Il direttore delle Aziende industriali, Gabriele Gianolli, rilancia comunque l’appello alla popolazione a limitare i consumi di acqua potabile
«Quanto vissuto negli scorsi mesi è stato assolutamente diverso rispetto all’esperienza dell’estate 2022». Si esprime così Gabriele Gianolli, direttore delle Aziende Industriali Mendrisio (Aim), sollecitato in merito all’invito emanato nelle scorse settimane, soprattutto a tre quartieri della Montagna, a un uso parsimonioso dell’acqua potabile. Come spiega il direttore Aim «durante questo periodo estivo non abbiamo mai avuto difficoltà di approvvigionamento se non, appunto, solo durante l’ultima settimana di canicola».
Nelle zone maggiormente colpite, ovvero i quartieri di Arzo, Besazio e Tremona, la popolazione è stata dunque invitata a un uso parsimonioso dell’acqua potabile. Questo in quanto gli ex comuni della Montagna sono alimentati da un’unica fonte. Il direttore spiega che il consiglio di un ridotto utilizzo di acqua è subentrato dopo che è stato notato un «consumo anomalo» durante il periodo di canicola soprattutto nei citati quartieri, così come nel resto della città di Mendrisio. Gabriele Gianolli tiene inoltre a ringraziare i cittadini in quanto «appena sono usciti gli avvisi e il comunicato stampa, abbiamo visto rapidamente diminuire, in maniera sensibile, il consumo d’acqua. Insomma, la popolazione ha reagito molto bene». Quindi «allarme» rientrato ma, l’appello a limitare i consumi resta sempre valido. «Questo è anche un compito sancito nel Regolamento per l’approvvigionamento idrico che abbiamo in vigore a Mendrisio, e in tutti i regolamenti in vigore negli altri Comuni del Cantone», sottolinea ancora Gianolli.
Grazie alle piogge di fine agosto, i volumi di erogazione sono normali ed essendo diminuito il caldo, come riferito dal direttore delle Aim «già solo per questo si eroga meno acqua». A proposito delle sorgenti, invece? «Queste hanno avuto un importante rabbocco, fatto che comporta un maggiore afflusso nei torrenti che di solito sono in secca». Cominciando a tirare le somme dell’estate che si sta ormai concludendo, Gianolli riferisce che «a differenza dello scorso anno, non c’è stato bisogno di diramare annunci particolari per imporre limitazioni, eccezion fatta per quelli degli ultimi giorni. C’è sicuramente stato un po’ di timore a inizio primavera quando si prevedeva un’estate in stile 2022: avevamo già cominciato a raccomandare a tutti i Comuni consorziati dell’Acquedotto regionale del Mendrisiotto di invitare le rispettive utenze a consumare in maniera parsimoniosa l’acqua». Al momento è difficile fare previsioni per i prossimi mesi ma, rassicura Gianolli, «le ultime precipitazioni ci garantiscono un approvvigionamento ottimale in termini di disponibilità di fonti. Inoltre più si va verso l’autunno, più le ore di sole diminuiscono e quindi anche i consumi dovrebbero lentamente abbassarsi».
Cionondimeno, anche grazie a un gruppo di lavoro costituito a livello di Dipartimento del territorio, si è voluto pianificare per il futuro un’ipotetica stazione di distribuzione d’acqua. Questo se si dovesse avere ancora necessità in caso di prolungata assenza di precipitazioni, grossa problematica per il mondo dell’agricoltura. Il progetto prevede la costruzione di un’installazione che permetta all’acqua di uscire da uno o più idranti entrando poi direttamente nelle autobotti, senza dunque il bisogno di maggiori superfici per mettere delle vasche o quant’altro. Come riferito in conclusione da Gabriele Gianolli «dobbiamo ancora perfezionare il progetto e ci sarà anche un supporto sussidiario della sezione agricoltura».
Restando nel campo idrico della Città di Mendrisio, fino al 19 settembre sono in pubblicazione due varianti di Piano regolatore, entrambe in procedura semplificata. La prima riguarda la creazione di un ‘Nuovo serbatoio acqua potabile’ in località Baròzz, a Rancate. Come spiegato nel rapporto di pianificazione, dopo la siccità del 2022, per la quale i quartieri di Besazio, Arzo e Tremona hanno subito numerose perturbazioni, “si sono resi necessari e di prioritaria importanza il potenziamento e la sostituzione delle infrastrutture per l’approvvigionamento idrico”. Per evitare la dismissione dell’attuale serbatoio – costruito nel 1970 e che oggi presenta “diversi segni di vetustà” – nel periodo di costruzione di quello nuovo, fatto che “comporterebbe spiacevoli perturbazioni nei servizi all’utenza”, la proposta è quella di “realizzare un nuovo impianto poco distante, a monte di quello attuale”. Oltre a rappresentare “una valida alternativa rispetto alle ubicazioni già codificate a Piano regolatore”, il nuovo manufatto avrà anche una doppia funzione. Fungerà infatti da “serbatoio per l’approvvigionamento idrico con riserva antincendio della rete alta di Mendrisio-Rancate denominata Barozzo e da stazione di rilancio dell’acqua potabile verso la rete denominata ‘Montagna’ per i quartieri di Besazio-Arzo-Tremona”. L’investimento sarà di circa 2 milioni; la somma è inclusa nel piano finanziario delle Aim.
La seconda variante riguarda il ‘Nuovo serbatoio acqua potabile Fontanella’ in località La Perfetta, ad Arzo. L’opera è già stata realizzata: la variante vuole “sanare a Piano regolatore una situazione consolidata inerente a un’infrastruttura di recente realizzazione per l’approvvigionamento di acqua potabile che attualmente risulta formalmente definita come vuoto pianificatorio”.