La Commissione regionale dei trasporti torna alla carica con Ustra e alcune richieste. Imbucata una nuova lettera a Natale
Una corsia ad hoc per i Tir nel Mendrisiotto? Il Consiglio di Stato (CdS) ne è all’oscuro. Per sua stessa ammissione, il governo ha appreso delle intenzioni dell’Ufficio federale delle strade (Ustra) dai media. In effetti, né il Cantone né il Dipartimento del territorio hanno “ricevuto delle indicazioni ufficiali sui propositi dell’Ustra”. Arduo, si lascia intendere, dare quindi delle risposte alle domande incalzanti di tre deputati Ppd della regione – Giorgio Fonio, Maurizio Agustoni e Luca Pagani –, che a fine novembre sollecitavano una presa di posizione ufficiale del CdS e soprattutto un appoggio al Distretto. A questo punto a Palazzo delle Orsoline “ci si attende da parte di Ustra una informazione ufficiale e completa su questo delicato tema”. Nondimeno, il governo si dice “preoccupato” al pari degli autori dell’interrogazione. Anche se, al momento, si annota, “non è dato sapere se quanto appreso sia il frutto di una ipotesi, di un progetto concreto o altro”. In realtà il dossier sulla creazione di una corsia per i mezzi pesanti in colonna verso Brogeda c’è, eccome. E già pianificato in tutti i suoi dettagli. A farlo presente in uno scritto indirizzato ancora di recente a due dipartimenti – Territorio e Istituzioni – è stata anche la Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto e Basso Ceresio (Crtm); la quale, per prima, vorrebbe vedere anche dei rappresentanti del Cantone seduti al tavolo della discussione aperta in questi ultimi mesi con i progettisti federali.
In effetti, questa è una delle tre richieste che la Crtm – dunque i Comuni del Mendrisiotto – ha affidato a una nuova missiva imbucata alla vigilia di Natale e inviata all’Ufficio federale delle strade. La lettera, di fatto, mette nero su bianco quanto scaturito a fine novembre dal primo incontro tra Ustra, la Commissione e i Comuni toccati dal progetto, ovvero Balerna, Coldrerio, Novazzano e Mendrisio. Si tratta degli stessi enti locali ai quali il settembre scorso è stato presentato l’intervento e che si sono sollevati alla sola idea di veder tracciare una zona di sosta lungo l’autostrada, tra l’area di servizio di Coldrerio e il viadotto di Bisio a Balerna. Per il Mendrisiotto, già alle prese con il potenziamento dell’A2, questo ulteriore intervento non s’ha da fare. Ma Berna è determinata a condurre in porto l’operazione da qui al 2028.
Veniamo, però, alle sollecitazioni della Crtm. Su cosa avete attirato l’attenzione?, domandiamo al presidente Andrea Rigamonti. «Innanzitutto – ci dice Rigamonti –, abbiamo rinnovato una richiesta già avanzata in precedenza, quella di sospendere la procedura legata alla corsia per i Tir – iter già in corso, ndr –. In secondo luogo abbiamo chiesto di trasmetterci la documentazione sugli studi relativi alla gestione del traffico ai quali si è fatta menzione nella riunione di novembre, ma che nessuno di noi ha potuto esaminare sinora. Per finire abbiamo posto l’accento sul coinvolgimento del governo cantonale. Adesso restiamo in attesa di una risposta».
Da sviscerare, del resto, vi sono ancora diversi punti del progetto che prospetta una corsia fissa riservata ai camion. Agli occhi del presidente Rigamonti in partenza «manca un tassello a livello politico – ci fa notare –. Sul versante del Mendrisiotto, infatti, sono stati i Comuni a prendere la parola, ma quali interlocutori abbiamo dei tecnici. E questo è un tema sul quale vogliamo fare chiarezza tutti assieme». Come dire che il caso non è per nulla chiuso.