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Riva San Vitale getta l’àncora: il porto si farà

Individuata la zona (Sant’Antonio), saranno creati ulteriori 75 posti barca e recuperate le rive del lago. Messi in consultazione piani e rapporti

Adesso l’autorità ha un piano d’azione
(Ti-Press)
30 giugno 2022
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Ci sono voluti anni di studi, piani e valutazioni, alla fine però Riva San Vitale ha (letteralmente) condotto in porto il nuovo attracco per le barche. Escluso il perimetro del Golfo, l’infrastruttura sarà realizzata in località Sant’Antonio, a nord della Battuta, e conterà in totale un centinaio di ormeggi. Ovvero 75 posti nella futura area dedicata, che si aggiungeranno ai 25 già esistenti e pianificati lungo la riva nell’ambito dello stesso comparto.

L’operazione messa in cantiere è, del resto, articolata e include accessi, un’area di svago e un parcheggio all’aperto. Un intervento che prospetta un investimento di 2,3 milioni. Uno sforzo finanziario che, si assicura, potrà essere "in buona parte" autofinanziato grazie ai posteggi e al noleggio dei posti barca. L’autorità comunale ipotizza, infatti, un costo medio annuo per attracco attorno ai 1’500 franchi. Ciò permetterebbe, si stima, di ammortizzare i costi di realizzazione e manutenzione nell’arco di 10-15 anni.

Un ‘Pacchetto’ strategico

Tutto è stato previsto nel piano di azione messo a punto dal Municipio del Borgo sul Ceresio. Il primo atto formale si concretizza oggi con la pubblicazione della variante di Piano regolatore, che restituisce di nome e di fatto un ‘Pacchetto’ di documenti. Al suo interno si mette nero su bianco il vincolo per il porto comunale e, allo stesso tempo, si ancorano alla pianificazione comunale le ‘zone di pericolo’ e la ’zona di protezione delle acque del Laveggio’.

In questo modo a partire da lunedì 4 luglio e sino al 2 agosto prossimo la popolazione avrà la possibilità di consultare per intero la documentazione, inclusi il rapporto di esame preliminare del Dipartimento del territorio (Dt) e le conclusioni dell’esecutivo. Pareri che aprono la strada al dossier definitivo, destinato a passare al vaglio del Consiglio comunale. In questa fase i cittadini potranno, in ogni caso, formulare osservazioni e proposte, di cui sarà tenuto conto.

Primo esame superato a livello cantonale

E visto che si suole dire che chi ben comincia è a metà dell’opera, le premesse appaiono favorevoli. Il Dt ha infatti accolto in modo positivo l’incarto con i suoi contenuti, peraltro accompagnati pure da un Rapporto di impatto ambientale. Certo, nell’analisi cantonale, consegnata nel marzo del 2021, non mancano alcune raccomandazioni, con un occhio di riguardo alle preesistenze naturalistiche, tanto da prevedere, se necessario, "adeguate misure di mitigazione e sostituzione". Non sarà da trascurare neppure la qualità architettonica dell’opera.

Si metterà ordine lungo le rive

Del resto, sul piano locale come superiore si è ben consapevoli della volontà di promuovere un riordino paesaggistico della riva del lago. Il risultato? Come indica lo stesso Dipartimento, così facendo si sposterà all’interno del nuovo porto "buona parte dei natanti attualmente ormeggiati in maniera disordinata lungo tutta la riva". Tant’è che il Municipio ha allestito un catasto degli attracchi dei natanti, così da determinare le priorità e stabilire il fabbisogno di posti barca. Un esercizio che porta a ridefinire il dimensionamento della struttura portuale, che farà da approdo pure alle imbarcazioni per la pulizia del lago, di salvataggio e della Polizia lacuale.

La politica che si intende perseguire è, insomma, chiara. Come si legge nel Rapporto di pianificazione che correda la documentazione, "le rive dei laghi, oltre a rappresentare degli importanti spazi per le funzioni ricreative e turistiche, costituiscono un’importante componente del paesaggio. Esse rappresentano un bene comune e uno spazio collettivo pubblico che occorre proteggere, tutelare e valorizzare".

Richiesto un piano di ripristino della riva

L’esecutivo, d’altra parte, ha recepito altresì la richiesta di allestire un Piano di ripristino e valorizzazione della riva. Strumento che sarà vincolato a Pr e delineato in coincidenza con la procedura edilizia e, di seguito, verrà messo in pratica in parallelo con la realizzazione del porto o nella fase immediatamente successiva. Nulla da dire, invece, da parte del Cantone sull’area riservata ai posteggi, ritenuta corretta nel calcolo dei posti auto necessari (44 in tutto). L’unico suggerimento è quello di tingerli di blu, adottanda una gestione a disco orario o prevedendo un pedaggio che miri a disincentivare la sosta prolungata.

Il Comune dovrà pure prestare attenzione all’impatto fonico che l’infrastruttura genera. E in tal senso si procederà a integrare anche la verifica dei rumori nell’ambito della procedura pianificatoria. In ogni caso il più del lavoro è stato compiuto; adesso non resta che entrare... in porto.