Le strutture sportive chiassesi sono sotto pressione, e si annunciano gli importanti lavori al Palapenz
Il Palapenz da rifare. Il riscaldamento alla piscina coperta. E ora, il guaio alla pista di ghiaccio. Sono sotto pressione le strutture sportive di Chiasso, preziose non solo per la popolazione della cittadina, ma per tutta una regione.
Il tema de’attualità sono le perdite all’impianto di raffreddamento della pista, consistenti al punto da provocare la chiusura dell’impianto. Martedì della settimana prossima è il giorno cerchiato in rosso sul calendario dei responsabili del Comune: arriverà a Chiasso la ditta specializzata che cura la manutenzione della struttura. Si tratta di rimuovere la pavimentazione e capire la portata dei danni alle tubature che, mettendo in circolo la Co2, creano il freddo necessario alla formazione del ghiaccio. Rudy Cereghetti, responsabile dell’Ufficio tecnico di Chiasso, non può che attendere il responso. «Davvero fino a martedì sarà difficile capire cosa sia successo. È un sistema non a vista, nelle canalizzazioni ad esempio possiamo fare degli esami con le videocamere, abbimao individuato più o meno la zona della perdita ma dobbiamo demolire il calcestruzzo e mettere a vista le condotte. Per quanto riguarda l’insieme degli impianti sportivi è vero che ci troviamo sotto una costellazione abbastanza negativa... Nel caso della pista di ghiaccio, è vero che il sistema di raffreddamento ha circa 20 anni, ma secondo la stessa ditta, che ha molte referenze a livello svizzero, non è un’età eccessiva per un impianto del genere. Martedì ne sapremo di più. Il ‘pallone’ della piscina ha 10 anni, in quel caso di è rotta una singola componente ed è stata sostituita. Per quanto riguarda invece il Palapenz, i problemi delle deformazioni ai muri sono usciti presto, e dipendono dal terreno poco consistente. Tutti gli stabili lungo il Faloppia ora vengono palificati, anche il Palapenz fu palificato a suo tempo ma solo lungo il perimetro. I primi lavori all’esterno sono iniziati, poi ci sarà la stabilizzazione delle pareti. Il ‘Pala’ sarà agibile ancora per un anno circa, fino alla fine del novembre 2022. Non sappiamo ancora per quanto tempo resterà inutilizzabile, è possibile lavorare sulle due sale (quella del campo di basket e quella delle bocce ndr) una alla volta lasciando aperta l’altra, ma chiaramente andranno trovate delle alternative, anche perché si è prevista la sostituzione della vetrata e a quel punto il Palapenz dovrà essere chiuso».
Un tema, quello dell’agibilità, che rimanda alla gestione degli spazi. Il club di hockey ha trovato ospitalità nel Sopraceneri, dovendo però ridurre l’attività. Loris Codoni, responsabile dell’Ufficio sport e tempo libero. «Dovremo fare una riunione con tute le società che utilizzano il Palapenz, che comunque resterà aperto fino al Memorial Gander del 2022. Il problema è che non c’è un’altra struttura simile nel Mendrisiotto, a parte il Mercato coperto di Mendrisio per quanto riguarda le manifestazioni». Che sono piuttosto numerose e spaziano in diversi campi, dalla Fiera di primavera al tiro con l’arco per capirsi., anche se negli ultimi due anni sono ovviamente diminuite per la crisi pandemica e l’obbligo del Covid pass all’interno del Palapenz. «Non sarà facile, tenteremo di fare il possibile» spiega ancora Codoni. Per quanto riguarda lo sport, gli utenti principali oltre ai giocatori di bocce, che occupano la parte di Palapenz dove ci sono i viali, sono la Sav basket, il Football club per le sue attività al coperto, ma anche, per esempio, i richiedenti l’asilo che occupano alcune ore alla settimana. Ovviamente la chiusura del palasport, quando avverrà, metterà pressione su altri impianti che sono già alle strette. Come peraltro sta avvenendo con gli sport del ghiaccio costretti a migrare fuori distretto visto che la pista di Chiasso è l’unica dem Mendrisiotto. Anche alla piscina coperta - si tratta della vasca principale del lido estivo, coperta da un ’pallone’ - c’è già ora poco margine di manovra. Riservata a pubblico e scuole la fascia oraria 9-16, quella dalle 16 alle 20.45 è fittamente occupata dalle società sportive. Non solo la Nuoto Chiasso, ma anche la Como nuoto, persino la Canottieri Moltrasio oltre alla Triathlon Mendrisiotto e il Team Ticino di calcio. La presenza di due società italiane svela che pure oltre confine gli spazi scarseggiano, ma il resto del distretto non è messo meglio. «Praticamente solo la piscina del Canavée di Mendrisio e il California che però è privato». »A Chiasso praticamente ci mancano solo le piste da sci», osserva Codoni, ma quando capita il contrattempo emerge il vuoto che c’è intorno. Un tema sicuramente nell’agenda del futuro ‘Ente regionale per lo sport del Mendrisiotto e Basso Ceresio’ che verrà costituito la settimana prossima.