Dopo le elezioni tra gli allievi delle Elementari, martedì si è insediato il nuovo gremio, che rimarrà in carica per due anni
Spazio ai giovani: chissà quante volte viene pronunciata questa frase in politica. Ora Mendrisio conferma quanto aveva già fatto nel 2020 e ripete l’esperienza delle sedute di Consiglio comunale interamente composto da bambini delle Elementari. Dopo le elezioni, tenute dagli alunni di alcune classi, martedì si è, quindi, insediato ufficialmente il secondo Consiglio dei bambini alla presenza del Municipio. Rimarrà in carica per i prossimi due anni.
La Città dei bambini e delle bambine è, infatti, un progetto che promuove attivamente la partecipazione dei più piccoli alla vita della comunità. L’iniziativa avviata dal Dicastero politiche sociali e politiche di genere, in stretta collaborazione con il Dicastero istruzione, fa di Mendrisio il primo Comune pilota a livello svizzero.
"I bambini e le bambine – spiega la Città in un comunicato – rappresentano una delle categorie sociali che animano la vita comunitaria e contribuiscono ad arricchire lo sguardo degli amministratori e delle amministratrici comunali. Sono anche in grado di rappresentare l’altro, il diverso, stimolando l’adulto ad avere una percezione della realtà più completa e inclusiva. Questo progetto fornisce, inoltre, importanti strumenti di educazione a una cittadinanza attiva, perché la partecipazione è un elemento fondamentale di stabilità democratica".
Questa idea, nata nel 1991 a Fano nelle Marche, aveva sin dall’inizio lo scopo di coinvolgere i bambini nell’assumere un ruolo attivo nel processo di cambiamento e nel rapporto tra città e residenti, poiché anche loro sono considerati competenti. Il modello riprende anche i principi emanati dalla convenzione Onu sui diritti del fanciullo, nello specifico gli articoli 3 e 12: ‘L’interesse del fanciullo deve essere una considerazione permanente’, rispettivamente ‘esprimere liberamente la propria opinione e che questa venga presa in considerazione’.