La Città di Mendrisio ha chiesto all'Eoc di anticipare l’apertura alle 6. ‘La proposta sarà valutata’
Sulle prime l’annuncio della chiusura notturna del Pronto soccorso (Ps) pediatrico dell’Obv a Mendrisio, il novembre scorso, aveva fatto rizzare le antenne anche al Municipio della Città. Che aveva subito chiesto udienza alla direzione dell’Ente ospedaliero cantonale (Eoc). Messi dati e prestazioni sanitarie sul tavolo e introdotto da gennaio il nuovo progetto, oggi l’autorità comunale sente di poter dire che sussistono “le premesse affinché si possa continuare a garantire un servizio corretto ed efficiente”. Uno sforzo in più dall’Ente, però, l’Esecutivo se lo aspetta comunque. Si è domandato, infatti, di anticipare l’apertura mattutina del Pronto soccorso di due ore, ovvero alle 6 anziché le 8. E questo, si motiva, “alfine di ridurre la fascia oraria di chiusura”. Il riscontro? “I rappresentanti dell’Eoc – fa sapere il Municipio – hanno confermato che sarà loro premura valutare tale proposta”.
Dalle parti di Mendrisio, quindi, si resta vigili. La chiusura fra le 22 e le 8 del Pronto soccorso pediatrico dell’Ospedale regionale, del resto, non aveva mancato di suscitare preoccupazione anche nella politica locale. Dalla Lega cittadina il giorno stesso della comunicazione ufficiale era scattata una interrogazione all’indirizzo del Municipio a difesa del servizio. Di fatto, ribadisce ora l’autorità comunale rispondendo proprio alle domande dei consiglieri comunali Simona Rossini e Massimiliano Robbiani, la situazione è stata analizzata con attenzione e si è ritenuto che “la territorialità sia sicuramente un aspetto fondamentale così come la cura e la presa a carico competente, efficiente e adeguata delle cure mediche in generale”. In altre parole, “migliorare la qualità del servizio nella Città e in tutto il Mendriisotto è sicuramente l’obiettivo al quale mirare per tutta la popolazione”.
D’altro canto, oggi occorre fare i conti con la casistica. “Già da alcuni anni – si fa presente da Palazzo civico –, grazie a una pediatria che è evoluta in maniera specialistica e multidisciplinare, il numero dei ricoveri presso il Ps pediatrico durante la notte si attesta sul 10 per cento, in quanto il 90 per cento delle visite è garantito nella fascia oraria di 14 ore dalle 8 alle 22”. In più i casi complessi, si fa notare, già adesso non possono essere seguiti in tutte le sedi, e Mendrisio è tra quelle. Quando, a circa una settimana dalla conferma che si sarebbe cambiato rotta, la delegazione del Municipio – in testa il sindaco Samuele Cavadini, con lui i municipali Françoise Gehring, Massimo Cerutti, Daniele Caverzasio e Paolo Danielli – si è seduta attorno a un tavolo con i vertici dell’Eoc, guidati dal direttore generale Glauco Martinetti, si è fatto il quadro della situazione. E si è preso atto, si chiarisce ai due consiglieri della Lega, che “per quanto concerne l’offerta pediatrica risulta che la media svizzera attesta una sede ospedaliera di pediatria ogni 274’200 abitanti, mentre per il Canton Ticino risalta essere di una sede per 88’250 abitanti”.
In più dall’Ente si è reso attenti sul fatto che “lo scarso numero di visite notturne registrato negli ultimi anni ha portato a una perdita di esperienza e di training del personale medico e infermieristico, che rischia di compromettere la sicurezza e la qualità delle cure”. Di conseguenza, la proposta dell’Eoc risulta essere “in linea con quanto attuato in tutta la Svizzera” e in Ticino punta a mantenere, appunto, la qualità del servizio, potenziando le pediatria di Lugano e Bellinzona.
Tant’è che si è ottenuto il sostegno dell’Ordine dei medici e dei pediatri della regione, che a loro volta assicurano un picchetto. Tutto, si richiama, nel solco di una migliore presa a carico dei piccoli pazienti.
Anche in questo ambito, insomma, sarà importante il buon funzionamento della rete territoriale. In effetti, conclude il Municipio di Mendrisio, “la corretta capillarità nella regione viene effettuata giornalmente con i pediatri sul territorio, con un efficiente servizio di ambulanza e con un Pronto soccorso che copre il 90 per cento delle visite effettuate”. Quindi, unendo il servizio assicurato dall’Eoc, al picchetto pediatrico (garantito), alla presa a carico più adeguata dei pazienti tra medici e infermieri e una riduzione di due ore della chiusura (se sarà consentita) il Distretto, agli occhi dell’Esecutivo, è al sicuro.