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Processioni, l’antica tradizione a portata di un click

L’Otr ha ideato un tour virtuale nell’atmosfera celebrativa del centro storico durante la Pasqua. Ma non è la sola offerta virtuale sul territorio.

I Trasparenti storici per le vie del Borgo
(Ti-Press)
25 ottobre 2022
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L’arte e la tradizione dei Trasparenti affissi nelle vie del Borgo durante le Processioni della settimana santa di Mendrisio saranno contemplabili tutto l’anno, direttamente da casa. È questo il progetto ideato dall’Organizzazione turistica regionale del Mendrisiotto e Basso Ceresio (Otr) e affidato a Neeo3D, una giovane azienda momò. Si tratta di un tour virtuale nell’atmosfera celebrativa del centro storico durante la Pasqua, la cui tradizione fa parte della Lista rappresentativa dei beni immateriali culturali dell’Unesco. Del progetto si è attualmente conclusa la prima fase. Le successive sono previste per il 2023. L’obiettivo per Otr è quello di sostenere la Fondazione Processioni storiche e la città di Mendrisio nella divulgazione dei dipinti translucidi affissi durante le Processioni e nel locale Museo del trasparente. Il modello tridimensionale che permetterà di vivere l’esperienza di una visita serale lungo le strade del centro storico è stato integrato sul sito Otr e delle Processioni.

Ma come è nata quest’idea di avvicinare tradizione e tecnologia? «In molti testi – ci spiega Nadia Fontana Lupi, direttrice di Mendrisiotto turismo –, si parla della particolare atmosfera che si vive durante la settimana santa, ma quest’atmosfera è difficile immaginarla». I Trasparenti «sono un elemento tangibile del bene intangibile. Sono unici nel loro genere e distinguono in assoluto le nostre Processioni da tutte le altre. Se uno non li ha mai visti, se non riesce a immaginare cosa si dovrebbe attendere se venisse a Mendrisio… glielo mostriamo!».

Le immagini «sono volutamente quelle di una Mendrisio notturna e silente, dove sono i Trasparenti a raccontare e a presentarsi come unici protagonisti dell’esperienza». Inoltre, «grazie alla collaborazione con Anastasia Gilardi, storica dell’arte e Jacopo Gilardi, restauratore che seguono le il patrimonio storico e artistico delle Processioni di Mendrisio da molti anni, abbiamo inserito brevi presentazioni dei grandi Trasparenti e quindi anche in occasione di una visita a Mendrisio durante la Pasqua sarà ora possibile avere informazioni sui singoli dipinti translucidi, le loro origini e specificità».

L’obiettivo «è quello di riuscire a inserirne altri nel tempo grazie alla repertorizzazione che è in corso, seguita dal Dicastero cultura e dalla Fondazione processioni storiche di Mendrisio, due partner con i quali collaboriamo da molti anni».

Le sette meraviglie della regione

Ma non è l’unico ricorso alla tecnologia da parte dell’Organizzazione turistica regionale per la valorizzazione delle offerte turistiche presenti sul territorio. «Da oltre dieci anni – ci ha raccontato Fontana Lupi – presentiamo la nostra destinazione turistica come ‘La Regione da scoprire’. Nell’ambito del lavoro che ha permesso di arrivare a definire i contorni di questo progetto, abbiamo quindi identificato sette offerte turistiche, luoghi e prodotti, che riteniamo possano consistentemente permetterci di ottenere attenzione quando ci presentiamo nel mercato svizzero ed estero, di essere ‘scoperti’».

Le sette attrattività sono la ferrovia del Monte Generoso, la Grotta dell’orso, il lago Ceresio, il villaggio medievale di Tremona, il Museo dei fossili, le Nevère e il Percorso del cemento. Queste, «sono a loro modo, per caratteristiche e specificità, da considerarsi uniche anche nel panorama dell’offerta turistica cantonale». Sono luoghi e prodotti che «potenzialmente ci permettono di distinguerci e, nel contempo, creano l’opportunità di parlare del territorio e delle sue caratteristiche. Inoltre, quando abbiamo fatto queste valutazioni e individuato i sette attrattori, ci siamo confrontati con il problema legato alla difficoltà di ‘raccontare’ i luoghi e le loro specificità, perché, nella maggior parte dei casi, l’esperienza offerta ai visitatori non era sufficientemente ‘esperienziale’».

«Difficile immaginare come potesse essere il Monte San Giorgio 240 milioni di anni fa, o la Grotta dell’orso ai tempi dell’uomo di Neanderthal e che dire del Percorso del cemento, del Parco Archeologico di Tremona e delle Nevère, del Monte Generoso, le cui eccellenze devono essere svelate con parole semplici e poco scientifiche… un po’ diverso il tema della storia della ferrovia Monte Generoso e del Lago Ceresio, ma pur sempre da raccontare».

Così è stata creata un’ambasciatrice ‘virtuale‘, un cartoon che ha permesso di raccontare e mostrare concretamente, grazie a delle ricostruzioni, quello che oggi non possiamo vedere.

La tecnologia per mostrare ciò che non si vede

L’interesse nei confronti della tecnologia applicata alla cultura regionale accompagna l’Organizzazione turistica regionale da tempo. «Oggi si parla quotidianamente di ‘story telling’ e di ‘esperienze’. Di fatto il tema è quello di trasmettere ciò che è importante, in particolare quando si tratta di un patrimonio mondiale dell’umanità o di un bene culturale immateriale inserito nelle due liste Unesco, ma non solo, trasformando delle nozioni, dei dati, in emozioni grazie all’utilizzo di immagini ricostruite con disegni».

È il caso del villaggio medievale sul colle di Tremona. «Dal 2012 ne abbiamo avviato la ricostruzione in 3D e, grazie alla sensibilità del partner scientifico Aram, e alla lungimiranza della città di Mendrisio, nel 2017, con l’apertura del parco, abbiamo anche iniziato a proporre delle visite con occhiali che permettono un’esperienza di realtà aumentata. Credo che siamo stati i primi in Svizzera a proporre questo tipo di esperienza. Abbiamo davvero considerato importante mostrare ciò che non si può vedere utilizzando la tecnologia, e come si può constatare, le nuove tecnologie nel corso di dieci anni, sono chiaramente diventate una costanza nella vita di tutti». Un altro esempio del legame tra tecnologia e patrimonio culturale è la grotta dell’orso situata nei pressi della vetta del Monte Generoso. La visita di questo sito prevede anche il noleggio di occhiali 3D che permettono di immergersi nelle atmosfere della grotta abitata dagli orsi, ammirando le ricostruzioni preparate dall’Università degli Studi di Milano.