Mendrisiotto

Chiasso, ‘senza aggregazione sarà gestione del quotidiano’

Il Consiglio comunale vota il consuntivo all’unanimità e invita il Municipio a prendere posizione sulla fermata degli Intercity

Ritorno nella sede abituale dopo due anni al Palapenz
(Ti-Press/B. Galli)
13 giugno 2022
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Conti consuntivi approvati e prese di posizione sui temi di stretta attualità hanno caratterizzato la seduta di Consiglio comunale di Chiasso. Seduta che, dopo due anni di trasloco forzato al Palapenz, si è svolta nella sala a palazzo comunale. Chiusi con un disavanzo di gestione di 278’970 franchi (a fronte di un disavanzo preventivato di 188’700 franchi), i conti sono stati accolti all’unanimità. «L’anno economico è stato dai costi per la pandemia, stimati in 800mila franchi – è stato il commento del sindaco Bruno Arrigoni –. Il Municipio ha fatto una scelta politica (come il credito di 2,1 milioni, in fase di utilizzo, a favore delle imprese dei nostri artigiani o il buono di 20 franchi per i cittadini adulti)». Oggi, ha aggiunto Arrigoni, «siamo a un bivio». Un bivio chiamato aggregazione del Basso Mendrisiotto. «Qual è la forma migliore? Avere strutture pubbliche in ordini e presentabili, vie di comunicazione che soddisfano per sicurezza e viabilità, avere un moltiplicatore in linea con altri. Un punto, quest’ultimo, sul quale ci dovremo chinare a inizio autunno per valutare la riduzione di qualche punto. E perché no?». Nei mesi scorsi Arrigoni ha sostenuto che, senza aggregazione, Chiasso sarebbe alla canna del gas. «Forse ho esagerato – ha ammesso –, ma andremmo comunque in contro a una politica di sopravvivenza, di gestione del quotidiano, non solo a Chiasso ma anche negli altri Comuni. Se vogliamo uscire da una situazione dove il lavoro scarseggia e il traffico porta le giovani famiglie altrove, l’unica risposta possibile è avere un comune forte di 20mila abitanti».

Un ‘prodotto Chiasso’ da valorizzare

L’affermazione contenuta nel rapporto della commissione della Gestione è stata evocata più volte (trovando anche il consenso del sindaco) durante la discussione che ha preceduto il voto. Luca Bacciarini (Plr) ha elencato le riflessioni del gruppo. Oltre all’aumento della spesa corrente («non capiamo perché il Municipio sembri non voler affrontare questo problema») l’attenzione è stata posta sulle infrastrutture. «L’obiettivo è di non svendere questo patrimonio con convenzioni troppo generose a favore di un bacino di utenza che apprezza Chiasso unicamente per un servizio à la carta». Per il Plr «appare corretto che tutti contribuiscano al mantenimento delle strutture in modo più equilibrato, magari con una chiave di riparto procapite suddivisa tra i Comuni fruitori». Sostenendo che «Chiasso è bella e attraente», Amedeo Mapelli (Ppd) ha precisato che «il prodotto Chiasso va valorizzato» e ha invitato a «responsabilizzare e fissare obiettivi alla nuova responsabile marketing». A mente di Omar Trapletti (Us-I Verdi) «le sfide del prossimo futuro saranno fondamentali per l’evoluzione della situazione finanziaria».

Intercity, ‘non deve essere un derby’

Su proposta di Christian Bruccoleri (Plr), il Consiglio comunale ha votato all’unanimità l’invito al Municipio di adattare una presa di posizione chiara in merito alle fermate degli Intercity nel Mendrisiotto. «È una questione distrettuale che riguarda Mendrisio tanto quanto Chiasso – ha spiegato –. Non è un derby tra il nostro Comune e il capoluogo del distretto». La proposta ha come detto trovato l’accordo dei partiti. A titolo personale, Marco Ferrazzini (Us-I Verdi) ha sostenuto che «la rivendicazione è lesiva nei confronti di Chiasso, perché il prodotto Chiasso non funziona ma dal punto di vista storico e tecnico è valida». Per Mauro Mapelli (Ppd) «Chiasso ha più motivi per rivendicare la fermata». Nella seduta di domani il Municipio si chinerà sulla questione e, come affermato dal sindaco Bruno Arrigoni, «valuteremo la migliore strategia da utilizzare per rivendicare la fermata». Il legislativo, sollecitato da Otto Stephani ha inoltre deciso di prendere posizione con gli enti coinvolti per esprimere la propria contrarietà al progetto di corsia dei Tir. Progetto che, come già emerso nella seduta di dicembre, non ha visto coinvolto Chiasso «per questioni geografiche – ha ricordato il sindaco – anche se il traffico arriva sulle nostre strade».

Tre crediti sportivi

All’ordine del giorno figuravano anche tre crediti sportivi. I 110mila quale contributo per la realizzazione del centro sportivo SportAcademy a Genestrerio sono stati concessi con voto unanime. I 329mila franchi per i lavori di manutenzione straordinaria all’impianto di produzione e distribuzione del freddo alla pista del ghiaccio sono invece stati accolti con 35 voti favorevoli e un’astensione. Il capodicastero Sport e tempo libero Davide Lurati ha fatto sapere che «il rinnovo della convenzione è già stato tema di discussione in seno all’Ente regionale dello sport cercando di prevedere dei criteri diversi nella ripartizione». Approvato (36 sì, un no e un’astensione) anche il credito di 4’680’000 franchi per la ristrutturazione dello stand di tiro della Rovagina.

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