Notificato l'atto d'accusa al 63enne protagonista un anno fa di una lite finita male a Chiasso. Ferì con un taglierino un 54enne
È stato rinviato a giudizio davanti alla Corte delle Assise criminali il cittadino italiano di 63 anni, residente nel Mendrisiotto, che il 13 febbraio di un anno fa si è ritrovato con le manette ai polsi per una lite finita male con un 54enne cittadino marocchino. La procuratrice pubblica Anna Fumagalli, titolare dell'inchiesta, ha infatti firmato l'atto d'accusa che chiama l'uomo a rispondere di tentato omicidio e lesioni gravi, subordinatamente lesioni semplici. Atto d'accusa notificato giusto questa mattina, venerdì, e che conferma, quindi, le prime ipotesi di reato.
Quel pomeriggio erano da poco trascorse le 17 quando, sullo sfondo la via Tell a Chiasso, tra i due uomini nasce un alterco. Lì per lì le ragioni del diverbio non sono chiare - con tutta probabilità a contribuire a fare chiarezza sarà il dibattimento processuale -, sta di fatto che il litigio degenera e il 54enne, pure lui residente nella regione, ha la peggio. Il 63enne ferisce infatti al collo il ‘rivale’ con un taglierino. Scattano i soccorsi, e il ferito viene trasportato all'ospedale per le cure del caso; ma risulta subito chiaro che la sua vita non è in pericolo. I fatti, comunque, accusano il 63enne il quale, come detto, viene arrestato e indagato in via principale per tentato omicidio.
A fare definitiva chiarezza su quanto accaduto nella cittadina di confine nel febbraio dell'anno scorso e a consegnare la verità processuale sarà ora il dibattimento, di cui non resta che fissare la data. In aula l'accusa sarà, appunto, sostenuta dalla pp Fumagalli, la difesa sarà assunta dall’avvocato Roberto Rulli.