La proposta lanciata da Balerna in veste ufficiale trova adesioni tra i Municipi della regione. Ma anche risposte negative (come a Vacallo)
Dentro le stanze del Municipio di Balerna ci credono. L’esecutivo, infatti, ha seguito il sindaco Luca Pagani nell’idea di promuovere un Convivio intercomunale dei sindaci del Mendrisiotto. Accantonata la possibilità di incamminarsi sulla strada dell’aggregazione del Basso Mendrisiotto - pur chiamata a misurarsi con una istanza popolare -, l’autorità locale ha preso carta e penna e a metà gennaio ha scritto a tutti i Municipi del Distretto - referenti i sindaci - per formalizzare la proposta e sondare gli umori. Si è dato anche un termine: una risposta è attesa entro il 16 febbraio. E in effetti le prime missive sono già state recapitate all’indirizzo della Cancelleria comunale di Balerna. Per poter tracciare una mappa esaustiva di chi è ben disposto a sedersi al tavolo del Convivio bisognerà, quindi, aspettare ancora qualche giorno. L’interesse, però, c’è, trapela da Palazzo. Vi è curiosità, ma pure qualche perplessità e persino chi non accetterà l’invito.
Se, sulle prime, i riscontri giunti erano tutti positivi, col passare dei giorni a rompere le basi dell’intesa è arrivato un chiaro ‘no’ da Vacallo. E da quanto abbiamo potuto appurare non sarà il solo. Se, dunque, il Convivio intercomunale dei sindaci diverrà realtà - nel solco di quanto già realizzato nel Locarnese -, alla tavola il Mendrisiotto non sarà rappresentato per intero. Nel Basso Mendrisiotto, d’altro canto, vi è chi ha preso un’altra direzione e intende rimanere coerente. È il caso, appunto di Vacallo, che non solo ha risposto negativamente a Balerna, ma ha rilanciato invitando i Comuni del comprensorio a tornare al tavolo per il primo marzo prossimo. «Perché – motiva, da noi interpellato, il sindaco Marco Rizza – c’è bisogno di fare chiarezza e di capire come andare avanti. Adesso c’è confusione e questo non aiuta la popolazione».
Agli occhi del Municipio di Vacallo, insomma, in questo momento dare vita a un Convivio dei sindaci non è ritenuto utile. Non lo è per un dibattito che si è ormai diviso in vari rivoli, con il risultato di non mettere a fuoco a sufficienza il tema che per molti resta centrale, quello di andare a fondo di vantaggi e svantaggi del processo aggregativo per poi scegliere. Questa opzione, ci spiega ancora Rizza, «rischia di rivelarsi un doppione di una realtà che esiste da diversi anni: il gremio in cui ci si trova con una certa regolarità a discutere nel solco della collaborazione intercomunale anche su temi specifici». Un gremio coordinato da Chiasso, nato come punto di contatto fra i sindaci e poi allargato ai diversi capi dicastero. Ci si domanda, in altre parole, per quale motivo ‘inventarne’ uno nuovo. Tanto più, fa notare ancora il sindaco di Vacallo, «che avere un’ulteriore entità superiore potrebbe non essere vista di buon occhio».
E nel resto del Basso Mendrisiotto come la si vede? Poco distante, Morbio Inferiore, pronto a proseguire il discorso sullo studio di approfondimento sull’aggregazione, imbucherà la sua missiva all’indirizzo di Balerna nei prossimi giorni. Mentre a Novazzano il Municipio ne ha già parlato e ha deciso di aderire alla proposta dei vicini. «Innanzitutto, per curiosità – ci dice il sindaco di Novazzano Sergio Bernasconi –. È sempre bene valutare queste proposte. Certo chiederemo di capire meglio dove ci porterà; se si sovrappone a realtà esistenti; e se servirà agli intendimenti del Distretto». Regione che su problematiche sentite - come la corsia autostradale per i Tir o le fermate dei treni a lunga percorrenza – ha saputo trovare una intesa proficua. Nel frattempo, Novazzano scruterà l’orizzonte aggregativo in solitaria. Porterete dunque avanti un vostro studio?, chiediamo al sindaco. «Non è una promessa: concretizzeremo questa idea per avere in mano più informazioni per poi farci un’opinione. Stiamo valutando a chi affidare il mandato esterno».
Schierato in modo convinto tra i fautori di una aggregazione nel Basso Mendrisiotto, Chiasso si mostra possibilista davanti alla eventualità di creare un Convivio dei sindaci. Il Municipio, conferma il vice sindaco Davide Dosi, ha affrontato la questione la settimana scorsa e ha risposto in veste ufficiale a Balerna. «Pur rimanendo sulle nostre posizioni, siamo a disposizione per discutere di questo tema, come già in passato». ribadisce Dosi. Non di meno l’esecutivo cittadino, si fa capire, ha manifestato i suoi dubbi sulla base legale che regge questa formula ed evidenziato che rappresenta una ridondanza a fronte degli ambiti che già esistono, dalla stessa Commissione intercomunale all’Ente regionale per lo sport di recente costituzione, passando per la Commissione regionale dei trasporti o l’Ente regionale per lo sviluppo.
Spostandosi verso nord, all’altro polo del Distretto, l’esecutivo di Mendrisio deve ancora entrare nel vivo della discussione. In ogni caso, ci fa sapere il sindaco Samuele Cavadini, «non c’è preclusione di sorta verso un Convivio dei sindaci. Faremo le nostre valutazioni. Certo bisognerà fare attenzione di non avere una sovrabbondanza di consessi regionali, anche per evitare di essere inefficaci nella nostra azione».
E un’adesione Balerna l’ha staccata, invece, da Stabio, dove il Municipio, a sua volta, attende di capire come il Convivio si potrà relazionare con le altre entità allargate presenti nel Mendrisiotto, all’interno delle quali ci si misura su tematiche puntuali.