I consuntivi 2023 hanno chiuso con un utile milionario. Nelle casse del Comune c'è un capitale proprio che supera i 25 milioni
Cifre nere, più di 6 milioni di investimenti e un capitale proprio che supera i 25 milioni di franchi. Sono questi i dati principali che hanno caratterizzato il 2023 di Stabio. Il messaggio che accompagna i conti consuntivi è stato licenziato prima della fine della legislatura. Il sindaco Simone Castelletti non può che essere soddisfatto. “La progettualità del nostro Comune ha trovato conferma anche nel 2023 dove abbiamo investito più di 6 milioni di franchi – spiega –. Il capitale proprio di oltre 25 milioni ci permetterà di affrontare con serenità anche i prossimi importanti investimenti a favore della nostra cittadinanza”. Quello archiviato è quindi un risultato che “ci permette di gestire i prossimi anni con coraggio, determinazione e con una particolare attenzione verso i bisogni dei nostri cittadini, esercitando un ruolo proattivo a sostegno dell’economia e degli artigiani”. L'utile registrato a consuntivo è stato di 1,84 milioni di franchi (il preventivo stimava un risultato a pareggio di 53'500 franchi) ed è stato raggiunto grazie alla contabilizzazione di sopravvenienze d’imposta. A livello di costi, ci sono state maggiori spese nei conti di gestione corrente dove sono registrati i contributi comunali per prestazioni cantonali (contributi a enti pubblici, perequazione finanziaria e rimborsi a enti pubblici).
Nel 2023 Stabio ha realizzato investimenti per migliorare l’accessibilità al Museo della civiltà contadina, per la progettazione della nuova palestra tripla e la nuova sala polivalente, per la nuova costruzione pumptrack, streetworkout e parkour. È stato completato il progetto per l’introduzione di una zona 30 km/h nel comparto scolastico, la valorizzazione del piazzale Solza e la posa dell’asfalto fonoassorbente su via Ligornetto. Sono continuati i progetti di posa delle nuove canalizzazioni, come previsto dal Pgs, la lotta alle neofite invasive e i progetti di valorizzazione dei boschi. Nei prossimi anni il Municipio continuerà a investire nei progetti prioritari per la cittadinanza e le Associazioni attive sul territorio muovendosi su quattro assi portanti. In primo luogo si lavorerà sul miglioramento degli spazi aggregativi. Il Municipio spiega che “particolare attenzione sarà posta alla nuova area di svago a lato della Scuola dell’infanzia di Giuseppina Perucchi che dovrà diventare un parco usufruibile per la cittadinanza e la popolazione scolastica”. Ci sarà un ampliamento dell’offerta di strutture sportive e aggregative con l’inizio dei lavori per la nuova palestra tripla e la nuova sala multifunzionale e la progettazione del nuovo campo sintetico. Vi saranno inoltre investimenti a favore della mobilità lenta “con il miglioramento dell’attraversamento pedonale della strada cantonale in corrispondenza della fermata ferroviaria con la realizzazione di un sottopasso o di una passerella pedonale in collaborazione con le Autorità federali e cantonali”. L'acquisizione di spazi che permetteranno di migliorare ed estendere le attività proposte per i giovani adulti e gli adulti nelle fasce orarie serali e nel fine settimana porterà infine a “nuove offerte culturali e socioaggregative in piazza Maggiore”.
Le Ams hanno chiuso l’attività del 2023 con un risultato complessivo a pareggio, nonostante le misure adottate dal Municipio per mitigare l’impatto sulla cittadinanza del maggior costo dell’elettricità (per Ams Elettricità il disavanzo d’esercizio è di 630mila franchi). Il Municipio sottolinea che “le tariffe elettriche per la cittadinanza sono state inferiori rispetto al costo di acquisto delle Ams grazie all’utilizzo delle risorse a capitale proprio. Lo stesso discorso sarà effettuato nel 2024 con le tariffe del gas e quelle elettriche. Il costo a carico delle Ams per questo non aumento di tariffe nei due anni è quantificato in 2 milioni di franchi per la sezione elettricità e 3 milioni per la sezione gas”. Grazie a queste decisioni, “il Municipio è riuscito a rallentare l’aumento dei costi energetici a carico delle economie domestiche, degli artigiani e delle piccole e medie imprese, permettendo quindi una minore erosione della capacità di acquisto dei nostri cittadini e mettendo a disposizione delle imprese più liquidità”.