Il comitato firma una risoluzione e chiede a Cantone e Confederazione di puntare maggiormente sulle alternative al mezzo privato
Il progetto di potenziamento dell’autostrada A2 tra Lugano Sud e Mendrisio (PoLuMe) va congelato "puntando fin da subito maggiormente sulle alternative al mezzo motorizzato privato". È quanto chiede a Confederazione e Cantone il comitato dei Verdi del Ticino. In una risoluzione firmata dal presidente del comitato Fabiano Cavadini, i Verdi si dicono "contrari" perché "il progetto immagina un futuro della mobilità regionale facendo ricorso a visioni del passato ancora basate sull’aumento della capacità stradale e dimenticando le alternative". Un progetto che "promuove ulteriormente il traffico individuale motorizzato, con pesanti ricadute di ordine finanziario, ambientale e di qualità della vita, sia in fase di cantiere che a medio-lungo termine". Oltre a questo, il progetto PoLuMe rappresenta una "rischiosa concorrenza per l’ulteriore sviluppo ferroviario dell’asse Nord-Sud e rischia di contribuire a far fallire la strategia di trasferimento del traffico dalla gomma alla rotaia sia per le persone che per le merci". Per i Verdi "è prioritario investire le limitate risorse finanziarie a disposizione nel potenziamento del mezzo di trasporto pubblico, sia a livello regionale che interregionale, con una celere realizzazione di AlpTransit a sud di Lugano, ben prima di quanto prevede attualmente la Confederazione, con lo scopo d’integrare la rete ferroviaria svizzera in quella europea".