Mendrisiotto

Mendrisio: in attesa di Campione, il casinò ‘affila le armi’

Due novità – Poker Room e Jackpot – all’Admiral, che si prepara per affrontare il ritorno della concorrenza della sala da gioco dell’enclave

Anche in termini di slot machine, Mendrisio ha superato Lugano
(Ti-Press)
1 dicembre 2021
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C’è fermento nei casinò Admiral ticinesi, ossia Mendrisio e Locarno. I vertici del gruppo si sono riuniti oggi nella sala da gioco di Mendrisio per presentare alcune importanti novità per il 2022. Anno che non solo rischia di essere il terzo di pandemia, ma che dovrebbe anche coincidere con la riapertura del casinò di Campione d’Italia, attesa entro la fine del 2021.

Campione? ‘Non concorrenza, ma cooperazione’

«È una novità-non novità: sappiamo che a breve riaprirà – osserva Emanuela Ventrici, direttrice generale di Ace Casino Holding che gestisce le due sale da gioco ticinesi Admiral – e ci fa piacere perché riguarda i posti di lavoro di molte persone e un’intera comunità». Però si tratta di una forte concorrenza. «È vero. Abbiamo messo in conto che potremmo perdere una parte della clientela, ma ricordiamoci che quando Campione ha chiuso noi, come le altre case da gioco della regione, ne abbiamo beneficiato. Riteniamo di aver fatto un buon lavoro in questi anni e ci auguriamo che comunque una parte della clientela passata da Campione a noi possa comunque restare». Più che un’insidia, la riapertura del casinò municipale dell’enclave per Ventrici può quasi essere letta come un’opportunità: «Quello di Campione è un casinò conosciutissimo in Italia e richiamerà sicuramente molta gente e questo sarà di beneficio per tutti. Il nostro augurio quindi è che riaprano velocemente e che tornino a essere un punto di riferimento nel settore sia per la Svizzera sia per l’Italia. Non parlerei perciò tanto di concorrenza quanto di cooperazione, in un certo senso. Noi in ogni caso siamo preparati».

Mendrisio ha superato Lugano nelle slot machine

Preparati, anche grazie alle modifiche legislative del 2019, che hanno permesso ai casinò di tipo B – come quelli di Mendrisio e Locarno – di diventare più competitivi sul mercato potendo offrire una maggior gamma di servizi. Ad esempio, slot machine più ‘elaborate’ e quindi attrattive. «Grazie a questi cambiamenti – ha spiegato Ventrici – siamo riusciti a superare il casinò di Lugano anche in questo segmento». E ora, altre due novità in arrivo nel 2022 per i giocatori: una Poker Room e un Admiral Jackpot. Per la prima si partirà già il 1° gennaio: sono previsti quattro tavoli per il Poker Cash Game e dalla fine di gennaio quattordici tavoli di Torneo Poker. In tal modo, siccome a Lugano è rimasto solo Cash Game e non considerando l’offerta campionese, Mendrisio sarà di fatto l’unica casa da gioco ticinese ad avere in ‘palinsesto’ dei tornei di poker. «Da molte case da gioco il poker è considerato un peso, mentre per noi è un’opportunità, un modo per completare l’offerta – la valutazione della direttrice –. Organizzeremo grandi eventi dando spazio a brand internazionali del settore». Mentre la Poker Room sarà una specificità di Mendrisio, giocare all’Admiral Jackpot sarà invece possibile sia a Mendrisio che a Locarno. Si partirà a marzo e sarà infatti possibile vincere il montepremi in palio giocando indistintamente in entrambe le città. «È il primo Jackpot di questo genere – ha spiegato Michael Boyschau, direttore del casinò di Locarno –, si differenzia dallo Swiss Jackpot in quanto sarà possibile aggiudicarsi il montepremi con qualsiasi puntata, anche la minima».

‘Alti e bassi’

Cifre riguardo a clientela e incassi non ne sono state fornite stamattina, ma una sorta di bilancio è stato tracciato. «Stiamo vivendo alti e bassi – ha ammesso Boyschau –, da un lato abbiamo una clientela turistica durante l’alta stagione, dall’altra parte invece siamo un po’ sfavoriti dalla posizione». Posizione geografica che fa invece la fortuna di Mendrisio. «Il nostro bilancio è buono, nonostante la pandemia – ha detto infatti il direttore dell’Admiral di Mendrisio, Michele Marinari –, la nostra clientela è composta al 90% da italiani, che dopo il primo lockdown sono tornati. Abbiamo utilizzato questo periodo per preparare nuovi progetti e il nostro obiettivo è tornare ai livelli pre-pandemici». Campione d’Italia permettendo.