La procuratrice pubblica Marisa Alfier impugna la sentenza di primo grado sul delitto di via Valdani a Chiasso
Dopo la corte delle Assise criminali di Mendrisio toccherà alla Corte di Appello e revisione penale pronunciarsi sul delitto di via Valdani, a Chiasso. La procuratrice pubblica Marisa Alfier ha deciso di presentare appello contro il proscioglimento di Mirko Ignorato. Al termine della sua requisitoria, la rappresentante dell’accusa aveva chiesto per il 29enne una condanna a 16 anni e 6 mesi di carcere per assassinio. Per Alfier il figlio di Pasquale Ignorato ha avuto parte attiva nel delitto che, il 27 novembre 2015, ha portato alla morte del fiduciario Angelo Falconi al secondo piano interrato del posteggio di via Valdani. Stando alla sua ricostruzione l’incontro nel garage sarebbe stato premeditato e la vittima sarebbe stata colpita con due armi: il tubo di ferro impugnato da Pasquale e un’arma da punta e taglio che sarebbe stata utilizzata dal figlio. Un’arma che non è mai stata ritrovata e che per la prima Corte, applicato il principio in dubio pro reo, non è mai stata presente.
Toccherà quindi alla Corte d’Appello fare luce sui dubbi rimasti irrisolti. Alla richiesta della pp potrebbe aggiungersi nelle prossime ore quella dell’avvocato Marco Bertoli, legale di Pasquale Ignorato condannato a 17 anni di carcere. Nelle sue ultime parole prima della camera di consiglio, l’imputato ha spiegato di non avere intenzione di ricorrere, ma il suo legale si è riservato la facoltà. La richiesta di Bertoli è stata di un massimo di 9 anni di carcere per omicidio intenzionale commesso per eccesso di legittima difesa.