più. Ma al momento a Berna non si può rinunciare ad avere una struttura d'emergenza, vista la situazione migratoria. E quella struttura è lo stabile di via Motta 1b a Chiasso, che verrà utilizzato finché "non verrà concordata una soluzione alternativa con il Canton Ticino". Poche righe scritte, ma il Consiglio federale va dritto al punto nel rispondere a Giorgio Fonio in apertura della sessione estiva. Il consigliere nazionale momò del Centro aveva messo sul tavolo la questione giusto nei giorni scorsi, dopo che, in occasione dell'apertura ufficiale del Centro, era stata confermata la necessità di mantenere operativo il vecchio edificio sede in passato delle procedure di registrazione. Fabbricato di proprietà della Confederazione.

Del resto Berna, come ricorda lo stesso governo, in Ticino si è sempre mossa su due tipologie di panificazione, in accordo con Cantone e Comuni toccati per territorio. Ovvero un piano ordinario, che oggi fa capo a Pasture, e un piano emergenziale che contava su 300 posti. Capacità, quest'ultima, in gran parte venuta meno con lo smantellamento a fine 2023 del Paf, il Punto di affluenza, ricavato negli spazi della stazione ferroviaria di Chiasso, ma che, come ribadito dal Consiglio federale, dovrà essere sostituita.

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