Aperto il concorso di progettazione per riqualificare l’ingresso del nucleo. Ne parliamo con il sindaco Alessia Ponti
Ridisegnare il centro del comune. È questo l’obiettivo del concorso di progettazione per il nuovo comparto ‘inComune – nuove geometrie Castel San Pietro’, di cui sono aperte da ormai qualche giorno le iscrizioni. Committente e promotore dell’iniziativa è il comune stesso, il quale funge da ente banditore per tramite del suo Municipio. Portavoce dell’iniziativa è Alessia Ponti, sindaco del comune che ci spiega essere «il primo concorso di pianificazione architettonica del comune di Castel San Pietro». A coordinare il concorso è invece l’atelier Ribo SA di Cadenazzo con cui «è stato fatto uno studio di fattibilità e da esso abbiamo deciso di aprire questo concorso di architettura – aggiunge Ponti –. L’obiettivo è quello di coinvolgere la maggior parte dei professionisti del settore, architetti, urbanisti, ingegneri del traffico, in modo che ci si occupi di tutto quello che è il tema del centro paese. Tra i temi viabilità, luoghi di incontro, piazza, eventuali appartamenti a pigione moderata e autosilo. Insomma, una riqualifica del centro paese sulla base delle nostre attuali esigenze e necessità».
L’obiettivo è, dunque, quello di riqualificare l’ingresso al nucleo e dotarlo dei servizi che possono essere accolti all’interno dello stesso, nell’area occupata attualmente dall’ormai dismessa Diantus Watch. Il nuovo comparto sorgerebbe in prossimità del nucleo storico di Castel San Pietro e sulla via di comunicazione principale che collega alla Città di Mendrisio. Sull’importanza del nome, Alessia Ponti dice che «‘inComune’, è un progetto condiviso con tutti gli attori in gioco» e tiene a sottolineare che «non è un progetto imposto dall’alto, calato dal nostro esecutivo, bensì si è sviluppato pian piano sulla base d’incontri, gruppi di lavoro, condivisione tra le varie forze politiche e le varie persone presenti e attive nel nostro comune». Ponti continua aggiungendo che «l’obiettivo è proprio quello del coinvolgimento della popolazione», come già avvenuto con il sondaggio in cui è stato chiesto «cosa ci si aspettasse da un centro paese, cosa secondo la popolazione manca a Castel San Pietro, come si immaginano il centro», insomma, «un qualcosa di condiviso». All’interno di questa futura nuova area «si intende creare un’atmosfera di accoglienza e benvenuto, favorita dagli spazi d’incontro fruibili per diverse manifestazioni comunali» quali, per esempio, il ben noto Carnevale di Castello. Viene anche evidenziata la mancanza di una piazza comune per i cittadini e che grazie a questo progetto verrebbe a crearsi ovviando al problema. Inoltre, l’area a disposizione dei cittadini castellani è da considerarsi un’estensione del nucleo del paese che prevederà la riorganizzazione della viabilità e dei parcheggi, l’inserimento di nuove abitazioni intergenerazionali, l’integrazione di servizi di prossimità quali negozi, farmacia, studio medico, ufficio postale, spazi a uso delle associazioni locali e laboratori protetti e infine l’armonizzazione degli spazi liberi, verdi e minerali.
Le aspettative riguardo a questo progetto sono dunque alte. «Ci aspettiamo una nuova immagine di un comune che è già molto bello, ma che sarà ancora più vivibile, ancora più condiviso e che veda risolti i problemi attuali quale la mancanza di una piazza come luogo di ritrovo», ci racconta il sindaco. A sostegno di questo progetto vi è inoltre il consenso positivo da parte della popolazione di Castel San Pietro. Come continua a raccontare il sindaco, «probabilmente essere arrivati a questo punto dopo lo studio di fattibilità, aver proposto un concorso di architettura, aver fatto un lavoro preliminare con tutti i partiti politici e le varie forze politiche che ci sono nel nostro comune, ha aiutato a condividere il progetto già a partire dai suoi inizi. Diciamo quindi che l’arrivo qui è stata un po’ una conseguenza logica a tutto il lavoro propedeutico fatto prima». Interessante è anche il fatto che, durante un concorso di pianificazione e architettura, «arrivano tantissime idee anche tra le più fantasiose e disparate e da ogni dove perché non c’è un vincolo geografico alle proposte. Quindi ci aspettiamo proposte anche da architetti residenti al di fuori del nostro Cantone, magari anche fuori dalla Confederazione – conclude il sindaco –. Questa è sicuramente una grande opportunità che ci permette di vedere dettagli che magari non avremmo avuto modo di vedere e come gli altri percepiscono e immaginano il nostro territorio. Uno sguardo esterno ci permetterà sicuramente di rivalutare qualcosa che noi abbiamo sottovalutato o di mettere in luce e dare risalto ad aspetti che per noi non riteniamo più così importanti, ma che magari lo sono».
L’importanza del progetto porta con sé molteplici benefici per il comune stesso. Grazie alla posizione strategica e geografica in cui sorgerà la nuova area comunale, il comune di Castel San Pietro garantirà ai propri cittadini attuali e futuri una posizione di pregio estremante attrattiva. Del progetto, previsto a tappe per i prossimi 10-15 anni con un costo stimato di circa 22 milioni, si comincerà a discutere a partire da dicembre. Al concorso è ammessa la partecipazione di studi di architettura che rispettano non solo le condizioni d’idoneità, ma anche quelle d’ammissione indicate sul bando. Per ulteriori informazioni su dettagli e tempistiche si possono consultare il sito www.castelsanpietro.ch o www.simap.ch. Il termine ultimo per iscriversi è venerdì 15 luglio alle 16.