Il consuntivo 2022 mostra un disavanzo di 645mila franchi. Per il sindaco Arrigoni si è trattato di un anno particolare con molte sfide
«Il 2022 è stato un anno in cui non ci si è annoiati». Esordisce così il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni in occasione della presentazione dei conti consuntivi del Comune, che sono stati chiusi con un disavanzo di circa 645mila franchi. Un risultato peggiore di circa 124mila franchi rispetto a quanto ipotizzato nel preventivo. Ad aver pesato maggiormente sulle casse, sono state alcune situazioni legate ancora alla pandemia, la guerra in Ucraina, i lavori alle piscine, i rimborsi a due istituti bancari e i contributi al Cantone.
A livello di numeri le spese sono aumentate di circa 4 milioni di franchi, arrivando a circa 73,5 milioni, mentre i ricavi correnti di 2,5 milioni, per un totale di 46,8 milioni circa. Con un moltiplicatore ancora al 90% (nel 2023 scenderà all’88%) si prevede di ricavare 26 milioni dalle tasse, a fronte di un fabbisogno di 26,6. Un altro dato importante riguarda gli oneri netti per investimenti, di 6 milioni a fronte di un preventivo a 7,4 milioni: «Gli investimenti sono generalmente in linea o leggermente superiori, ma le fatture non sono ancora arrivate», precisa il sindaco. «Abbiamo parecchi interventi in corso. Si tratta principalmente di opere di ristrutturazione nelle scuole e interventi sulle strade e nell’arredo urbano».
Le spese nel dettaglio mostrano un fabbisogno del 5,4 per cento in più rispetto al preventivo, ovvero circa 1,3 milioni di franchi. Le voci che hanno richiesto più soldi del previsto riguardano l’amministrazione, la socialità e la sicurezza pubblica. Dato invece positivo per quanto riguarda l’educazione, questo a causa dell’utilizzo della Perfetta di Arzo per l’accoglienza di rifugiati. La struttura, usata solitamente come casa di vacanza per le scuole, è stata infatti messa a disposizione in primavera per i profughi ucraini e in autunno/inverno per persone provenienti dall’Afghanistan.
Tornando all’amministrazione del Comune, ad aver fatto aumentare il fabbisogno del 10,8% (più 261mila franchi) sono stati due aspetti. Il primo è l’assunzione di una persona al 50% che si occupa del marketing e degli eventi: «Prima veniva fatto tramite un mandato esterno. Metterlo al nostro interno è un investimento, che chiaramente all’inizio rappresenta un costo – riferisce Arrigoni –. Abbiamo però già riscontrato un aumento nella raccolta degli sponsor». Il secondo aspetto riguarda i costi per l’informatica, in primo luogo si sta investendo sulla cybersicurezza e inoltre sono state gettate le basi per creare un’applicazione per la piattaforma Smartcity. L’aumento invece che riguarda la sicurezza pubblica è principalmente dovuto all’assunzione di due nuovi agenti di polizia.
I contributi di legge per la socialità dovuti dal Comune al Cantone sono una nota dolente: 1,1 milioni di franchi in più oltre ai già 11,15 milioni di franchi previsti nel preventivo. «Il calcolo è stato fatto in base al gettito del 2019, anno in cui avevamo registrato un miglioramento», ricorda il sindaco. C’è però anche una nota positiva: il contributo per l’assistenza è infatti sceso di circa 150mila franchi rispetto al preventivo. Nel dettaglio, sono state le voci che coinvolgono gli anziani ad essere aumentate. Un incremento che si sta registrando da alcuni anni: «In circa 10 anni i contributi per gli anziani sono passati da 3,7 milioni a 6,2. E il Cantone indica che aumenteranno ancora», spiega Claudio Bernasconi, responsabile del settore finanziario della Città. Per quanto riguarda il contributo al Servizio assistenza e cure a domicilio (170mila franchi in più), il sindaco Arrigoni indica che «all’interno della sezione del Mendrisiotto e Basso Ceresio vi è una discussione interna volta a un maggior controllo sulle spese», aggiunge Arrigoni.
Arrivando alle imposte e partecipazioni, le perdite per abbandoni, carenze e condoni sono di 713mila franchi, in linea dunque con il preventivo: «È una cifra importante, ma è più o meno la media degli ultimi anni». Non è però inclusa la perdita di 136mila franchi registrata a causa del fallimento del Football club Chiasso, indica il sindaco. Per quanto riguarda le sopravvenienze delle persone giuridiche, Arrigoni ricorda che «abbiamo avuto due importanti restituzioni ad altrettanti istituti bancari per un totale di circa 1,5 milioni di franchi. Erano dei rimborsi attesi, che purtroppo sono arrivati lo stesso anno. Questi hanno diminuito le nostre sopravvenienze, che altrimenti sarebbero state di 3,8 milioni di franchi». Il risultato è stato invece di 2,3 milioni, comunque più alto rispetto ai 2 milioni del preventivo. Le sopravvenienze delle persone fisiche sono invece di 1,5 milioni, quando invece ci si attendeva sarebbero state di 2 milioni. Per quanto riguarda le imposte per le persone fisiche, queste sono state nel 2022 di 14,2 milioni, quelle alla fonte di quasi 7,7 e per le persone giuridiche di circa 10,4.
Tra gli altri dati forniti durante l’incontro, il bilancio riassuntivo del Comune mostra un capitale proprio di quasi 15 milioni di franchi e nel 2022 è stata registrato un aumento delle spese per i salari di circa 500mila franchi rispetto all’anno precedente. Sia per le nuove assunzioni, in totale 5, sia per un adeguamento dei salari dello 0,5%. A livello di contabilità «in generale non ci sono delle sorprese. Negli ambiti dove eravamo forti siamo rimasti forti, stesso discorso dove eravamo deboli siamo rimasti sugli stessi livelli». Riguardo al debito pubblico, che è di circa 7mila franchi pro capite, «sappiamo che è elevato». Il sindaco, però, aggiunge che è previsto un rimborso di 9 milioni di franchi da parte del Servizio idrico del Basso Mendrisiotto (Sibm), che rimborserà ai vari Comuni i prestiti.