Mendrisiotto

Riqualifica del Faloppia verso il progetto definitivo

Il legislativo di Chiasso ha approvato a maggioranza i 300mila franchi. Luce verde a Ufficio tecnico, lavori in piscina e lite con il Fc Chiasso 2005 Sa

Il Faloppia
(archivio Ti-Press)
19 dicembre 2022
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L’obiettivo del Municipio di Chiasso era quello di ottenere il via libera al credito di progettazione di 300mila franchi per la riqualifica naturalistica e paesaggistica del torrente Faloppia. Il via libera del Consiglio comunale è arrivato – con 24 voti favorevoli, 4 contrari e 10 astenuti – al termine di una discussione che ha già lasciato capire che i dubbi da sciogliere sono ancora molti. Sarà compito del progetto definitivo rispondere alle molte domande sospese. «Non stiamo votando un progetto, ma dando luce verde a uno studio di fattibilità che si trasformerà in un progetto – sono state le parole del capodicastero Pianificazione Davide Lurati – Io ci credo e ho lavorato sodo per portare più qualità di vita al quartiere». Alcuni consiglieri comunali del Plr, ha fatto sapere il capogruppo Luca Bacciarini, sono ancora «alquanto perplessi sulla reale necessità di questo intervento» e la loro firma sui rapporti commissionali «non significa e non può essere interpretata come avvallo anche per un eventuale futuro messaggio per l’effettiva realizzazione dell’opera». L’aver avuto «l’imposizione» che la mancata approvazione avrebbe portato alla perdita dei sussidi cantonali «non ci ha reso particolarmente felici, ma ha prevalso ancora una volta il compromesso nell’auspicio di una potenziale utilità per la nostra cittadina». Il gruppo Lega-Udc si è astenuto «non perché contrari – ha fatto sapere Stefano Tonini –, ma perché si arriva sempre al novantesimo, se non ai supplementari, con le spiegazioni». Quello votato, ha spiegato Denise Maranesi (Us-I Verdi), «è un messaggio interessante ma con diverse criticità e che ha diviso il gruppo». Marco Ferrazzini (Us-I Verdi) si è detto «favorevole per il tratto Sottopenz» ma «fermamente contrario per il tratto urbano: un progetto balordo, sconvolgente per il quartiere». Tra i punti critici, Ferrazzini ha ricordato «l’abbattimento di quasi 100 alberi, una smisurata fantasia nel pensare al Faloppia come un luogo attrattivo invitante per la popolazione (con il Penz a 50 metri) e l’aumento del traffico interno sulle vie del quartiere». Intervenendo a titolo personale, Omar Trapletti (Us-I Verdi) ha spiegato che «la progettazione ci permetterà di approfondire molti temi». Arianna Cattaneo (Centro), quanto votato è «il naturale passo successivo allo studio di fattibilità, che altrimenti perde di senso». Otto Stephani (Us-I Verdi) ha annunciato la sua contrarietà parlando di «idea sussidiata ma per il momento non necessaria».

Unanimità per la nuova sede dell’Ufficio tecnico

L’Ufficio comunale di Chiasso avrà una nuova sede amministrativa. La richiesta di credito di 5,2 milioni è stata approvata all’unanimità. Gli interventi sono stati concordi sulla necessità di procedere con i lavori. Per Mattia Varisco (Plr), «L’intervento così come proposto è assolutamente necessario e imprescindibile, viste le attuali condizioni inaccettabili dello stabile». Il nuovo edificio «deve essere di rappresentanza per il Comune e tutti gli utenti devono trovare un riferimento accogliente e gradevole». In ottica futura «non riteniamo di doverci ancora assumere gli svantaggi intrinsechi di un’attesa che non vede una conclusione in tempi ragionevoli. L’edificio ha la necessità di un intervento immediato e drastico: i tempi dell’aggregazione e soprattutto del suo assestamento funzionale rischiano di diventare troppo lunghi». Amedeo Mapelli (Centro) ha sciolto in aula la sua firma con riserva apposta sul rapporto della Gestione. «Si poteva ambire a un progetto più strutturato e politicamente inclusivo. Ma il cammino aggregativo avanza con un’andatura lenta e non sarà realtà almeno nell’immediato futuro». Dal gruppo Lega-Udc, con Stefano Tonini ,è arrivata «l’adesione di concetto perché tutti i collaboratori meritano un luogo sano dove esercitare l’attività. Manca però la ristrutturazione dei magazzini per non fare differenze. Non siamo per niente soddisfatti ma da qualche parte bisogna pur cominciare». Denise Maranesi (Us-I Verdi) ha sottolineato che «è interessante vedere come situazione di questo edificio, già conosciuta, sia stata messa in luce da una perizia sugli stabili comunali chiesta dalla Gestione».

Sarà lite con la Fc Chiasso 2005 Sa

All’unanimità il legislativo ha autorizzato il Municipio a stare in lite con la Fc Chiasso 2005 Sa per circa 123mila franchi di debiti. «Le vicissitudini erano note a tutti – ha spiegato Gianandrea Mazzoleni (Lega-Udc) – ma nessuno in questo consesso, tranne noi, ha mai avuto il coraggio civico di dire le cose come stavano». Otto Stephani ha chiesto «come mai non si è intervenuti prima». Al sindaco Bruno Arrigoni «dispiace aver fatto il precetto esecutivo, ma non avevamo altra scelta», dopo il mancato pagamento della seconda tranche del piano di rientro. «Quello che abbiamo fatto col Chiasso anche con altri, ma non posso condividere l’astio verso una società con 117 anni di storia». Il capodicastero Sport e tempo libero Davide Lurati ha fatto sapere che il Municipio, dopo la disdetta della convenzione, «ha comunicato per iscritto al settore giovanile che potrà continuare a usufruire dei campi». Dopo aver accettato la clausola dell’urgenza, il Cc ha stanziato all’unanimità anche il credito di 582mila franchi per il risanamento delle piscine comunali. Un intervento, quest’ultimo, resosi necessario dopo la rottura di due piccoli tubi che hanno provocato una fuga di cloro durante l’estate, portando alla chiusura anticipata della stagione estiva e alla cancellazione di quella invernale. A inizio seduta Selma Caselli-Verga (Lega-Udc) è subentrata a Flora Solcà, dimissionaria per cambio di domicilio.