Mendrisiotto

Libera circolazione delle merci, a Chiasso ci si interroga

Daniele Godenzi (Plr) chiede lumi al Municipio dopo la decisione presa lo scorso 6 marzo dal Consiglio nazionale. ‘Posti di lavoro a rischio’

Per Chiasso una parte significativa delle attività economiche
(archivio Ti-Press)
13 marzo 2024
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La libera circolazione delle merci è ora possibile anche in Svizzera. La decisione presa il 6 marzo dal Consiglio nazionale arriva anche sui banchi del Municipio di Chiasso con un'interrogazione di Daniele Godenzi (Plr) visto che “potrebbe avere serie ripercussioni sulle aziende di spedizione e logistica, nonché sull'occupazione nel settore federale”. Il consigliere comunale sottolinea che “allentando l'obbligo di dichiarazione doganale per le merci esenti da dazi, non abbiamo soltanto aperto porte e finestre a rischi quale l'evasione fiscale, la pirateria di prodotti e il contrabbando, ma abbiamo invitato sulla soglia di casa nostra concorrenti esteri, esponendo le nostre Pmi a una competizione che potrebbe risultare spietata e distorta, senza le dovute garanzie per le imprese locali e la qualità dei prodotti”.

La decisione, aggiunge, “solleva anche seri interrogativi sull'atteggiamento di certi rappresentanti sindacali in seno al Consiglio nazionale i quali, nonostante il loro ruolo di difensori dei lavoratori, hanno espresso un voto favorevole”. Per il firmatario dell'interrogazione “la loro azione ha messo concretamente a rischio i posti di lavoro che si impegnano a proteggere da anni, poiché l'abolizione dell'obbligo di dichiarazione doganale potrebbe tradursi in migliaia di impieghi persi nel settore delle spedizioni e della logistica”. È quindi essenziale riflettere seriamente sulle implicazioni di queste modifiche legislative” perché “la salvaguardia dei nostri standard e della nostra sovranità deve rimanere una priorità assoluta”.

Quattro domande al Municipio

Gli operatori del settore delle case di spedizione e della logistica si stanno già chiedendo “quale sarà la sorte riservata a noi”. Il settore “ha investito notevolmente nella formazione di personale specializzato nel campo doganale. Ora tutto sembra essere azzerato in nome di una presunta semplificazione burocratica, la quale sembra essere orientata principalmente a favore dell'industria”. Al Municipio di Chiasso viene chiesto della situazione “che riguarda una parte significativa delle attività economiche svolte sul suo territorio” e, in caso affermativo, “quali sono i piani per tutelare queste attività nei confronti delle politiche cantonali e federali”. Si vuole inoltre sapere quanti sono i dipendenti del settore e quanto è l'ammontare delle imposte pagate da queste società. All'esecutivo viene infine chiesto se “ha intenzione di condurre analisi approfondite del settore per valutare gli impatti sull'occupazione e sulle conseguenze economiche”.