Al primo è stato conferito il riconoscimento per il 2023, mentre al secondo quello alla carriera. La cerimonia si è tenuta al termine di ‘Vini in Villa’
Grande successo per la terza edizione di Vini in Villa organizzata da Ticinowine. Poco meno di 1’000 visitatori hanno potuto degustare, apprezzare e confrontarsi con i 27 produttori presenti alla manifestazione tra venerdì e sabato scorsi. Ne dà notizia Ticinowine stessa in una nota. “Oltre ai singoli produttori, l’interesse era puntato sulla possibilità di degustare vini prodotti dalle uve Bondola e Bondoletta appena inserite nei presidi Slow Food – si legge –. Ottima anche la collaborazione con la Fattoria del Faggio e i suoi prodotti caseari, che abbinati ai vini ticinesi hanno riscosso un buon successo”.
Domenica invece, a conclusione della manifestazione, sono stati consegnati i Premi Ticinowine e Ticinowine alla carriera. Quest’anno i riconoscimenti sono stati assegnati a Marco Romano, presidente dell’Interprofessione della Vite e del Vino Svizzeri (Ivvs) che, con la sua attività parlamentare, ha permesso di sostenere e convincere i deputati ad aumentare per il 2023 il sostegno alla promozione dei vini svizzeri. Dal canto suo, Bruno Bergomi, giornalista Rsi, ha ricevuto il premio Ticinowine alla carriera per l’impegno profuso nei suoi documentari, che hanno divulgato a un vasto pubblico la vita contadina, viticola e vinicola del nostro cantone. In particolare, ricordiamo il documentario sui cento anni del Merlot in Ticino e la pubblicazione del libro monografico Bianco Rosso e Blu dedicato alla viticoltura e ai personaggi di rilievo del panorama vitivinicolo del Ticino.