Il polo di sviluppo economico della regione si presenta da un portale e mette in contatto le aziende che già operano nel comparto
(Ri)dare una identità precisa al Pian Faloppia, che rivendica il suo posto nel panorama imprenditoriale ticinese. Lì, nei quasi 100mila metri quadrati distesi fra Balerna e Novazzano, oltre a un polo di sviluppo economico (Pse), riconosciuto a livello cantonale, c’è anche la voglia di rilanciare un comparto che non va più collegato solo al settore della logistica integrata, ma altresì alla meccanica di alta precisione, all'orologeria, alle energie rinnovabili. Oggi in quel quadrilatero operano più di 40 aziende per un totale di oltre 400 posti di lavoro e 21 proprietari. E il potenziale non si è ancora esaurito. Ecco perché, incaricata una area manager (Arianna Cattaneo), sotto l'egida dell'Ente regionale per lo sviluppo del Mendrisiotto e Basso Ceresio e il Comume di Balerna ci si è dati un logo e, giusto oggi, lunedì, si è attivato un portale web (www.psepianfaloppia.ch) che guida alla scoperta di ciò che è adesso il Pian Faloppia. Tutto questo nel solco della strategia comunicativa scelta e decisa a dare "una visione trasparente e a 360 gradi del progetto".
Il colore dominante è il blu, tonalità che ha un ‘che’ di istituzionale. Le forme geometriche rimandano alle iniziali, P e F, del polo regionale che dichiara l'ambizione di essere "forte e attrattivo, capace di offrire condizioni ideali per l’insediamento, la messa in rete e l’accompagnamento di aziende innovative". L'approccio richiama lo spirito di sviluppo, innovazione e scambio che contraddistinguono le realtà che animano il comparto. Il sito, del resto, come evidenziano gli stessi promotori, si rivolge a tutti, tra storia e attualità. Ovvero alle aziende che stanno cercando un luogo dove insediarsi; ai privati interessati a investire sul territorio; ai cittadini curiosi di capire che futuro avrà questa parte di Mendrisiotto. Infatti, questa finestra su internet si propone di diventare "una vetrina per i proprietari, che trovano uno spazio per pubblicizzare le rispettive proprietà, ma anche per le aziende che danno vita al Pse".
Una volta dentro il portale, d'altro canto, chi è interessato trova numeri, indicazioni su chi ha già scelto questa collocazione, informazioni utili sulle procedure, i vantaggi del comparto e i servizi, e persino una mappa interattiva che restituisce un colpo d'occhio su appezzamenti, stabili e caratteristiche, fornendo anche delle schede dettagliate. In questo modo, si annota, "gli utenti possono identificare con semplicità e in autonomia i terreni, gli immobili e gli spazi disponibili all’interno degli edifici sottoccupati del polo". In effetti, a fronte di una occupazione del 75 per cento, al momento vi sono ancora 9 terreni disponibili – per un totale di 25mila metri quadrati edificabili –, così come alcune superfici nei fabbricati già costruiti. Del resto, l'area, nella sua globalità, è stata urbanizzata e dotata di accessi stradali a fronte di un pacchetto di opere e di un investimento complessivo di 5,3 milioni di franchi.
Per fare rete tra gli imprenditori che ora fanno vivere il Pian Faloppia il 30 aprile scorso è stato organizzato, sul posto, il primo evento interaziendale. E uno degli scopi, come rimarcato da Arianna Cattaneo, era proprio quello di "riuscire a creare un momento di condivisione e di scambio tra aziende, tra vicini di ufficio, di sede, e tra proprietari". Negli intenti, infatti, questo pomeriggio è stato pensato per favorire i contatti, fare il punto della situazione – presentando, quindi, anche logo e sito – e proiettarsi in avanti, proponendo un workshop grazie a un partenariato con la Fondazione Agire. All'incontro, accanto all'Area manager, hanno preso parte pure i referenti dell'Ente regionale per lo sviluppo, con la sua presidente Roberta Pantani Tettamanti, e il sindaco di Balerna Luca Pagani.
La strada, insomma, è tracciata. E gli assi strategici di intervento sono stati definiti, strizzando anche l'occhio al tema della mobilità sostenibile e dichiarando la volontà, come detto, di fare rete dentro e fuori il comparto, guardando in prospettiva pure agli altri poli di sviluppo economico.