Il consuntivo 2022 ha chiuso con un passivo di poco inferiore ai 2 milioni. All'esame del Consiglio comunale anche interventi al campo sintetico
È un risultato contabile “tutto sommato accettabile” quello registrato nel 2022 a Castel San Pietro. I conti consuntivi hanno infatti chiuso con un disavanzo di 1'977'387 franchi (a fronte dei 3,8 milioni stimati a preventivo). Un risultato che non spaventa il Municipio e che, come si legge nel messaggio licenziato al Consiglio comunale, “non intacca sensibilmente la situazione delle finanze del nostro Comune. Le riserve accumulate negli ultimi anni – sottolinea l'esecutivo – permettono il mantenimento della nostra politica finanziaria a corto termine”. Il capitale proprio di Castel San Pietro ammonta oggi a 29 milioni. Il miglioramento del risultato a consuntivo viene spiegato dal Municipio con “un aumento delle entrate correnti da ricondurre sostanzialmente alla conferma, anche nel 2022, di sopravvenienze d'imposta per redditi e utili relativi alle rivalutazioni passate”. Anche il gettito d'imposta “presenta una buona tenuta rispetto al consuntivo 2021, con un aumento del 4.58%, e risulta superiore anche a quello degli anni precedenti”. La situazione economica è “solida” ma il Comune non abbasserà la guardia. A medio termine “sussistono delle incertezze sia sul fronte dell'andamento generale dell'economia che su quello dei rapporti con il Cantone e relativi riversamenti di oneri. Anche l'andamento degli introiti fiscali negli ultimi anni, seppur favorevole alle nostre finanze, è stato molto volatile”. Per questo sarà “importante monitorare costantemente l'evoluzione dei parametri finanziari, mantenere uno stretto controllo sulle uscite di nostra competenza e definire preventivamente dei possibili correttivi sulle diverse voci contabili in caso di peggioramento della situazione”.
Lo scorso anno Castel San Pietro ha effettuato investimenti netti per quasi 8,9 milioni di franchi. Una somma che dimostra la “dinamicità operativa” del Comune e che va ricondotta sostanzialmente alle opere di ristrutturazione di edifici (3 milioni), del centro scolastico (640mila franchi), ai lavori sulle strade (2,5 milioni) e a quelli relativi all’approvvigionamento idrico (1,8 milioni). Rispetto a quest'ultimo tema, l'esecutivo ricorda che “per garantire un uso parsimonioso dell'acqua potabile, è opportuno reiterare la politica di intervento sulle perdite”. Sono infatti in corso “monitoraggi con la sostituzione delle tubazioni più vetuste e la sorveglianza costante tramite i nostri addetti sia sul territorio che sui dati, nonché l'aggiornamento dei nostri sistemi di gestione telematica”.
Nel 2007 ha rappresentato una novità per il Mendrisiotto. Oggi il manto del campo sintetico di Castel San Pietro ha concluso il suo ciclo di vita e deve essere sostituito. Questa è l'intenzione del Municipio di Castel San Pietro che di recente ha presentato al Consiglio comunale la richiesta di un credito di 380mila franchi per risanare il manto e l'illuminazione e per effettuare diverse opere di manutenzione e risanamento delle strutture al centro sportivo. Strutture che, si sottolinea nel messaggio, “sono quotidianamente utilizzate sia dal raggruppamento allievi, che conta oltre 200 ragazzi residenti nella regione, che dalla prima squadra dell'As Castello”. Nonostante la manutenzione ordinaria, “gli stabili e il campo sintetico necessitano di lavori di manutenzione straordinaria e di risanamento, per un miglior comfort di utilizzo da parte dei fruitori e una razionale gestione da parte dell'amministrazione comunale”. Il Municipio ricorda inoltre che dal gennaio è in vigore la nuova convenzione sottoscritta tra Comune e As Castello per la gestione dei campi e delle strutture sportive del Nebbiano. La stessa prevede che “il Comune si assuma la completa gestione, la manutenzione e la pulizia dei terreni e degli immobili”. Tra i principali interventi spicca, come detto, il risanamento del manto sintetico che verrà sostituito con “la posa di un manto di nuova generazione, unitamente a granuli eco compatibili”. Si approfitterà dell'intervento per “risanare il sottofondo leggermente ceduto in un paio di punti”. Il progetto prevede inoltre la sostituzione della rete metallica lungo il perimetro del campo sintetico, la sostituzione con nuove lampade a Led delle attuali lampade a fluorescenza e la verifica della stabilità dei pali dell'illuminazione dei campi.
Saranno da cinque a sette i membri del Consiglio della Fondazione C.Lab. La proposta è stata formulata dal Municipio, che chiede al legislativo la modifica dello statuto dell'ente chiamato a promuovere e sostenere attività con particolare attenzione a un armonioso sviluppo territoriale all'interno dello stabile ex Diantus. “Il gruppo interdisciplinare composto da professionisti e rappresentanti del Municipio e dell’amministrazione ha valutato la necessità di ampliare il numero dei membri del Consiglio di fondazione e di meglio specificare le competenze di nomina dell'organo esecutivo”. Questo per “avere maggiori opportunità di diversificare i compiti operativi all'interno del Consiglio di fondazione e avere l'autonomia decisionale durante le riunioni anche in caso di assenza di uno o più membri”.