Mendrisiotto

Il quartiere Gleis 4 totalmente a energie rinnovabili? ‘Dipende’

Il Municipio di Chiasso risponde a un’interrogazione del gruppo Us - I Verdi che riguarda in particolare i pannelli solari

(Ti-Press)
14 dicembre 2022
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La sensibilità in fatto di energie rinnovabili aumenta e i progetti al riguardo non mancano, come quello del quartiere ‘Greencity’ a Zurigo. Si tratta di un’area che ha ottenuto il certificato ‘Area 2’000 watt’, un riconoscimento che "contraddistingue aree di insediamento a 2’000 watt, caratterizzate da un impegno sostenibile delle risorse per la costruzione degli edifici, la loro gestione, il loro ammodernamento e la mobilità", veniva spiegato in un’interrogazione al Municipio di Chiasso con prima firmataria Denise Maranesi (Us - I Verdi). Sulla scia dell’esempio di Zurigo, hanno infatti posto alcune domande riguardo ai pannelli solari sugli edifici comunali e sull’approvvigionamento energetico del nuovo quartiere ‘Gleis 4’. Riguardo a quest’ultimo punto, il Municipio ha risposto che "il Cantone, accanto all’edificazione del nuovo Centro professionale tecnico del settore tessile a Chiasso, ha manifestato interesse per uno sviluppo anche del progetto ‘Gleis 4’". Questo significa che se il tutto si concretizza "l’approvvigionamento energetico al 100% con energie rinnovabili è garantito per legge". La situazione sarebbe però diversa se a promuovere un investimento immobiliare fossero dei privati: "Il Comune può sensibilizzarli al riguardo, ma non imporre" il totale impiego di energie sostenibili. In quanto non esiste ancora "una base legale sufficiente".

Standard da rispettare per gli edifici comunali

Riguardo all’edificazione o ristrutturazione degli immobili comunali, i firmatari avevano chiesto al Municipio se non si fosse pensato di scegliere di base pannelli fotovoltaici. L’organo direttivo spiega che secondo il Regolamento cantonale sull’utilizzazione dell’energia (RUEn), sui nuovi edifici non è più possibile installare "sistemi alimentati con combustibili fossili per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria". Nel caso di sostituzione di questi ultimi è obbligatorio usare energie rinnovabili per almeno il 40% del fabbisogno per il riscaldamento, e almeno il 50% per quello che riguarda la produzione di acqua calda sanitaria". Il Municipio puntualizza che, per i riscaldamenti, nel computo della quota di energia rinnovabile è possibile tenere conto di riduzioni del fabbisogno energetico dell’edificio ottenute con interventi di coibentazione termica, una tecnica di isolamento. Inoltre il regolamento indica che "le esigenze accresciute in termini di energia rinnovabile sono soddisfatte nel caso di allacciamenti a reti di teleriscaldamento alimentate da impianti di cogenerazione a gas naturale. Come nel caso delle due reti di Chiasso".

Sempre restando in tema edifici pubblici, era stato chiesto se fossero previsti pannelli fotovoltaici per la nuova sede dell’Ufficio tecnico comunale. Questi, in effetti, sono contemplati: "Le severe esigenze imposte dallo standard Minergie, in base al quale è stata progettata la sede, impongono già la posa di un impianto fotovoltaico".

La lista di edifici del Comune con un impianto fotovoltaico

In risposta all’interrogazione, l’organo direttivo indica inoltre quali edifici di proprietà comunale sono muniti di un impianto fotovoltaico, ovvero: la Casa anziani Giardino, le scuole elementari e medie, le palestre comunali in via Soave, la tribuna dello stadio, la pista di pattinaggio e il magazzino elettricità dell’Age Sa (Acqua gas elettricità) di via Cattaneo. A ciò vanno aggiunti i due cogeneratori a gas che sono connessi con le due centrali termiche di teleriscaldamento che si trovano nello stabile del municipio e della Casa anziani Giardino. La potenza degli impianti fotovoltaici indicati "corrisponde al fabbisogno annuo di circa 420 unità domestiche composte da due persone". Nello specifico la potenza ammonta a "circa 800 kilowatt picco (kWp), per una produzione annua di circa 911’000 kilowattora (kWh)". Quella dei cogeneratori corrisponde invece al "fabbisogno annuo di circa 150 unità domestiche di due persone". Ovvero a "200 kilowatt picco (kWp), per una produzione annua di 335’000 kilowattora (kWh)".

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