Mendrisiotto

Alla gente la Sagra del Borgo è piaciuta. ‘È la strada giusta’

Organizzatori soddisfatti per la buona riuscita della festa. Ma vorrebbero tornare alla denominazione di Sagra dell'uva

La piazza traboccava di gente
(Ti-Press/Davide Agosta)
17 settembre 2023
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Una piazza del Ponte traboccante di gente; le vie storiche affollate: da tempo non si vedeva una fotografia così di Mendrisio. L'impressione plastica è che la Sagra del Borgo abbia fatto il pienone. Rimesse, di fatto, le redini della festa nelle mani dell’Associazione Sagra dell’uva del Mendrisiotto, la stessa che ha curato la regia dell’evento sino al 2016, si è ritrovato lo spirito di un tempo. Chiusi i battenti, il presidente Antonio Fontana non nasconde la stanchezza: «Abbiamo remato parecchio», confessa.

Raccolto il consenso dei partecipanti

Stanchi ma felici? «L'affluenza è stata soddisfacente, nonostante un po’ di pioggia – ci dice, tirando le prime somme, Fontana –. Ma ciò che più conta, abbiamo raccolto molti commenti positivi: la gente si è detta contenta della manifestazione. E mi riferisco ai ristoratori come a chi ha partecipato. Purtroppo alcune aree della festa, un po’ decentralizzate, hanno riscontrato qualche problema di affluenza. Generalmente, però, lo ribadisco, siamo soddisfatti».

Questa edizione per il Comitato organizzatore è stata un po’ di transizione, se dovesse trarre ispirazione da questa esperienza per la prossima Sagra, cosa terrebbe? «Direi che abbiamo riportato il calore e il carattere del Mendrisiotto: ed era la cosa a cui tenevamo – ci risponde Fontana –. Certo, ci sono dei correttivi da apportare. La strada imboccata, insomma, è quella giusta. Si è accesa la luce, adesso dobbiamo accendere i riflettori e proseguire in questo solco, che ci è sembrato interessante».

Il vecchio nome nel cassetto

Avete già qualche idea per il 2024?, rilanciamo. «Di idee ce ne sono parecchie – assicura il responsabile –. Anticiparle, però, ha il sapore della promessa. E per me è meglio sorprendere che promettere. La cosa principale per noi – ma ne dovremo parlare con il Municipio per capire se sia possibile – sarebbe quella di riappropriarci del nome originale. Questa è un’idea che abbiamo in testa. Non è una novità dal profilo organizzativo, ma è comunque importante». Quindi vorreste tornare alla ‘storica’ Sagra dell'uva? «Come ho detto dovremo discuterne con l'autorità comunale, ma è una proposta che abbiamo nel cassetto – ci conferma –. Del resto, per ‘costruire’ la Sagra occorre tenere presente l'Ordinanza comunale e la disponibilità dei vari attori. Vi sono diversi passi da fare che non possiamo anticipare ora».

‘Sembra essere andato tutto bene’

A rincuorare i ‘registi’ della festa è anche la buona riuscita dell'evento sul piano dell'ordine pubblico. «Il primo metro di misura è, di sicuro, la soddisfazione delle persone – annota Fontana –. Non ho ancora sentito la Polizia della Città per avere un riscontro, ma a prima vista sembra sia andato tutto bene. Anche la scelta di aver introdotto un biglietto d'entrata nelle ore serali della manifestazione, da un lato speriamo che ci permetta di rientrare nei costi sostenuti, dall'altro rappresenta un compromesso che potrebbe rivelarsi vincente. Faremo i nostri conti e valuteremo. L'importante è trovare un giusto equilibrio».