Nella zuffa mercoledì sera sono rimaste coinvolte quaranta persone. Intervento massiccio di agenti di polizia
Un telefono cellulare sparito nel nulla. È stata questa, con tutta probabilità, la scintilla che ha innescato la miccia della rissa scoppiata, mercoledì sera, dentro le mura del Centro federale d’asilo a Pasture, fra Balerna e Novazzano. Tutto, verso le 19.30, è nato in effetti da un litigio, all’apparenza futile, per il presunto furto di uno smartphone. Ben presto, però, l’alterco si è esteso a macchia d’olio coinvolgendo due vere e proprie fazioni: da una parte una ventina di richiedenti l’asilo afghani, dall’altra altrettanti cittadini provenienti dal Maghreb.
Subito, da prassi, è scattato il dispositivo di sicurezza che ha portato sul posto una massiccia presenza di agenti di polizia – si parla di una trentina di uomini –, al fine di separare i contendenti e sedare il tafferuglio che aveva preso dimensioni importanti. Da nostre informazioni alla vista dei poliziotti alcuni richiedenti avrebbero tentato di uscire dall’edificio e di fuggire verso l’area ferroviaria circostante, scavalcando la recinzione.
Nessuno in quei momenti concitati è rimasto comunque ferito in modo grave, né fra gli ospiti, né tra le forze dell’ordine. La calma al Centro è ritornata dopo un paio di ore, verso le 22.