Mendrisiotto

‘Sul Monte Generoso urgono le opere, ma il Puc dov’è?’

Il Plr di Mendrisio interroga il Municipio, aspettando il messaggio cantonale sul Piano di utilizzazione

La manutenzione è importante
(Ti-Press)
21 febbraio 2024
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A che punto è il Puc del Monte Generoso? A oggi la domanda attende ancora una risposta. E a Mendrisio se ne vorrebbe sapere di più, anche perché di opere da realizzare ve ne sono e non poche. Il Piano di utilizzazione cantonale della montagna, rivisto e corretto, nelle intenzioni dichiarate dallo stesso Consiglio di Stato sarebbe dovuto approdare sui banchi del Gran Consiglio entro l'aprile dell'anno scorso. Sin qui però non si è "a conoscenza dei passi intrapresi dalle autorità cantonali". A richiamare l'attenzione e a rilanciare la tematica, questa volta davanti al Municipio della Città, è il Plr locale, desideroso, per voce dei consiglieri comunali Marco Tela e Giovanni Poloni, di sapere a che punto sono gli sviluppi del dossier e, soprattutto, di essere informato sulle tempistiche.

Per il CdS la tempistica non frena le opere

È vero, a suo tempo (ormai oltre un anno fa), il governo cantonale aveva dato delle rassicurazioni e garantito l'impegno. Rispondendo agli interrogativi posti dai deputati Matteo Quadranti e Roberta Passardi, il Consiglio di Stato aveva ribadito che i tempi di adozione ed entrata in vigore della revisione del Puc "non compromettono o rallentano la messa in atto dei vari progetti promossi a livello locale". Interventi come il progetto regionale di sviluppo Gemma, l'albergo diffuso o il progetto paesaggio Pianspessa – questi quelli evocati – seguiti passo dopo passo dai Servizi competenti, proprio "per assicurarne il buon esito" nel solco dello strumento pianificatorio in atto.

In casa Plr, però, le perplessità permangono. Anche perché le necessità, lì sul Generoso, sono evidenti. Pur nella consapevolezza di quanto ricordato dal Cantone; ovvero "che l’aggiornamento del Piano permetterà di fornire un ulteriore impulso e una prospettiva alle iniziative locali, come pure la messa in atto di altri progetti di sistemazione di impianti esistenti (strada verso l’Alpe di Mendrisio) e di nuovi (percorsi agro-forestali, escursionistici e Mountain bike) che favoriscono la gestione della montagna in consonanza con gli obiettivi di carattere paesaggistico e naturalistico del Monte Generoso".

Le criticità sotto gli occhi di tutti

Sta di fatto, fanno notare i due autori dell’interrogazione recapitata in questi giorni all'Esecutivo, che "la strada di accesso al Monte Generoso presenta delle criticità sempre più evidenti. Ricordiamo – aggiungono – che l’unica strada presente è usata soprattutto dal turismo legato alle mountain bike: il suo stato attuale presenta dei pericoli evidenti per gli utilizzatori".

C‘è però di più. "Non dimentichiamo – rimarcano ancora Tela e Poloni – i numerosi passaggi dei turisti di giornata provenienti dalla vicina Italia, che anche nella stagione invernale frequentano il posteggio in zona Bellavista – Peonia, dove i parchimetri sono spenti – fuori uso, non generando alcun indotto per il territorio ma causando costi di manutenzione alla nostra Città".

Ed è qui che si fanno strada le prime domande. In altre parole, "la strada che collega il Monte Generoso sarà risanata?", si chiede nell'interrogazione. Ma a che costo? E il Cantone contribuirà, "tramite magari sussidi federali per le regioni di montagna?". Inoltre, "come mai il parchimetro pubblico a Bellavista nella stagione invernale è fuori uso?".

E poi c’è il Monte San Giorgio

Lo sguardo del Plr non volge, comunque, solo verso il Generoso, ma spazia pure al Monte San Giorgio, patrimonio Unesco. Anche su questa montagna è chiara, rilanciano i due consiglieri comunali, "l’importanza della manutenzione dei sentieri e delle infrastrutture". In effetti, osservano, con partenza da Meride, sono numerosi i turisti che frequentano il Monte, "con un’offerta alberghiera e gastronomica in sviluppo e di qualità e che merita supporto dal Cantone, come avviene per le valli della Leventina o del Locarnese". Mappa alla mano, "ci sono parecchi percorsi per raggiungere il Monte San Giorgio che meritano di essere sistemati".

Per esemplificare si fa riferimento al sentiero mulattiera Rancate-Tremona, sul quale già nel novembre del 2021 il Municipio di Mendrisio ricordava come la competenza fosse legata al programma di agglomerato del Mendrisiotto (Pam2), godendo quindi di sussidi cantonali e federali. Ma, si domanda, "quando verranno realizzati i lavori di sistemazione del percorso?".

In buona sostanza, sollecitano Tela e Poloni, "quali sono i progetti in corso per una ulteriore valorizzazione del Monte San Giorgio?". E nel concreto, "il nucleo di Meride, punto di partenza per gli escursionisti, riceverà una pavimentazione che valorizzi la sua vocazione turistico-paesaggistica?" E vi è possibilità di "ricevere sovvenzioni cantonali o federali per la tutela del nucleo storico o l’investimento sarebbe interamente a carico della Città? E a quanto potrebbe ammontare la spesa?".