Mendrisiotto

Raccolta dell’umido a Chiasso? Per il momento è un ‘no’

Il Municipio risponde a un’interrogazione di Otto Stephani (Us-I verdi). Secondo l’esecutivo ‘i costi sono sproporzionati’

(archivio Keystone)
21 dicembre 2022
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Nulla da fare per chi, come il gruppo Unità di sinistra-I Verdi di Chiasso, vorrebbe implementare la raccolta dei rifiuti organici nel comune. Secondo l’esecutivo non ci sarebbero le condizioni che permettono di sottostare all’ordinanza federale in materia (la OsoAn) e i costi sarebbero troppo alti. In un’interrogazione, con primo firmatario Otto Stephani (Us-I verdi), veniva infatti suggerito di introdurre la raccolta dei resti alimentari, in quanto sarebbe "un intervento di effettivo risparmio per tutte le economie domestiche".

Nella sua risposta, il Municipio ha ricordato i requisiti che gli ecocentri devono rispettare per gestire questi rifiuti. Anche a voler realizzare all’ecocentro di Chiasso una raccolta conforme alla legislazione, la spesa sarebbe "sproporzionata rispetto al potenziale beneficio del possibile servizio. Lo stesso vale per la raccolta porta a porta dell’umido", si legge nella risposta. Il Municipio ricorda che il rispetto dell’ordinanza federale è stata recentemente ribadita dalla Sezione degli enti locali del Cantone, questo in particolare a causa "del manifestarsi alle nostre latitudini della peste suina africana". La trasmissione del virus che provoca la malattia può avvenire anche tramite "il contatto di un animale sano con alimenti contaminati contenenti carne suina proveniente da animali infetti". Tra le condizioni da rispettare, si legge, c’è la presenza di una recinzione, di un luogo coperto dove sia possibile pulire e disinfettare facilmente, come pure di un impianto di refrigerazione. In base ai presupposti indicati "appare chiaro che la raccolta dell’umido, così come configurata recentemente da diversi Comuni, tramite la posa di cassonetti ad hoc nei punti di raccolta rifiuti decentralizzati, non è conforme alle direttive applicabili in materia".

La richiesta del gruppo di riciclare l’umido a Chiasso potrà però "essere rianalizzata, al momento in cui sarà realizzato il nuovo impianto di produzione del biogas previsto a Stabio, in cui è coinvolta anche Age Sa, contando in un supporto logistico e finanziario da parte dell’ente promotore dell’impianto". Infatti nell’interrogazione si suggeriva che la raccolta dei resti alimentari "sarebbe pure utile per alimentare in futuro l’impianto". Viene inoltre ricordato che l’atto parlamentare presentato non è il primo a sollecitare il Municipio sul tema.