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Il Centro degli anziani di Balerna si alza di un piano

Il Municipio modifica il Piano regolatore per potenziare l'ampliamento e aggiungere altre camere. ‘Il bisogno c’è e occorre accelerare i tempi'

Un’opera che segnerà la legislatura
(Ti-Press/Archivio)
7 maggio 2024
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Tolto il dossier dal cassetto, già a fine 2023 era giunto chiaro il segnale da Balerna che il futuro del Centro degli anziani sarebbe stato, di nuovo, un tema sul tavolo della politica locale. Presentata l’ultima versione del progetto il dicembre scorso ai consiglieri comunali e lanciata una nuova consultazione, ora il testimone è passato nelle mani del Municipio appena eletto e insediato. E il suo primo atto è stato proprio quello di aggiornare la variante del Piano regolatore particolareggiato del nucleo tradizionale, che àncora nelle mappe l’ampliamento della struttura. Un intervento che, alla luce delle modifiche recenti, darà modo di aumentare ulteriormente l’offerta di posti letto (otto le camere in più previste) per rispondere ai bisogni della popolazione in una regione che, di fatto, ha dovuto fare a meno di un altro progetto, quella per una nuova casa a Vacallo. Tutte ragioni che spronano l’Esecutivo di Balerna a stringere i tempi e a darsi un obiettivo temporale: realizzare l’opera entro il 2027. Del resto, la ristrutturazione e il potenziamento del Centro degli anziani rappresentano il primo proposito del quadriennio e rispondono a un evidente “interesse pubblico”.

Più offerta socio-sanitaria

L’incarto, messo in pubblicazione fino al 3 giugno prossimo, racchiude in sé non a caso un iter lungo e complesso: lo studio di fattibilità, infatti, risale al settembre del 2015. Trovare un punto di convergenza con le forze politiche comunali ha richiesto tempo, così come rivedere e adattare l’investimento, valutato oggi in circa 11 milioni e che la variante messa in consultazione non appesantirà: il milione e 750mila franchi stimati per concretizzare la sopraelevazione di un piano del nuovo edificio, immaginato dal progetto uscito vincitore nel 2019 dal concorso di architettura, saranno coperti quasi per intero dal contributo cantonale. Quel Cantone che, per primo, forte degli indirizzi impressi dall’Ufficio cantonale degli anziani e delle cure a domicilio, ha invitato il Municipio a “incrementare ulteriormente l’offerta socio-sanitaria andando a colmare la carenza di posti letto”, come si legge oggi nel documento in pubblicazione.

‘L’intervento? Porta solo vantaggi’

In una ipotetica lista di ‘pro e contro’, insomma, i punti a favore di questa operazione sono più d’uno. A cominciare dall’efficienza finanziaria dell’intervento, che come detto non va a gravare sul bilancio del Comune, come fa notare lo stesso sindaco Luca Pagani. Ma non solo: la sopraelevazione darà la possibilità, si osserva, di “ottimizzare la gestione del cantiere”, limitando, di fatto, il più possibile il disagio agli ospiti residenti; mentre dal profilo urbanistico e architettonico “il prospettato ampliamento si configura come completamento del tessuto del nucleo tradizionale e non prevede altezze superiori agli edifici esistenti nei dintorni”, inserendosi così in «modo armonioso» nel comparto del ‘cuore’ del paese, rimarca il sindaco.

Nel frattempo, si procede con la progettazione definitiva che restituirà anche i costi finali. Investimento che sarà al centro del messaggio municipale destinato ad approdare in Consiglio comunale. D’altra parte, fa notare ancora Pagani, «avere delle camere in più è una necessità e permette una migliore gestione operativa. D’altra parte, dopo aver valutato l’opera con i progettisti, abbiamo constatato che avrebbe solo dei vantaggi. Lo scopo, in effetti, è di portare il Centro nel suo complesso agli standard attuali, analoghi alle nuove costruzioni».

Si è cercato un consenso trasversale

Non per nulla in questi anni si è cercata la condivisione da parte dei gruppi politici locali, tanto da avviare delle consultazioni. E in base alle verifiche fatte nel corso della precedente legislatura, il consenso trasversale c’è, ribadisce il sindaco. Certo con il rinnovo dei poteri comunali, il dossier dovrà superare un nuovo test. L’intento, comunque, anche agli occhi di Patrizia Cairoli Riva, a capo del Dicastero socialità, sanità e problemi occupazionali, pare abbastanza condiviso sugli obiettivi principali. Resistenze, in altre parole, non se ne dovrebbero incontrare. «Non me la sento di mettere la mano sul fuoco – ci dice la municipale –, ma ho la percezione di qualcosa che dovrebbe andare in maniera abbastanza veloce».

Pronti a stringere i tempi

Tant’è che la responsabile confida ora di poter premere davvero sul pedale dell’acceleratore. La posta in gioco, del resto, è importante e ristrutturazione e ampliamento urgono. «Il Centro degli anziani a settembre festeggerà i suoi 40 anni. È un dato di fatto che la casa ha bisogno di essere rinnovata, grazie anche alla parte nuova che apre degli spazi di condivisione più moderni e luminosi. Senza dimenticare l’inserimento del reparto Alzheimer – illustra Patrizia Cairoli Riva –. La proposta di prevedere poi delle camere in più, giunta sul finire della legislatura, farebbe comodo a tutti. Si tratta di tutta una serie di cambiamenti – anche dal profilo energetico – che ci assicureranno una struttura per i prossimi 20 o 30 anni assolutamente in linea con i bisogni. Per noi, insomma, adesso è importante fare in fretta e cercare di dare un po’ di novità a un progetto che langue da tempo».

Al tavolo dell’Esecutivo, infatti, si incrociano già le dita.

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