Mendrisiotto

Il Mendrisiotto ‘non può più attendere l’acquedotto a lago’

Massimiliano Robbiani (Lega) interroga il Consiglio di Stato per sapere lo stato del progetto e il perché dei ritardi

Domande per il Consiglio di Stato
(archivio Ti-Press)
8 luglio 2022
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"L’acquedotto a lago è sempre più in ritardo. Non possiamo più attendere". È con questa premessa che il deputato Massimiliano Robbiani (Lega) interroga il Consiglio di Stato su "un progetto del quale si parla da oltre trent’anni senza che dalle parole si sia giunti ai fatti". La siccità che quest’anno sta toccando in particolare il Mendrisiotto è come noto all’origine della mancanza di acqua potabile in alcuni comuni. Ed è in particolare la Città, dove è in vigore il divieto di utilizzare l’acqua per scopi non potabili, a soffrire "fortemente di una situazione che si sarebbe dovuta sbloccare decenni fa con la realizzazione dell’acquedotto a lago". Un’opera che, sottolinea Robbiani, "si è letteralmente incagliata lasciando parte del distretto a secco. Poco si capisce di cosa ne impedisca l’avanzamento, a maggior ragione visto che il progetto è condiviso dalle autorità locali".

La situazione attuale "rende quindi indispensabile una comunicazione chiara e completa sullo stato delle procedure". Al governo viene chiesto di fare il punto sull’acquedotto a lago; come mai e a cosa sono dovuti i "ritardi biblici" nella sua realizzazione; quanto è costato per ora il progetto non finito e quanto costerà una volta ultimato e, infine, "quando i comuni del Mendrisiotto potranno far capo all’acquedotto a lago finito".

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