Si conclude una gestione non facile durata sei anni. La Città è alla ricerca di nuovi partner e collaborazioni
Si prospettano cambiamenti per la Sagra del Borgo. La Città di Mendrisio fa sapere, infatti, attraverso un comunicato, che il Comitato organizzatore del tradizionale evento settembrino ha deciso di dare le dimissioni. Il Comitato, frutto della sinergia di tre associazioni, aveva preso l’incarico nel 2017, sostituendo la Sagra dell’Uva con appunto la Sagra del Borgo, e introducendo alcune modifiche rispetto alla manifestazione precedente, in particolare la riduzione del perimetro dell’evento, portandolo a concentrarsi nel nucleo, e l’orario di chiusura anticipato a mezzanotte. Quattro in totale le edizioni svolte con questa nuova formula, dal momento che nel biennio 2020-2021 la manifestazione non si era svolta a causa delle restrizioni della pandemia.
"Il Comitato ha lavorato alacremente alla qualità del progetto – si legge nel comunicato –, intessendo un adeguato rapporto con il territorio e i suoi prodotti e ponendo particolare attenzione allo spirito aggregativo e d’incontro della sagra. Da questo punto di vista, gli obiettivi concordati con il Municipio possono dirsi pienamente raggiunti".
La Città di Mendrisio si definisce dunque soddisfatta della collaborazione e per aver riconsegnato "una struttura organizzativa risanata e solida che costituisce un valido punto di ripartenza", mostrando dunque la propria riconoscenza. Aperte dunque le porte a nuovi partner e nuove collaborazioni, "garantire un futuro all’amata sagra di Mendrisio" conclude il comunicato.
Da noi contattato, il presidente dell’ormai ex-Comitato Massimo Tettamanti ha espresso il proprio compiacimento per il lavoro svolto. «Sono stati sei anni di lavoro non facile, – afferma – perché rimettere in quadro una Sagra come quella che ci è stata consegnata non è stato proprio semplicissimo». È per Tettamanti motivo d’orgoglio infatti l’essere riuscito, insieme al Comitato, a ridare lustro alla Sagra, riportandola a essere un evento «dove la gente e le famiglie vengono per divertirsi, senza eccessi e senza interventi di polizia, e togliendo il biglietto d’entrata».
Nessun attrito con il Municipio all’origine delle dimissioni, ma la semplice idea che dopo sei anni sia giunto il momento di cedere il passo, «altrimenti come in tutte le cose, se sono sempre gli stessi a fare le cose si diventa noiosi». Ciò non vuol dire che le associazioni che hanno formato il Comitato si tireranno indietro, ma saranno ben liete di essere ospiti della prossima gestione.
Dopo un lavoro così ben svolto, qualcuno potrebbe temere che la prossima edizione potrebbe non essere all’altezza. Ma Tettamanti si è dichiarato ottimista. «Mi auguro solo che il prossimo Comitato segua un po’ il nostro indirizzo, – ha aggiunto – continuando a dare spazio alle tradizioni e ai prodotti locali. Chiaramente non posso prevedere il futuro ma sono fiducioso: i prossimi organizzatori dovranno solamente apportare delle migliorie a quanto già fatto da noi, perché la strada per un’ottima Sagra è già segnata».