Mendrisiotto

Paolo Sauvain alla testa della Fondazione Monte Generoso

Cambio della guardia all’interno del Consiglio dopo le dimissioni del già presidente Riccardo Rossi e di altri tre membri

La Cascina d’Armirone
(Foto Jacques Perler)
28 giugno 2022
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Passaggio di testimone alla testa della Fondazione Monte Generoso. Dopo dieci anni alla guida dell’ente Riccardo Rossi ha infatti ceduto il passo a un nuovo timoniere, Paolo Sauvain, la cui nomina è stata ufficializzata l’aprile scorso e resa pubblica oggi, martedì, in una nota. Il rinnovo ai vertici è stato radicale. Con Rossi hanno lasciato, in effetti, pure gli ormai ex vice presidente Mauro Maternini, la segretaria Ornella Spinedi e il membro Marco Bronzini, rispettivamente da 9, 6 e 4 anni partecipi a questo progetto.

A dare continuità all’opera di promozione della montagna di casa al fianco di Sauvain ci saranno adesso Nadia Fontana-Lupi, attuale direttrice di MendrisiottoTurismo, che assume la carica di vice, e Luigi Brenni, che farà le veci di segretario. Entrambi siedono nel Consiglio di fondazione già da diversi anni. Si sono poi aggiunti tre nuovi membri in sostituzione dei partenti, ovvero Federico Cattaneo, Michele Molinari e Giampaolo Tommasini. Completa il gremio la vice sindaca di Mendrisio Francesca Luisoni.

Il nuovo Consiglio è già all’opera

Il Consiglio si è messo subito al lavoro proprio, si fa sapere, per "seguire e sviluppare le attività della Fondazione che, da statuto, ha come scopo ‘il promovimento naturalistico e turistico del Monte Generoso attraverso la valorizzazione paesaggistica del territorio, conformemente a quanto stabilito dal Piano d’utilizzazione cantonale)’, in quanto proprietaria dei terreni che un tempo appartenevano alla società Bellavista Monte Generoso Sa che si trova sui Comuni di Mendrisio, Melano (oggi Val Mara, ndr) e Castel San Pietro e che ora gestisce".

Le ragioni del ricambio

Durante la recente riunione il neo presidente Paolo Sauvain ha salutato gli uscenti e li ha ringraziati "per l’impegno con il quale hanno svolto i loro rispettivi ruoli e anche per gli importanti traguardi che la Fondazione ha potuto raggiungere in questi anni". Di fatto si è trattato di dimissioni di gruppo. Cosa le ha motivate? La decisione di lasciare il posto in Fondazione è spiegato, si legge ancora nel comunicato, con l’intenzione di "svolgere altre attività e dare modo alla Fondazione di rinnovarsi e di introdurre delle nuove persone, che ambiscano a dare continuità e nuovi stimoli al lavoro del Consiglio".

Traguardi importanti

La gestione precedente, si ricorda infine, ha avuto "modo di instaurare importanti relazioni con i partner nel territorio", contribuendo "in maniera determinante alla gestione della proprietà della Fondazione, come anche allo sviluppo di una serie di progetti quali la sistemazione della Cascina d’Armirone, la costruzione del parco giochi, la sistemazione della Peonia e la realizzazione del progetto Momò Bellavista".