Un documento che individua gli ambiti di criticità del comune per costruire un futuro sostenibile sul fronte ecologico, sociale ed economico
Chiasso ha fatto un passo in più in direzione di un futuro più sostenibile. Tra le pareti del Municipio è stato infatti presentato oggi il primo Rapporto di sostenibilità. «Da consuntivi e preventivi – ha espresso il sindaco Bruno Arrigoni – traspaiono solo cifre, ma la vita di un luogo non è costituita da soli numeri. Conta anche il benessere della popolazione che ci vive». Il documento, redatto in collaborazione con Capifid Sa, persegue proprio questo scopo, ovvero valutare la qualità di vita dei cittadini. «Anche perché – ha aggiunto Arrigoni – se un Comune è sostenibile godrà anche di una reputazione migliore, di una comunità più unita, di un’economia più competitiva, di un ambiente migliore e di collaboratori più motivati». Un’idea dunque volta anche a rendere la cittadina di confine più attrattiva.
Un progetto nato a febbraio ed elaborato in base ai 17 obiettivi indicati dall’Agenda 2030 dell’Onu e agli elementi supplementari individuati dalla Confederazione, i ‘Cercle indicateurs’. Ma a quale scopo? Individuare gli ambiti di criticità del comune per costruire un futuro sostenibile sul fronte ecologico, sociale ed economico. «Siamo convinti – ha indicato il sindaco – che quello della sostenibilità sarà il tema e la sfida principali dei prossimi anni, con un impatto notevole sia sulla società pubblica sia sulla sfera privata di ciascun cittadino».
In sostanza, il report, che si basa su dati del 2021 (e dove è stato possibile anche su quelli del periodo 2017-2021), descrive l’organizzazione e la sua ‘governance’; le modalità di coinvolgimento degli ‘stakeholder’ (portatori di interesse) e i temi più rilevanti quali le performance ambientali, sociali ed economiche dell’organizzazione. Sia dal punto di vista quantitativo, sia qualitativo, mostrando il trend rispetto agli anni passati e illustrando le attività previste per migliorare.
Sì, perché lo scopo è operare in modo tale da soddisfare le esigenze della popolazione senza pregiudicare i bisogni delle generazioni future e sostenere le attività che perseguono un equilibrio tra equità sociale, protezione ambientale ed efficienza economica. A giocare un ruolo chiave per il Comune sono “gli stakeholder che rappresentano una forza propulsiva importantissima per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile e l’attuazione dell’Agenda 2030”. Motivo per cui questi portatori d’interesse (cittadini, imprese, associazioni...) rappresentano un elemento fondamentale di analisi.
Per quanto concerne il macro-obiettivo della prosperità economica, il documento evidenzia la necessità di rafforzare la responsabilità sociale d’impresa, promuovere e consentire modelli di consumo sostenibili, garantire il benessere preservando le risorse naturali e accelerare la transizione verso sistemi alimentari sostenibili. Dalla valutazione “è emerso che non è ancora attivo un vero e proprio sistema di incentivi per le imprese più virtuose” ma che in futuro “si intende elaborare forme di collaborazione innovative tra pubblico e privato e implementare gli incentivi”. Si nota anche la necessità di attirare nuovi contribuenti per ridurre il livello di indebitamento del Comune.
Incoraggiare l’autodeterminazione di ogni singolo individuo, garantire la coesione sociale e l’effettiva uguaglianza tra donna e uomo sono gli obiettivi alla base del tema ‘Comunità’. «Chiasso – ha affermato il sindaco – è un comune di 7’800 abitanti con una quota di stranieri intorno al 50%, con 400 persone in assistenza con picchi fino a 650 negli anni passati, pari al 7-8% della popolazione». Questo quadro sociale rende Chiasso una cittadina con bisogni distinti dagli altri comuni.
Dal rapporto emerge la necessità di monitorare il tasso di disoccupazione, la percentuale di Neet (indicatore che individua la quota di popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni che non è né occupata né inserita in un percorso di istruzione o di formazione), il tasso di occupazione femminile. Dati che “permetterebbero di valutare gli impatti e l’efficacia delle numerosissime azioni attuate dal Comune, ed eventualmente elaborare strategie ancora più mirate, volte a diminuire la percentuale di cittadini a rischio di povertà”.
Ridurre le emissioni di gas serra e il consumo di energia non rinnovabile e conservare, promuovere e ripristinare la biodiversità sono invece gli obiettivi inseriti nel capitolo ‘Ambiente’. “Chiasso – si legge ancora nel report – ha già realizzato progetti, e altri sono in programma, per la riqualifica del territorio e per la mitigazione e l’adattamento ai cambiamenti climatici”. Tra questi vengono menzionati gli investimenti per i vari parchi presenti sul territorio, per il progetto dei vivai diffusi, per la riqualifica del torrente Faloppia ecc.
In estrema sintesi, per quanto concerne invece il capitolo ‘collaboratori’, il Municipio ha osservato che “tutti gli indici per la garanzia dell’indipendenza economica, della parità salariale, del ‘work-life balance’ e del benessere percepito sono soddisfatti”. Si auspica però che vengano formalizzati attraverso il bilancio di genere, e che sia tenuta monitorata la situazione negli Istituti sociali.
«Il rapporto – ha indicato Arrigoni – verrà esaminato regolarmente e aggiornato ogni due anni. Si tratta di un documento che aiuterà inoltre a coordinare sinergicamente i diversi Piani di cui dispone il Comune». «Questo report – ha concluso – ci ha dato delle conferme da una parte, ma dall’altra ha anche mostrato che abbiamo parecchio da migliorare». Questo è «l’anno zero», per usare le parole del sindaco, tra due si valuteranno i risultati.