Mendrisiotto

Il Bistrot di Ca.Stella a Meride, un luogo di integrazione

Il 4 giugno è avvenuta l'inaugurazione del ristorante del Camping del Monte San Giorgio. La volontà è l'inserimento di ragazzi con bisogni speciali

Il Bistrot fa parte del Camping Meride del Monte San Giorgio
23 luglio 2023
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Il Bistrot Ca.Stella, parte del Camping del Monte San Giorgio di Meride, e il campeggio stesso, sono diventati parte integrante di ciò che è la realtà dell'Azienda Sociale Ca.Stella e Camping del Monte San Giorgio di Camino Spinirolo, ex fabbrica, importante per l'economia passata del Mendrisiotto, di scisto bituminoso, un unguento medicamentoso per la pelle molto utilizzato nel '900. Lo scorso 4 giugno è infatti avvenuta l’inaugurazione del Bistrot del Camping Monte San Giorgio, progetto, insieme a Ca.Stella Farm, della fondazione ‘Main dans la main’.

L’acquisizione avvenuta pochi anni fa

«Nel 2016 il campeggio del Tcs è stato messo in vendita con diversi interessati, tra cui anche la nostra fondazione, ed è stato acquistato dal nostro presidente». Così Nadia Bernasconi, direttrice dell'Azienda Sociale Ca.Stella e Camping del Monte San Giorgio, ci spiega la genesi del progetto e perché la fondazione abbia deciso di integrare il Bistrot. Lo scopo di questa acquisizione è, vista l’attività del campeggio, che potesse «aiutare a sostenere l’azienda una volta che fosse stata costituita effettivamente». Infatti, inizialmente il progetto è partito nel 2010 sotto l’ala della Fondazione ‘Main dans la main’ voluta dal presidente Carlo Crocco, per poi, a partire dal 2021, far effettivamente parte di quella che è l’azienda sociale Ca.Stella Farm di Meride. Il Bistrot Ca.Stella sta già lavorando a pieno ritmo e come spiega la stessa direttrice «fino a ora abbiamo fatto apertura parziale con il bar aperto tutti i giorni e il Bistrot dal giovedì sera alla domenica. Dallo scorso 29 giugno, abbiamo deciso di tenere aperto, sia bar che ristorante, sette giorni su sette per tutto il mese di luglio e agosto». Le proposte del menù sono inclusive e rispettose, sia dell’ambiente che della persona, seguendo dunque la filosofia del progetto dell'Azienda Sociale. Infatti il cibo al Bistrot è onnivoro e di stagione, come spiega Nadia, «quello che c’è nell’orto qui a Ca.Stella Farm al Camino Spinirolo serve la cucina del Bistrot. Inoltre per quello che concerne prodotti a base di carne, di cui sono presenti solo alcuni tipi, ci basiamo sulla disponibilità del mercato proposto dai nostri fornitori, selezionati secondo certi criteri etici».

‘Il nostro obiettivo è favorire il diverso’

La decisione di assumere la gestione sia del campeggio sia del Bistrot annesso, è stata presa con lo scopo di renderli «parte integrante del progetto complessivo di Ca.Stella». Per quanto riguarda chi lavorerà all’interno del Bistrot e dell’azienda, spiega Nadia Bernasconi «appena ci sarà possibile, avverrà l’inserimento di ragazzi con bisogni speciali che può voler dire persone con disabilità o in generale con lo scopo di promuovere l'inclusione sociale. Il nostro obiettivo è quello di favorire il diverso, come anche per esempio colui che arriva da un altro paese, magari dove ci sono conflitti che hanno portato loro alla fuga, o che in generale necessita di sostegno e aiuto. Ognuno ha bisogni diversi di cui tenere conto».

Per fare in modo che questo inserimento avvenga nel modo più rispettoso possibile, come raccontatoci dalla direttrice, sono stati presi degli accordi con Pro Infirmis. Quest’ultima inoltre sta supervisionando l’inserimento di un altro ragazzo che per diversi anni ha seguito un percorso accompagnato dall'educatore delle Scuole Speciali che lavora a Ca.Stella Farm. Il giovane, che ha completato un percorso di formazione di diversi anni, diventerà dipendente a tempo pieno nei prossimi mesi. Nel frattempo, informa Bernasconi «il nostro futuro apprendista sta facendo uno stage estivo tra la Farm e il campeggio». E per l’inserimento di giovani all’interno del Bistrot Ca.Stella? «Per il Bistrot ci stiamo guardano intorno, ma soprattutto il nostro desiderio è quello di raggiungere per prima cosa una certa stabilità in modo tale che, una volta ottenuto questo obiettivo, si possa inserire qualcuno – Nadia spiega così il motivo di questa decisione –. La stabilità è estremamente importante, non soltanto per noi, ma proprio per i ragazzi che vorremmo inserire nel contesto lavorativo del ristorante. Infatti, includere ragazzi con bisogni speciali, più o meno importanti, in un contesto che non è solido e rodato rischia di non portare a un inserimento ottimale e per questo motivo ci stiamo muovendo con prudenza». Una volta avviata l’attività del Bistrot, al suo interno lavoreranno complessivamente tre persone, uno in cucina più i due camerieri. Lo stesso Bistrot, infatti, ha circa una trentina di posti interni e altrettanti esterni.

Rinnovato anche il campeggio

A proposito degli interventi che sono stati effettuati per ripristinare il Bistrot e il campeggio nel corso degli anni, Gimmi Mauro, educatore delle scuole speciale che ha supportato i lavori di riqualifica di campeggio e bistrot, spiega che «la prima ristrutturazione dei locali del ristorante, l’abbiamo iniziata e completata in meno di un anno nel 2017. Ad aiutarci sono stati i ragazzi delle scuole speciali che hanno collaborato al progetto. Mentre quella di quest’anno è stata seguita da alcune imprese di costruzione». I ragazzi delle scuole speciali, per queste recenti opere di manutenzione, sono stati comunque attivamente coinvolti in quelli che sono stati i lavori di manutenzione del campeggio. Inoltre, alcuni di questi ragazzi, aggiunge Gimmi che con altri colleghi si occupa di seguire i ragazzi, «rimangono qui a lavorare venendoci in aiuto per piccoli lavori, come il taglio dell’erba. Questo finché non finisce la scuola».

Non un ostello come gli altri

Alla domanda se vi siano o meno attività che vadano di pari passo con il campeggio, Bernasconi, risponde: «Ma certo. Si possono fare numerosissime attività, come per esempio l’alpaca trekking per i sentieri della zona con Cristina ed Elizabeth, le nostre terapiste specializzate in attività assistite con gli animali e Pet Therapy, oppure attività di conoscenza degli animali di Ca.Stella Farm e molto altro». Inoltre, tiene a specificare la direttrice, è possibile organizzare le varie attività in inglese, francese o tedesco. Inoltre, la struttura di Ca.Stella Farm sita al Camino Spinirolo, che non è un ‘semplice’ ostello, bensì «una struttura speciale e particolare, ovvero un centro educativo minorile estivo, con l’obiettivo principale di accogliere gruppi di persone, associazioni e famiglie bisognose, accompagnandole in un soggiorno rispettoso tra la natura e i nostri animali», offre la possibilità di partecipare a numerose attività, tra cui anche la Pet Therapy. Questo, conclude Nadia Bernasconi, è possibile grazie a «Cristina ed Elisabeth. Queste due ragazze hanno qualifiche alte e molta esperienza sul campo e nel settore. Inoltre, Cristina è qui dall’inizio del progetto, quindi conosce ogni peculiarità dei nostri animali».