Mendrisiotto

L'anno dei richiedenti asilo, tra ordine pubblico e furti

Nel 2023 la Polizia regione I Chiasso ha registrato 648 interventi legati al Centro Pasture. Il comandante Poncini: ‘Raggiunto l'apice della problematica’

In totale 4’157 interventi
(archivio Ti-Press)
10 aprile 2024
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Chiasso ricorderà il 2023 per le problematiche relative ai richiedenti asilo, anche dal punto di vista della sicurezza pubblica. Nel bilancio d'attività della Polizia Regione I emerge infatti che gli interventi legati all'ordine pubblico generati dal Centro federale d'asilo Pasture sono stati in netto aumento (648, a fronte del 282 del 2022). Parallelamente è stato registrato un incremento anche del numero di furti, taccheggi e persone controllate. «Lo scorso anno è stato raggiunto l'apice della problematica – è stato il commento del comandante Nicolas Poncini –. Come già detto più volte, è stata una minoranza di richiedenti che ha provocato, e provoca, problemi. Quella vissuta è la stessa problematica incontrata nel 2012, all'inizio della primavera araba. Nella negatività degli eventi abbiamo potuto lavorare in collaborazione con Polizia cantonale e Segreteria di Stato della migrazione per trovare delle soluzioni, assieme anche alla politica». Attualmente, ha sottolineato il comandante, «la situazione è relativamente normale». La capodicastero Sicurezza pubblica Sonia Colombo-Regazzoni non ha esitato a definire il 2023 «un annus horribilis per quanto concerne il tema dei richiedenti asilo. Un tema – ha precisato – molto sensibile perché siamo tutti consapevoli che parliamo di persone, ma quando un problema c’è va affrontato». La scorsa estate «la situazione è veramente degenerata, soprattutto a causa del numero troppo elevato di ospiti presenti nella regione e il conseguente aumento di problemi». Oggi la situazione è più tranquilla «ma ci sono già state 135 sollecitazioni concernenti richiedenti asilo, più o meno un intervento al giorno». La municipale ha ricordato la chiusura del Paf, il Punto d'affluenza, alla stazione di Chiasso. Una decisione «fortemente voluta e ottenuta dal Municipio di Chiasso, che non ha rinnovato la convenzione con le Ferrovie. Circa 270 persone sono state trasferite nella Svizzera centrale in sole tre settimane, a testimonianza del fatto che, volendo o dovendo, si può fare e che i posti si trovano». Per il futuro Colombo-Regazzoni – che tra pochi giorni terminerà la sua attività politica – auspica che «l'attenzione dei Comuni rimanga alta: dopo l'inaugurazione, a metà giugno, del nuovo Centro Pasture con la capienza concordata di 350 ospiti, due stabili di proprietà della Confederazione (Pasture provvisorio e via Motta) saranno liberi. Bisognerà stare attenti affinché non vengano utilizzati per accogliere ulteriori richiedenti asilo per non tornare alla situazione che abbiamo vissuto l'anno scorso. Confido quindi nelle proposte del Consigliere federale Beat Jans, che secondo me vanno nella giusta direzione».

Numero di interventi in linea

Passando all'attività, nel 2023 sono state 4'157 le richieste di intervento arrivate al Corpo di Polizia Regione I Chiasso, un totale che risulta in linea con la media registrata negli ultimi anni. Detto dei richiedenti asilo, le casistiche maggiori riguardano gli incidenti della circolazione stradale (224), i disturbi alla quiete pubblica (99), le persone in difficoltà (106) e i furti in generale che risultano in netto aumento (241, erano 125 nel 2022). Nella casistica non rientrano le rapine (4, una in più dell'anno prima) e aggressioni (1, sono state 4 nel 2022). «Un numero esiguo – ha commentato il comandante –. Nella Regione I la sicurezza è sempre garantita: viviamo in una società molto sicura rispetto ad altri standard». Lo scorso anno sono stati constatati 224 incidenti stradali, cifra che rispecchia l’anno precedente. Il numero di controlli di velocità è rimasto invariato rispetto al 2022, ma ha visto un netto calo delle infrazioni riscontrate (1'633 contravvenzioni e 19 revoche).

La rete di videosorveglianza gestita dalla centrale operativa di Chiasso conta attualmente 76 posizioni a Chiasso e nei comuni convenzionati. Una rete su scala regionale che è stata definita «pagante», con oltre 250 casi di interesse rilevati (reati amministrativi e reati penali); di questi, più di 180 sono stati inoltrati per competenza alla Polizia cantonale.

‘C’è un sottobosco da monitorare’

Anche l'anno scorso problematiche legate al mondo giovanile sono state al centro dell'attenzione della Polizia Regione I in stretta collaborazione con gli istituti scolastici della regione. I casi legati al disagio giovanile e al consumo-spaccio di stupefacenti sono risultati stabili. Sul fronte della microcriminalità e delle problematiche locali legate agli stupefacenti è stato fatto un notevole sforzo di prevenzione e repressione, con risultati positivi. «Non miriamo a sequestrare i chili – è stato il commento del caposezione Mauro Mantovani, affiancato da Michael Cerutti – ma a ripristinare situazioni di piccoli traffici di tossicodipendenza e di spaccio negli appartamenti che creano apprensione». A farla da padrona sono canapa (253,46 grammi), hashish (307,44) e cocaina (213,54). «Sono capitati casi di sequestro di pastiglie o consumi di farmaci. C'è un sottobosco da monitorare». Dalle inchieste – l'anno scorso hanno riguardato 33 cittadini svizzeri, 29 stranieri e 8 richiedenti asilo – emerge anche un piccolo specchio delle sostanze che girano nella cittadina. «La marijuana è più voluminosa da trasportare: sembra quindi esserci un ritorno dell'hashish». Il Municipio di Chiasso ha deciso di potenziare la squadra del Servizio Gruppo Visione Giovani e Stupefacenti. «Nei prossimi mesi – conferma Sonia Colombo-Regazzoni – verrà assunto un nuovo agente dedicato che andrà a completare il team». Settori ai quali si unisce quello contro la prostituzione illegale, «tipicamente di prossimità e nei quali il Municipio crede e vuole investire», ha aggiunto Poncini. Nel mese di giugno, la Polizia Regione I Chiasso ha sottoscritto la delega Teseu 2 e consolidato la collaborazione con la Polizia cantonale nell’ambito della lotta alla prostituzione illegale: nel concreto in questo campo di attività hanno preso avvio i controlli (ne sono stati effettuati 44, con 8 persone controllate e 4 denunciate). Le segnalazioni arrivano dai cittadini, dal monitoraggio di banche dati o da controlli casuali in appartamenti segnalati o dubbiosi. «È un servizio nuovo che a sua volta ha un sottobosco tutto da scoprire – ha spiegato Poncini –. Molte persone preferiscono esercitare l'attività in modo regolare e i nostri controlli sono preventivi. Riceviamo segnalazioni e in futuro questa attività sarà molto importante».

Una rete per gli anziani

Dopo la prima fase riguardante la presa di contatto con le persone interessate, lo scorso anno sono iniziate le visite a domicilio agli anziani ‘over 75’ di Chiasso, Pedrinate e Seseglio da parte dell’Agente di Polizia preposta. «Non siamo stati i primi a scoprire questa attività che sta dando risultati molto soddisfacenti – ha concluso Poncini –. In futuro vedremo se le capacità ci permetteranno di estendere questo servizio anche alla regione». Gli incontri hanno interessato 122 persone, altre 77 sono in attesa.