La quinta tappa del 16 giugno taglierà il traguardo a Novazzano tra campioni del pedale e festa di popolo
Il Mendrisiotto ha da sempre un legame particolare con le due ruote, quelle che mettono a dura prova i garretti. In questa terra tanto antropizzata e presa alla gola dal traffico, si sognano le salite memorabili e le volate dei campioni. Non è un caso, del resto, se le strade momò hanno visto due mondiali – nel 1971 e nel 2009 a Mendrisio – arrivi del Giro d’Italia e del Tour de Suisse. Tant’è che dopo ormai tredici anni dall’ultimo appuntamento iridato, il Distretto era quasi quasi in astinenza da gare e duelli in bici, memore dei Merckx e dei Gimondi, dei Cancellara e degli Evans.
È così che l’idea di riportare da queste parti una grande kermesse ciclistica ha cominciato a frullare per la testa. Una aspirazione che non è rimasta tale: ancora una volta ci si è rimboccati le maniche e si è riusciti a iscrivere il Mendrisiotto tra le tappe dell’edizione 2022 (la numero 85) del Tour de Suisse. Il 16 giugno prossimo (Corpus domini), in occasione della quinta tappa, il plotone taglierà il traguardo a Novazzano. Un finale momò per una giornata tutta ticinese: un appuntamento che sta già facendo crescere l’attesa. La pianificazione della tappa procede di buona lena. A breve gli inviati del Tour saranno a sud per ispezionare il percorso.
«Tutto è nato un po’ per caso», rivela a ‘laRegione’ Giorgio Montorfano, alla testa del Comitato organizzatore. «I primi a ragionare su questa possibilità sono stati Andrea Bellati – già professionista del pedale, ndr – e Federica Giudici, forti dell’esperienza del Mondiale del 2009. La voglia di creare di nuovo un evento simile c’era così come lo spazio per proporci al Tour. A quel punto sono stato contattato e abbiamo cominciato a valutare concretamente questa opportunità, cercando di comprendere cosa comporta organizzare una tappa di un grande giro ciclistico».
Il primo atto ufficiale è stata la fondazione dell’Associazione TdS22 Novazzano. A quel punto il paese si è tuffato a capofitto nell’impresa, motore un Comitato «molto unito e che non si risparmia». Una ventina di persone (compreso il presidente) che si sono lasciate coinvolgere con entusiasmo e che ha saputo contagiare molti altri. «Sin qui l’esperienza di coinvolgere i volontari è stata molto interessante. Quanti ne abbiamo reclutati? A oggi 150; l’obiettivo è di raggiungere quasi quota 200».
Si è capito subito che i numeri di questa tappa ticinese del Tour de Suisse versione 2022, del resto, sono di quelli importanti. A cominciare dai chilometri che i corridori in sella alle loro bici d’élite dovranno percorrere il 16 giugno da Quinto a Novazzano, con un circuito tutto momò da coprire tre volte prima di tagliare la linea del traguardo in via Marcetto. In totale si parla di 193 chilometri che nell’anello del Mendrisiotto riserveranno delle asperità di tutto rispetto, inclusa la mitica Torraccia che ha saputo fare la differenza in ben due Mondiali.
I campioni delle due ruote, insomma, se la dovranno sudare la quinta tappa, tra salite e discese. Un tracciato che nei prossimi giorni, ci fa sapere il presidente Montorfano, sarà visionato dai vertici del Tour. Un sopralluogo che prelude alla fase finale dei lavori di preparazione dell’appuntamento di giugno. Nell’attesa il Comitato affina, in effetti, l’organizzazione e ufficializza i contenuti della quinta tappa. «Mercoledì – ci conferma – abbiamo incontrato le Polizie cantonali e comunali – sul terreno ci saranno Chiasso e Mendrisio, ndr –, la Protezione civile e gli enti interessati per definire la gestione del traffico – non è casuale aver scelto un giorno di festa, ndr – e gli aspetti legati alla sicurezza. Globalmente, da Quinto a Novazzano, saranno in campo 350 persone».
Un altro dato imponente e pari a quello del budget che gli organizzatori stanno mettendo a punto. Realizzare l’evento richiederà un investimento di 150mila franchi. «Cifra – assicura Montorfano – che stiamo coprendo grazie agli sponsor, piccoli e grandi e a una bella partecipazione dei Comuni». D’altro canto, a spostarsi con il Tour saranno circa 700 persone, tra corridori, organizzatori e staff. Il presidente sa, in ogni caso, di poter contare su una squadra motivata. Al suo fianco ha lo stesso Bellati (responsabile tecnico), il vice Athos Cereghetti e poi Federica Giudici, Katia Cereghetti, Maurizio Gazzoli, Flavio Rusca, Agata Galfetti e Mario Terzi.
Una cosa è certa, mentre i campioni se la vedranno sul circuito, disputandosi la vittoria, tutto attorno si vivrà una festa di popolo nella migliore delle tradizioni. Il Comitato sta già pensando a una serie di manifestazioni per tutte le età. Quali? Per ora Montorfano non si sbilancia: «Se ne potrà sapere di più tra un mesetto – ci dice –. Di sicuro saranno coinvolte le scuole elementari di Novazzano per una giornata dedicata all’evento». Ad accompagnare curiosi e appassionati per adesso c’è un profilo facebook – tourdesuisse_novazzano – in equilibrio tra anticipazioni e amarcord.
Il presidente, poi, culla una speranza. «Confido di riuscire a portare a Novazzano ospiti illustri», ci mette a parte. E il riferimento, qui per nulla velato, è a nomi di fama di ‘ex’ del ciclismo. Nei promotori, d’altra parte, c’è tutto l’orgoglio di proporre un altro momento da iscrivere nell’albo d’oro dei ricordi del Mendrisiotto.