Mendrisiotto

Bruzella ritrova la sua graa. S'inaugura il 9 dicembre

Tra castagne e tradizione, il Patriziato locale è pronto ad aprirsi a nuove collaborazioni e a coinvolgere la popolazione

Nel segno della comunità
(Foto Mahler)
15 novembre 2023
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A Bruzella c'è già fermento. Il 9 dicembre prossimo sarà inaugurata la graa, riportata alla vita. Simonetta Somaglino ed Elia Brusadelli, del Patriziato di Bruzella, sono entusiasti e non aspettano che quel giorno.

All'inizio di ottobre, infatti, la graa è stata caricata e predisposta per l'accensione. «Le castagne sono state raccolte dai volontari, compresi quelli del Patriziato – fa sapere Brusadelli –. I momenti di raccolta sono sempre piacevoli e terminano con un bell’aperitivo in compagnia».

In questo modo, annota Somaglino, «diamo nuova vita a un prodotto che è stato per tanti anni essenziale. Le castagne dopo essere state essiccate vengono battute e poi regalate o vendute con l’aiuto di piccole realtà locali». Si perpetua così una vera e propria tradizione. La stessa Simonetta Somaglino racconta di quando da piccola andava a raccogliere le castagne dopo scuola: «Le famiglie avevano diritto a raccogliere i frutti di alcuni alberi che erano rigorosamente contrassegnati con dei numeri, e non si poteva barare. Poi le castagne raccolte si portavano alla graa a essiccare. Quando si ritiravano, si aveva diritto esattamente a tante castagne quante se ne erano portate, c’era addirittura un sistema di divisione della graticola per il quale alla fine ti portavi a casa rigorosamente le castagne che avevi raccolto».

Ristrutturata pure con il sostegno del Comitato del Consiglio regionale di Coop, la graa si apre ora ad altre opportunità. L’obiettivo del Patriziato di Bruzella, si conferma, è anche quello di creare nuove collaborazioni e di mettere a disposizione l’edificio alla popolazione. Il valore socioculturale delle attività che vi si possono svolgere può essere condiviso con le scuole e messo in rete grazie alla collaborazione con il Museo Etnografico della Valle di Muggio.

In effetti, spiega Brusadelli, gli interessati all’utilizzo del forno possono essere diversi, «dagli abitanti del paese ai turisti, che possono cuocere la pizza nel forno a legna e trascorrere una serata diversa dal solito; ma anche le classi di scuola elementare, per fare i biscotti durante le feste natalizie».