’Insubriparks’ è una nuova piattaforma che porta alla scoperta di cinque bellezze naturalistiche tra Svizzera e Italia
Estate, vacanze e bel tempo: un connubio perfetto per andare alla scoperta di cinque parchi tra Svizzera e Italia. È nato, infatti, un nuovo progetto chiamato ‘Insubrisparks’; una piattaforma – www.insubriparksturismo.eu – volta alla creazione di uno spazio comune e alla cooperazione turistica con diversi attori del territorio. «Abbiamo cominciato a costruire questo sito con l’idea di dare la possibilità ai cinque parchi che fanno parte della regione insubrica di poter essere visti ed eventualmente visitati – spiega la direttrice dell’Organizzazione turistica regionale (Otr) Nadia Fontana Lupi –. Visto che il pubblico per tutti i parchi più o meno potrebbe essere lo stesso, con gente interessata all’escursionismo, a un certo tipo di cultura o alla natura, abbiamo scelto di mettere in questo sito dei temi affini a tutti i luoghi del territorio in questione». I protagonisti svizzeri di questa bell’iniziativa sono il Parco delle Gole della Breggia e il Parco del Penz, mentre quelli italiani sono il Parco Spina Verde, il Parco Campo dei Fiori e il Parco Pineta. Attraverso una sinergia si vuole affermare sul territorio la ricchezza e la meraviglia dei parchi insubrici. Come spiegato sul sito si tratta di un turismo green tra bellezze naturalistiche e percorsi che conservano tracce archeologiche e storiche, ma anche un nuovo modo di fare rete, accogliere visitatori e turisti, e trovare tutte le informazioni che servono in una sola piattaforma.
Nei cinque parchi sono stati creati sei itinerari tematici per guidare al meglio i visitatori alla scoperta di bellezze naturali e biodiversità, ma anche fortificazioni, confini e affascinanti informazioni sui modi di abitare nella storia. Ogni percorso è contraddistinto da un simbolo diverso, che accompagnerà tutte le tappe del tragitto, rendendolo così più intuitivo. Sono state fatte delle «scelte specifiche con dei punti d’interesse che accomunano i cinque parchi e che sono legati a sei temi presentati sul sito: ‘strati di terra e di cielo’, ‘genio umano’, ‘mulini’, ‘biodiversità un tesoro multiforme’, ‘fortificazioni e segni di confine’ e ‘abitare nella storia’» continua Nadia Fontana Lupi.
Il Parco delle Gole della Breggia si sviluppa per circa 15 chilometri lungo l’omonimo fiume e interessa una superficie di 65 ettari nella parte inferiore della Valle di Muggio. Non è certamente esteso come i parchi italiani, ma custodisce comunque una miriade di tesori naturali. La sua particolarità è la geologia: il torrente Breggia, infatti, scopre lungo il suo percorso tantissime tipologie di rocce che aprono una finestra unica sul passato della Terra e custodiscono 200 milioni di anni. Inoltre, questo suggestivo luogo è un vero e proprio scrigno di biodiversità, che si può scoprire percorrendo la rete di sentieri lunga circa 12 chilometri. Il secondo parco è quello del Penz: una collina costellata da sentieri tematici ricchi di vigneti e dalla quale si possono ammirare l’intera città e i comuni limitrofi. Un territorio più esteso: si tratta infatti di una superficie di 245 ettari che interessa il versante di Chiasso fino a sud-ovest, in direzione di Pedrinate. Anche in questo caso il parco si può esplorare attraverso una rete di sentieri di 25 chilometri. C’è il Sentiero delle guardie, dove si ha l’occasione di fare un tuffo nel passato percorrendo le tratte legate al contrabbando, caratteristiche della Seconda Guerra Mondiale. Seguendo l’itinerario tra i vigneti si potrà invece apprezzare l’intensa attività viticola che è stata sviluppata lungo le pendici meno ripide che volgono a sud. Per di più, seguendo questo percorso, sarà possibile anche raggiungere il punto più a sud della Svizzera, riconoscibile grazie al cippo che ne indica le coordinate e un fotopoint che invita a condividere con amici e conoscenti quest’esperienza. Non sono solo i vigneti però che caratterizzano questa zona: il parco custodisce anche 480 specie diverse di funghi e, in zona Mareggi, c’è la Sosta dal fungiatt. Insomma, parchi ‘piccoli’, ma ricchi della qualunque e pronti a stuzzicare la curiosità di tutti.
Oltre a questa grande varietà di attività, viene proposta anche un’educazione ambientale dedicata ai più piccini. Ci sarà la possibilità di vivere fantastiche esperienze nelle aree protette e stare a diretto contatto con la natura, sotto la sorveglianza di un personale esperto. Il Parco Spina Verde, il Parco delle Gole della Breggia, il Parco Campo dei Fiori e il Parco Pineta hanno tutti molto a cuore lo sviluppo nelle nuove generazioni di una coscienza attenta all’ambiente. In ciascun parco sono sempre disponibili diverse attività che hanno proprio lo scopo di sensibilizzare i più piccini al tema della natura e del suo rispetto. Su questo punto Nadia Fontana Lupi conclude dicendo che «bisogna sempre dare la giusta attenzione all’ambiente e capirne l’importanza».