Sono 1749 le firme consegnate lunedì a Mendrisio, per richiedere la votazione sulla costruzione dell'area svago all'entrata della città
Sono 1749 – 310 in più di quelle richieste – le sottoscrizioni raccolte dal comitato ‘No a un'area di svago sbagliata nel posto sbagliato’, che si opponeva alla costruzione dello skatepark nell'area dell'ex macello di Mendrisio. Durante la conferenza stampa, tenutasi sotto lo slogan di ‘Skatepark bello ma non all'ex macello’, si è ribadito ancora una volta come il comitato non sia contrario alla costruzione dello skatepark – che includerebbe anche un'area dedicata al parkour e altri attrezzi per svolgere esercizio fisico – ma solamente alla collocazione, decisa all'unanimità dal Municipio. Adesso la decisione finale spetta alla popolazione di Mendrisio, che si dovrà recare alle urne entro i prossimi cinque mesi, secondo il limite imposto dalla legge. Il Municipio ha un mese di tempo per verificare l'autenticità delle firme.
Non si è fatta attendere la celebrazione di Roberto Pellegrini, primo firmatario dell'iniziativa. Attraverso un comunicato, il membro della sezione di Mendrisio dell'Udf, pone in particolare l'accento sulle difficili condizioni in cui si è svolta la raccolta firme, con particolare riferimento alle controversie di cui la campagna è stata protagonista.
“Nonostante il clima di ostilità – si legge nel testo –, contro quasi tutti i partiti (solo Udf, Udc e Lista civica erano con noi), contro il Municipio e la quasi totalità dei Consiglieri comunali, nonostante gli attacchi antidemocratici e gli inviti a non firmare, nonostante gli articoli e i post al vetriolo sui social media, malgrado gli epiteti che abbiamo subito, nonostante il periodo di vacanza sfavorevole, il referendum è riuscito e, in questo modo, diamo alla popolazione di Mendrisio la possibilità di esprimersi democraticamente in votazione popolare su un progetto costoso e controverso”.
Celebrazioni anche dai democentristi, che in un comunicato fanno riferimento alla “composizione trasversale’ del comitato” che non lascerebbe “spazio a speculazioni sugli intendimenti e l’assenza di un una motivazione ideologica. Nessuna opposizione di principio all’idea in quanto tale”. Il testo della sezione di Mendrisio dell'Udc si conclude affermando che “i cittadini contribuenti avranno modo di esprimersi. Insomma: a Mendrisio nonostante tutto ha vinto la democrazia e prevalso, per ora, anche la ragione”.
In questo mesi si è discusso molto su quanto potesse essere adeguata o meno la zona dell'ex macello, ma che ne è di eventuali luoghi alternativi? Nonostante durante la conferenza stampa si sia affermato che di fatto non spetta al comitato trovare un luogo alternativo, qualcuno in passato aveva avanzato delle proposte. «Al momento lo skatepark provvisorio si trova nella zona del Liceo – ha affermato Tiziano Fontana –, e noi di Lista civica avevamo indicato che si sarebbe potuto trovare, all'interno di questa vasta area, un'altra zona valida. Con la costruzione del nuovo Liceo verranno effettuati tutta una serie di interventi e di riqualifiche, e quindi abbiamo ritenuto potesse essere un'area idonea». Una proposta a cui, secondo Fontana, il Municipio non avrebbe dato seguito. «Non ci è stato detto niente contro quest'area – continua – ma hanno semplicemente affermato che l'area dell'ex macello andasse già bene».
Preso atto del successo dell'iniziativa, il Municipio non si è scomposto. «Sia il Municipio che il Consiglio comunale sono convinti della bontà del progetto – ha dichiarato, da noi raggiunto, Samuele Cavadini, sindaco di Mendrisio –, e avremo modo di spiegarlo meglio durante la campagna della votazione. Però alla fine sarà il popolo, com’è giusto che sia, a decidere se questo progetto è convincente o meno».
Reazione simile anche da parte di Paolo Danielli, capodicastero museo e cultura, sport e tempo libero. «Io non ho mai denigrato la raccolta firme, e in generale non vedo nessun problema nell'andare a votare su un tema. Devo dire che inizialmente non mi aspettavo il successo della raccolta firme, un po’ per il periodo estivo e un po‘ per il risultato nettamente positivo ottenuto in votazione durante il Consiglio comunale».
C’è però una precisazione da fare. «Il grosso del progetto e dell'investimento riguarda la sistemazione della rotonda – spiega Danielli –, e solo una piccola parte era destinata all'area sportiva e di svago. Il fatto che durante la campagna si sia spesso parlato di oltre due milioni di investimento ha un po' infastidito l'esecutivo, perché veniva portato come un elemento di spreco per una semplice area svago. In realtà il grosso di questa cifra era già previsto a livello di investimento, per la sistemazione di tutto il comparto, in particolare della rotonda».