Mendrisiotto

Aziende unite sul mercato energetico: Distretto al lavoro

Si sta valutando una collaborazione stretta tra Aim di Mendrisio, Ams di Stabio e Age Sa di Chiasso per far fronte alla liberalizzazione

Pronti a infilare la spina della cooperazione
(Ti-Press)
22 giugno 2022
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L’apertura del mercato elettrico anche ai medi e ai piccoli consumatori dà da pensare. Al momento una data a livello federale non c’è, ma nel Mendrisiotto non ci si vuole far trovare impreparati. È vero, sin qui si è retto il colpo della liberalizzazione varata nel 2009 della fetta che riguarda i grandi ‘mangiatori’ di energia – per capirci, chi veleggia oltre i 100mila kWh all’anno –, ma tolte tutte le barriere la vita per le Aziende locali potrebbe complicarsi. E allora, che fare? Rafforzare le collaborazioni potrebbe rivelarsi una carta vincente. Così ci si è messi al tavolo per ragionare su una intesa a tre, ovvero Aim di Mendrisio, Ams di Stabio e Age Sa di Chiasso. Al momento si resta ancora nel campo delle ipotesi, non senza però iniziare a sondare il terreno. La svolta possibile? Immaginare un unico soggetto capace di muoversi tra vendita e acquisto di watt a nome delle tre realtà di riferimento del Distretto.

Informati i gruppi politici

I tecnici, per ora, mantengono il riserbo sul progetto, peraltro in fase embrionale. Prima di pronunciarsi occorre andare al fondo di valutazioni, dati e cifre. Anche se, di sicuro, le analisi condotte dallo studio di consulenza, al quale ci si è rivolti per approfondire la tematica e avere elementi utili ai fini di una futura decisione, potranno essere d’aiuto. I risultati del lavoro, come preannunciato dal capodicastero Aziende Massimo Cerutti ai consiglieri comunali di Mendrisio, sono stati presentati martedì sera ai gruppi politici. Un incontro informativo che ha tutta l’aria di essere un iniziale test di gradimento. Certo il cammino ha tutta l’aria di essere ancora lungo a fronte di una mossa che potrebbe, comunque, rivelarsi strategica.

‘Sono in corso delle riflessioni’

«In effetti – si conferma dal Municipio della Città –, sono in corso delle riflessioni con le altre Aziende su una possibile cooperazione». Che è altra cosa, si lascia intendere, da una fusione delle tre realtà locali. La priorità oggi, infatti, è capire come affrontare la sfida di un mercato totalmente libero, con la consapevolezza che trovare una soluzione comune potrebbe essere la strada giusta. E qualche breccia, almeno nella politica mendrisiense la si è già aperta.

E nel legislativo il tema fa breccia

Anche vista (lunedì sera) dai banchi del Consiglio comunale la formula del ‘fare squadra’ appare quasi come l’unica possibilità per vincere la partita e, per dirla con le parole di Manuel Aostalli (Ppd, già capodicastero Aziende) per «restare attori nel commercio dell’energia». Detto altrimenti, come osservato a sua volta da Gabriele Ponti (Plr), andrebbe data la precedenza alle strategie, poi ai singoli progetti in un’ottica di economie di scala. E d’altra parte lo si è messo nero su bianco pure nel rapporto della Commissione della gestione a margine dei Consuntivi 2021 delle Aim – peraltro approvati quasi all’unanimità –, spalancando di fatto la porta all’ipotesi comunitaria.

"Per fronteggiare la situazione del mercato dell’energia, in particolare l’apertura del mercato per l’elettricità – si legge infatti nel documento –, l’auspicio è di poter valutare delle eventuali collaborazioni con altre Aziende, sotto questo aspetto le Aim, in collaborazione con Age Sa a Chiasso e Ams a Stabio stanno elaborando una proposta di costituzione di un soggetto unico che si occupi di commercio di energia, questo nuovo soggetto accorperebbe tutto il business dell’energia elettrica oggi frammentato presso le tre Aziende, facendo leva sulle economie di scala per meglio essere pronti ad affrontare l’apertura del mercato elettrico".

Nel frattempo, si pensa alla sede

Il quadro, insomma, è chiaro. Si sta, invece, ancora delineando lo stato dell’arte della futura sede delle Aziende industriali. Sul tavolo i bilanci, la domanda è arrivata puntuale. Accantonato il progetto più ambizioso di una nuova struttura per ragioni di risparmio, di recente il Municipio ha incontrato i progettisti, i quali hanno proposto una variante che dà modo di rivalutare gli stabili comunali. La soluzione possibile, infatti, è immaginare di inserire la parte amministrativa nella palazzina accanto al Palazzo civico – stabile da ristrutturare nella sua funzionalità – e di realizzare un nuovo magazzino. Un approccio che darebbe modo, come confermato all’aula consiliare, di contenere i costi e centrare comunque l’obiettivo logistico.