Mendrisiotto

Meride e la sua piazza: ‘Perché non chiuderla alle auto?’

L’Alternativa lancia l’interrogativo al Municipio di Mendrisio. Il nodo? I posteggi e le troppe auto

Un nucleo da tutelare
(Ti-Press)
23 dicembre 2022
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Il Quartiere di Meride cerca il suo centro di gravità permanente. In realtà l’avrebbe anche trovato, lì nella piazza divenuta (di nuovo) un po’ il cuore pulsante di un nucleo iscritto nell’Inventario federale degli insediamenti d’importanza nazionale. Il punto è un altro: il viavai verso i due posteggi proprio in fondo alla piazza e le auto lasciate "posteggiate selvaggiamente". Così che sostare in quello spazio è "diventato pericoloso". A richiamare l’attenzione su Meride e un interrogativo chiave è una interpellanza firmata dal gruppo dell’Alternativa. La prima domanda che il drappello di consigliere e consiglieri comunali – in testa Marion Bernardi – rivolgono, infatti, al Municipio è chiara: "Perché non chiudere (come richiesto da anni) la piazza alle auto?".

Il nucleo di Meride sembra proprio essere tornato a vivere. Soprattutto da quando il piccolo bar aperto in centro paese ha contribuito a fare della piazza un ritrovo e un luogo di aggregazione tanto per i residenti, di ogni età, che per gli escursionisti diretti al vicino Museo dei fossili o sul Monte San Giorgio. Come detto, "tutto sarebbe perfetto e idilliaco se non ci fosse il transito di auto per recarsi ai due parcheggi in fondo alla piazza e, quando questi ultimi sono occupati, la sosta incontrollata delle auto, ai lati e davanti alla fontana; in poche parole i tavoli sono circondati o meglio accerchiati dalle auto posteggiate selvaggiamente".

In una tale situazione "il problema – si rincara – si accentua fortemente, fino a diventare inaccettabile nelle ore serali e il fine settimana". Senza trascurare l’aspetto della sicurezza. "La scorsa estate – si fa presente – si è pure sfiorata la tragedia. Un bambino si era recato a guardare la fontana, mentre osservava l’acqua, un’auto nel fare retromarcia ha rischiato di investirlo. Solo l’urlo di una persona seduta a un tavolo ha potuto sventare il peggio. Con queste condizioni, la sicurezza è messa a dura prova e la semplice disattenzione di un autista potrebbe causare gravi conseguenze alle persone sedute ai tavoli".

Ecco che all’Alternativa viene da chiedersi "come mai un nucleo di tale importanza è poco considerato". Di conseguenza, si vuole capire quando sarà introdotta una zona a traffico limitato nel nucleo. Sondando altresì la possibilità di permettere al bar di usufruire completamente dell’area durante il periodo estivo. Del resto, come si fa memoria, già nel 2010 per la Commissione ad hoc per il Piano regolatore del Comune di Meride sarebbe auspicabile "restituire la piazza alla popolazione, con l’eliminazione del parcheggio esistente, offrendo eventualmente all’attuale negozio di generi alimentari la possibilità di usufruire dello spazio antistante come esercizio pubblico, in modo da avere un punto di ritrovo al centro del paese e contribuire alla vitalità del nucleo". Suggestioni, si annota, peraltro recepite dal Municipio nell’ambito del Pr votato nel 2013 e che "avrebbero dovuto essere implementate dopo il processo di aggregazione dal nuovo Comune".

Compiuta l’aggregazione, è rimasta pendente una mozione, "la richiesta di una zona 30 in tutto il nucleo, partendo dalle tre entrate principali: Via Ai Pree, Ala Caraa e A Visacc; mentre nell’asse centrale del nucleo sarebbe auspicabile una zona 20, soprattutto (Via Bernardo Peyer) rendendola a precedenza pedonale". Anche perché "negli ultimi anni si sono sviluppate attività con immissioni dirette alla strada. Le persone si immettono sulle vie senza alcuna protezione, mettendole in serio rischio delle auto in transito. Le aree più pericolose – fanno notare i firmatari dell’interpellanza – sono: Museo d’arte sacra, Via asilo con l’uscita dei bambini, Osteria San Silvestro, B&B La Crisalide, Museo dei fossili".